IL MIO PEGGIORE ERRORE. Una Giudice si poneva una domanda spinosa che era come faceva a fare capire che bisogna accogliere anche i modi di fare degli altri lasciando così lo spazio per potersi esprimere al meglio. Quando era andata alla Mecca le avevano fatto togliere le scarpe e lei se le era tolte per rispetto non soltanto della religione, ma di quella espressione culturale. Quando era entrata alle meteore le avevano fatto indossare un grembiule ed un fazzoletto e lei per rispetto del modus operandi e della regola l'aveva indossato e quindi si domandava come si faceva a fare capire che ci sono diversi modi di atteggiamento e comportamento che una persona può tenere verso le cose e DEVE poter essere libera di farlo, avere uno spazio libero per esprimersi. L'errore più grande che abbia mai commesso è stato quando Mi volevo per forza adeguare al modo di fare degli altri e vedevo giusto solo il loro modus operandi. Invece nessuno erra volontariamente se non conosce la verità in cui è posta la condizione della felicità. La Giudice però era stanca, stanca, stanca di doversi difendere da sola.