All'Istituto Alberto Marvelli LA CRISI DIFFERENZIALE. Entrando in casa il preside Pulcini disse ad Alexa intelligenza artificiale "Alexa, mettimi una musica rilassante e poi vammi a cercare il termine crisi" Alexa obbedì immediatamente, in quanto era stata programmata per soddisfare tutte le esigenze del suo padrone e dopo poco tempo riferì anche sul termine "crisi" "Si definisce stato di crisi quelle difficoltà che si incontrano nel divenire storico attraverso età organiche ed età critiche. Se nelle prime, in base a principi ben definiti, si raggiunge una certa stabilità, le seconde hanno lo scopo di far progredire i principi organici sino al raggiungimento del loro punto centrale di trasformazione, segno della loro crisi. Al vertici dei valori umani nella cultura orientale ci sono la virtù della rettitudine e della benevolenza; virtù di carattere eminentemente sociale e pubblico che da un lato legittimano l'autorità, dall'altro devono costituire il fondamento delle relazioni sociali; garanzia di conservazione e stabilità è l'osservanza dei riti, minuzioso ed inderogabile insieme di regole di carattere formale. Nonostante questa impostazione che prevede una gerarchia e ritualistica della società, in cui risulta limitata ogni libertà individuale caro don Luigi Maria Epicoco, il confucianesimo, non esclude la possibilità di modifiche e miglioramenti, in quanto presuppone l'eguaglianza originaria degli uomini, simili per qualità naturali, diversi per attitudini acquisite: lo studio è il mezzo che permette di trasformare l'uomo comune, in uomo superiore. In seguito ci furono commentari autorizzati dei testi per originali riflessioni filosofiche su ordine naturale ed ordine morale che si basano sul principio dell'organizzazione che è il soffio del principio materiale. Il noto filosofo Wang Yang-ming sostenne che ogni uomo deve trovare in sé stesso la propria conoscenza innata della realtà e non nella realtà esteriore, il principio intellegibile dell'universo e ciò fa comprendere lo sforzo di attualizzare il pensiero del confucianesimo riprendendone gli aspetti pratici e sociali per avere dei veri e propri rinnovamenti di modernizzazione." Il preside Pulcini dopo avere ascoltato attentamente Alexa, rifletté sul fatto che queste nozioni potessero o meno aiutarlo di fronte ad atteggiamenti violenti, reazionari, insubordinati degli studenti che arrivavano fino al ricatto, alla minaccia, al sopruso e poi persino al tentato omicidio e allora pensò di creare delle tabelle di ermergentismo che si basa sul discorso della non riducibilità delle proprietà emergenti distinte in quelle di alto livello e quelle dualistiche alle proprietà fisiche. L'idea che le proprietà mentali siano proprietà emergenti consente di sfuggire la dicotomia tra riduzionismo e dualismo ontologico (sopravvenienza); nella seconda parte caro Zamparetti Marco questa proposta di tabelle offre una base epistemologica ai modelli della cognizione centrati su sistemi dinamici. I sistemi fisici dotati di una certa complessità di organizzazione danno origine a proprietà, come quelle mentali, che non possono essere né previste né spiegate sulla base delle sole proprietà fisiche. Infatti queste proprietà di alto livello emergono piuttosto per effetto di processi di autoorganizzazione. Per esempio se a quel ragazzo che ha accoltellato l'insegnante volessimo verificare caro Cellerini l'anisotropia della diffusione in ambito encefalico é evidente che dovremmo fare un confronto delle immagini ottenute applicando i gradienti lungo i 3 assi dello spazio cartesiano, in cui ciascuna delle immagini così ottenute contiene informazioni sul valore geometrico relativo alla direzione considerata e ciò dipende esclusivamente dall'intensità totale della media delle 3 immagini ottenute per le 3 direzioni che sono state ricombinate con una radice cubica perciò se dovessimo stabilire caro Odifreddi, Repetti, Guerraggio una microecefalia o una macroecefalia del soggetto per verificare l'incidenza su ermengentismo a livello del valore cognitivo di regressione mentale, allora dovremmo tenere conto di 58 cm nel maschio, 55 nella femmina con 3 cm di scarto ed un valore percentile dal 2 al 98% e perciò su 58 cm x 2% = 1,16 cm + 3 cm = 4,16 cm che si tolgono = 53,84 cm; poi facciamo lo stesso con 55 cm X 2% = 1,10 cm + 3 = 4,10 cm che si tolgono = 50,90 e poi si fa la media per difetto e cioè 53,84 + 50,90/2 = 77,82 e perciò in macroencefalia si sarebbero circa 20 cm in più distribuiti su 4 lati e quindi 5 cm in più per PROVA DEL 9 per 58 0 55/10 del log base 10 e perciò la modifica è sui 68 previsti dalla tabella iniziale che vengono portati invece su 63 e cioè 58 + 5. A questo punto se suddividiamo il cerchio in 97° - 3° = 94° sarebbero 94°/63 = 1,49 cm di slice e perciò sono 1,49 x 58/3 assi = 29 cm nello sviluppo a craniostosi e ciò porterebbe a dire che 58 + (29 - 3 cm di scarto) = 84 cm/2 emisferi = 42 cm in microencefalia possibili con 16 cm reali di differenza rispetto a normotipo e quindi poi 58 + 16 = 74 cm massimi in macroencefalia. Queste sono le proposte per determinare l'incidenza della circonferenza cranica nei disturbi mentali.
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