giovedì 11 gennaio 2024

 OBIETTIVO AREA ESPRESSA. Non è facile prendersi cura delle persone, bisogna conoscere l'altruismo di un agente economico che persegue l'utilità o il benessere di altri agenti che come lui vogliano raggiungere lo stesso obiettivo. La soluzione del dilemma del prigioniero di una zona di confort, ma invece l'obiettivo del protagonismo è quello di competere a raggiungere per primo il podio. Il personaggio che vuole ridurre i consumi energetici; diminuire o eliminare le sostanze tossiche, massimizzare l'impiego di sostanze rinnovabili; aumentare la biodegradabilità dei materiali ed incrementare la componente immateriale di prodotti e servizi in realtà non sa come fare e tanto meno gli importa in quanto a lui interessa vendere la cultura delle sue abitudini ideali di Bukowski anticonformista che emargina la cultura della matematica e della logica per incentrarsi sull'exhibitions and general tales of ordinary madness, a lui interessa solo immergersi in evocazioni tolstojane di guerra e pace che condensano i problemi sociali e politici della guerra in Russia e di sopravvivere alla censura che impone un irreprensibile comportamento da valido soldatino, quando lui essendo un editore dovrenbbe conoscere il termine strutturalismo che serve a designare (Giovanna Scarca lo sa sicuro, sicuro, sicuro) alcune tendenze moderne operanti discipline molto varie fra cui anche la cultura matematica: Questo indirizzo è fondamentale per la linguistica e si ritrova in Ferdinand de Saussure dove c'è la comparsa di una grammatica generativa e la tendenza a rifiutare l'atomismo positivista in nome di una descrizione della lingua come struttura, ossia come sistema di relazioni (più precisamente insieme di sistemi interattivi) i cui elementi come suoni e parole non hanno alcun valore al di fuori delle relazioni di equivalenza e di contrasto che esistono fra di loro. In questo ambito c'è una distinzione fra ciò che appartiene alla natura della lingua come tale e ciò che si riferisce al suo uso; la tendenza a svalutare lo studio di quest'ultimo, e quindi degli atti linguistico logici da parte di un editore che si dichiari tale è da abolire, in quanto la lingua logica è una vera e propria arte per i parlanti in relazione con le situazioni reali, con i contesti e soprattutto con la giusta e più corretta impostazione della ricerca storica che evidentemente l'editore ospitante non si impegna mai a fare anzi la rifugge seppure invece molti colleghi (ne sono convinta) ne abbiano pieno rispetto. Le tendenze strutturali hanno avuto ampio sviluppo anche nella teoria della letteratura e nella critica letteraria e per giunta caro Callegari già i formalisti russi (formalismo) avevano rifiutato le analisi psicologiche storico genetiche contenutistiche dell'opera letteraria, concentrandosi nell'attenzione sulla letteralità, ossia ciò che fa di una data opera l'opera prima letteraria. Con le tesi del Circolo linguistico di Praga si testimonia l'esigenza di includere la lingua poetica e pure quella logica dal dominio della nuova linguistica, definendola come un luogo, una casa e difendendola da quei procedimenti automatici e meccanici, banali, monotoni delle proposte di comunicazione per simboli e sostenendo la mistica dei rapporti di casualità tra sistemi eterogenei di cui bisogna che una casa editrice che si dica tale studi a fondo la lingua poetica stessa nella sua evoluzione nella logica e nella metrica matematica (una vera innovazione MAI, MAI proposta|!!). Il massimo esponente (che lo si metta agli atti pure di Ramberti e C. è R. Jakobson che studiò il tema di 6 fattori costitutivi dei processi linguistici (emittente, destinatario, codice, messaggio, contesto e soprattutto CONTATTO UMANISTICO) che evidentemente questa casa editrice NON conosce per funzione poetica che consiste nell'accentuazione del linguaggio nel fattore messaggio profondo mediante (Zamparetti Marco per favore ti supplico) SPOSTAMENTO SULL'ASSE DELLA COMBINAZIONE DI LINGUISTICA COMPLESSA MATEMATICA   ah ,ah , ah però!!) nei principi che regolano la selezione di unità e di equivalenza, similarità e di analisi che mirano alla ricerca dei parallelismi che ne costituiscono l'architettura ed il Marilù che scrivo qui su questo blog credo di esserci riuscita per buoni riflessi su seri impegnati e responsabili studi letterari che possono pressoché identificarsi con un certo Saussure di identità razionale e non puramente materiale dei componenti del sistema linguistico. Certo non sono un mito ma posso essere un attante cioè una funzione effettivamente reperibile nel circostante mondo affidata ad attori che sappiano elaborare nel reading una rigorosa ed ardua (lo ammetto ed oso) linguistica di impatto dove la forma ha una svolta di distinzione fra contenuto ed espressione del significante e diventa gesto e gestualità dei modi ed insomma il primo tentativo con "L'ho scritto sui muri" è stato fatto e noi siamo i primi a proporlo e sono convinta che Giovanna Scarca ne sarebbe orgogliosa e fiera di portare avanti questo stendardo femminile. Coraggio vinciamo la paranoia e portiamo in alto il valore strutturalista moderno se no qui diviene tutto cenere dell'incenerita poestica servente e serbante e poi ci si dimentica pure di Dante e della sua continua rivoluzione ancor oggi di volgare eloquenza di cui i veri intellettuali non riescono a fare davvero senza. 

Nessun commento: