lunedì 22 gennaio 2024

 PICCOLE COSE. Preparo una bistecca rinsecchita, mentre la TV manda in onda un talk show che risuona a vuoto come un eco solitario fra il sugo ribollito e la pasta inviperita; il letto sfatto di abitudini monotone, fra le pantofole ed il giornale ed i bicchieri mezzi vuoti. Io e te come un camino in cenere che nel legno non ha da ardere, fra i seni come prugne avvizzite e le mani ruvide di fango. Spropositi detti, fra gli schiaffi ed i pugni sul cuscino, che si riverberano nelle pareti stanche di lavoro ritrito e scondito, fra insipidi desideri di noi che non ci cerchiamo più. Un rosario sbigottito, fra immagini di detriti di conflitti inspiegati e la Tv che manda in onda la soap dell'ultim'ora. Conoscersi e non riuscire a raggiungersi in quel languore sfinito, fra le tenue dedizioni disperate, ripetendo le solite cose delle spese disgraziate. Il figlio che vuole essere il fenomeno di un video-game, che vuole vincere facile nella corsa alla poltrona di rilievo per avere tutto fra le dita senza capire dove andare a parare. Fra i cori razzisti della partita, il pallone che non sa ben girare, le questioni di ostaggi mai liberati e di memorie di superstiti di deportati. Filo spinoso con energie diminuite, fra l'effetto serra e lo smog delle nebbie di menti intimidite dal pizzo e dal ricatto. Preparo il pane e l'insalata, fra l'evasione e la riflessione, fra una preghiera stinta e la TV che ripete a vuoto per compagnia: non sei mia, non sono tuo, siamo 2 aquiloni senza cielo i versi di una stonata canzone. Preparo una torta di bisbetici domata, di maionese impazzita e la TV che ripete la pubblicità che lava più bianco, l'auto di grido, la fibra e la canzone che non sa più innamorare e rappa fra il cappuccino e la frappa di carnevale, fra i coriandoli e la quaresima dell'ultima dieta, a sognare quell'amore che mai potrà venire, quel calore fra la cenere, quel torpore fra le lenzuola raffreddate. Preparo piccole cose, solo piccole cose mentre la parola cede il posto al verso, ancora una volta il giornalista sa descrivere il tempo: variabile fra le piccole cose. 

Nessun commento: