All'Istituto Alberto Marvelli in risposta a don Antonio Spadaro sul termine SQUILIBRIO ed in collaborazione con Alessandro Ramberti propositore - TESI DI PROBLEMATICHE DI GRAVE AKRASIA ALL'INTERNO DEI PROCESSI DI TRASFORMAZIONE DEL COLLOCAMENTO SOCIO-ECONOMICO. L'Akrasia è una mancanza di volontà a scoprire e sostenere l'arte e il rituale del collocamento inteso come funzione pubblica volta alla disciplina dell'avviamento al lavoro di disoccupati o precari in cerca di occupazione stabile e di riconoscimento di ruolo socio-economico di sostegno al buon andamento della nazione. In una prima fase analitica domina il principio di esclusivo monopolio pubblico e di avviamento numerico che valuta la percentuale di occupazione per reale mediazione in chiave solidaristico-distributiva e di controllo pubblico sui processi occupazionali. Nella 2° fase si considera il processo di trasformazione privatistico in cui si intende particolarmente ad agevolare l'incontro fra la domanda e l'offerta di lavoro. Di fronte alla larga indeffettività dei principi posti alla base del collocamento e del ruolo assunto si deve considerare la cultura del concetto per intese di specializzazioni in giovani che abbiano contratti di formazione lavoro nel 50% dei casi e quindi in ipotesi su un iniziale investimento di 100.000 euro 50.000 euro devono essere investiti in liberalizzazione guidata (novità??) che dovrebbe creare meno marginalizzazione specie a livello delle reali competenze o capacità ed abilità nello svolgere un mestiere e nel suo effettivo ed efficace impatto socio-economico. La norma prevede che il 12% delle assunzioni possa essere in riserva per 10 dipendenti appartenenti a fasce deboli quali lavoratori in forze iscritti da 2 anni nella 1° classe di collocamento e quindi per un valore di investimento iniziale di 50.000 x 12% = 6.000 euro l'anno a livello di circoscrizione comunale di albi ed elenchi degli esercenti attività professionali ed autonome e per specifiche aree territoriali dove c'è la proposizione di lavoro ad esempio di guardia giurata per una rateizzazione di 6.000/12 mesi = 500 euro al mese di cui in proposta i primi 3 mesi vengano depositati in banca e quindi un valore di 1.500 euro x 2% = 30 euro al mese x 24 mesi di apprendistato = 720 euro di sgravio fiscale e quindi si ragionerebbe su 6.000 - 720 = 5.280 - 1.500 di stipendio medio = 3.780/12 mesi = 315 di contribuzione al mese x 6 mesi = 1.890 e quindi la contribuzione effettiva sarebbe 1.890 - 1.500 = 390 con un incremento di - 315 = 75 euro al mese x 12 mesi = 900 euro l'anno x 25 anni continuativi minimi di lavoro garantiti da contratto = 22.500/12 = 1.875 di paga effettiva compresi i festivi e il lavoro notturno con un piccolo sacrificio e rinuncia da parte delle guardie giurate di 1.890 - 1875 = 15 euro al mese x 12 mesi x 25 anni = 4.500 x 2% di interesse = 90 euro di integrazione pensionistica che possono anche essere distribuiti ad incentivo per un valore proposto del 12% = 10,80 x 12 x 25 anni = 27.000 euro a fine corsa e quindi dopo 25 anni si avranno dall'investimento proposto 27.000 - 22.500 = 4.500 euro in più anziché 3.780 = 720 di pensione minima con questo tipo di contratto che prevede la fedeltà al lavoro continuativo e stabile e l'accettazione di turni notturni e festivi. La guida di questo atto è una intelligenza emotiva capace di comunicare amore nella tenacia e nella pazienza e nel riconoscere le proprie inadeguatezze accogliendo il canone culturale numero 1: occuparsi per occupare in maniera adeguata il proprio tempo ed il proprio spazio comprendendone meglio l'utilità sociale ed il suo ruolo preminente di condivisione della trasformazione che dice che l'impegno non verrà vanificato, ma sarà alla fin fine premiato e promosso dalla maestra della vita in cui ogni uomo semplice costruisce il proprio sogno con l'amore a più non posso. Grazie a tutti coloro che vorranno realizzare il progetto.
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