venerdì 1 dicembre 2023

 LA LIBRAIA. Una psicologa voleva imparare ad amare perchè era Natale ed a Natale si diventa tutti più buoni e perchè riteneva di NON avere capito per niente bene in cosa consistesse la parola amore. Decise così per comprendere quella nozione di recarsi in una libreria per cercare i testi che avrebbero potuto aiutarla a comprendere in quanto lei voleva amare con tutta sé stessa e voleva anche che questo suo amore avesse il giusto effetto. Cercando e ricercando però la psicologa non ebbe una risposta chiara di cosa significasse l'amore e perciò decise di chiedere alla libraia che se ne stava sorridente nel negozio a servire i clienti "Scusi per favore - chiese quando la libraia si fu liberata - avete qualche testo che parli di cosa significhi amare??" La libraia lo guardò dubbiosa e poi rispose "In ogni libro che vendiamo qui c'è l'amore dell'artista che l'ha scritto e perciò Mi dispiace immensamente, ma temo di non poterla aiutare in ciò che cerca" "Ma se lei dovesse suggerirmi un libro che rappresenti l'amore cosa Mi suggerirebbe??" "Ah, beh a me piace moltissimo Climing Plants of the World che è tra i più completi e ricchi di informazioni sui rampicanti e che parla di una pianta che nemmeno conoscevo prima di averlo letto: l'allamanda dove c'è scritto che è la pianta più amata (usa proprio il termine amata) ed una delle più diffuse (l'amore deve sapersi diffondere penso) sempreverdi nei giardini delle aree tropicali e subtropicali. Può essere coltivata come arbusto o rampicante (anche l'amore va coltivato credo), per coprire una pergola o come siepe, e le foglie lucidissime (anche l'amore deve essere lucido) e gli splendidi fiori gialli a coppa fanno sempre una gran bella mostra di sé, anche se come l'amore la loro bellezza non è mai offuscata da parassiti qualunque o peggio dalla trascuratezza di chi la coltiva. Ecco se io dovessi rappresentare l'amore Mi piacerebbe poter essere come l'Allamanda in quanto non bisogna poi esporla a gelate o metterla in uno spazio angusto dove non si può espandere perchè in quella pianta l'esuberanza e la bellezza si uniscono in un unica qualità. Lo vede quanta anima ci ha messo un botanico a studiare le piante, quanta parte della sua vita ha dedicato alla loro comprensione e descrizione e ciò ritengo si chiami amore, passione, dedizione per una materia importante come lo studio della natura nella sua flora" "Mi ha convinta - disse la psicologa - studierò le piante per vedere se posso assomigliare a loro o associarle agli individui che incontro durante il mio percorso di vita" E così dicendo prese in mano il libro per pagarlo alla cassa accorgendosi che il libro costava solo 10 euro. Andò quindi a casa ad iniziare la sua avventura e decise di lasciarsi guidare dal destino aprendo a casaccio quel libro che poteva aprirle nuovi orizzonti a livello della psicologia e il caso le fece cadere l'occhio sul crisantemo di cui si accorse che non sapeva molto così come dell'amore d'altronde e lesse che i botanici che si erano tanto industriati a dividere e ridividere certi generi di piante, disgraziatamente non avevano fatto altrettanto per il genere crisantemo e si domandava come poteva essere accaduto questo?? Prima di tutto non sapeva che la parola crisantemo derivasse dal greco che significava fiore d'oro e che in Cina e Giappone viene considerato fiore nazionale perchè hanno il significato simbolico dei fiori della vita e della poesia, delle favole, delle leggende, dei prodotti industriali ed artistici e che addirittura esisteva una festa nell'antichità del Giappone il 9 novembre cdi che era solennemente descritta come una magnificenza dei sovrani che nei loro pittoreschi abbigliamenti ricordando i tempi delle gesta eroiche della leggenda, si recavano nel loro delizioso e vasto giardino, dove, con ben intesa simmetria ed arte, erano disposte innumerevoli e svariatissime piante di crisantemo; e tutta la corte, grave, lenta, solenne percorreva i viali passando in rassegna la doppia fila di quelle leggiadre milizie, di quell'esercito di fiori che circondava la dimora reale. Qui la festa prendeva un carattere austero e religioso, che era prevista dalla tradizione e dalla severa osservanza del rito; e perciò la fecero continuare per secoli in quella forma, e con quel preciso cerimoniale, con cui fu celebrata l'ultima volta in cui i sovrani della corte ricevettero quegli omaggi che una consuetudine di 15 secoli rendeva loro ogni anno. La psicologa pensava come sarebbe stato bello trasformare i soldati di tutte le guerre in fiori e come poteva essere regale partecipare a quel rito anche se poi a lungo andare poteva diventare noioso per il fatto che gli italiani soffrono nei confronti del crisantemo uno sciocco pregiudizio in quanto sono considerati i fiori dei morti, un mito che bisognava sfatare in quanto il genere comprende 200 specie, da lì la psicologa comprendeva che l'amore ti fa cogliere le cose in modo completamente diverso e perciò decise di imparare la cultura dell'amore partendo dall'innesto proprio del crisantemo perchè è una operazione importante come quella di innestare nella propria esistenza altre vite, altre presenze che sono come le emissioni di bottoni del crisantemo in quanto molti difficilmente si trasformano in fiori come per Alessandro che ritiene che l'amore abbia importanza solo perchè produce una ramificazione della sua pianta che viene chiamata break bud cioè bottone di rottura che rompe cioè gli schemi che impediscono alla pianta della sua anima e del suo modo di esprimere l'amore di svilupparsi così come per Idalgo (spagnolo) ulteriormente in altre direzioni che li possano rimuovere dalla loro considerazione dell'amore e del suo significato nella loro esistenza. In quel momento la psicologa era veramente contenta che la libraia le avesse consegnato quel libro che le dava tanti ragguagli su come curare l'amore tanto che decise di ritornare nella libreria per ringraziare e disse alla libraia quando fu libera dal suo lavoro  "La voglio ringraziare sentitamente per il consiglio che Mi ha dato sono davvero contento e soddisfatto perchè attraverso questo libro sto davvero scoprendo cosa sia l'amore e la passione sia per la conoscenza delle piante che per la conoscenza delle persone a cui voglio bene" "Ne sono contenta - rispose la libraia con quel fiorito sorriso stampato in faccia - però la prego di leggersi a fondo la questione dei crisantemi per piacere" "Come faceva a sapere che ero arrivata a leggermi dei crisantemi??"  le chiese la psicologa sorpresa "Perchè tutte le volte che i miei clienti che hanno letto il libro arrivano a questo punto paiono soddisfatti e persino elettrizzati, ma poi si soffermano solo sulla parte della corte giapponese e sul suo solenne rito che li fa sognare ed immaginare e in un certo senso rivivere quei fasti di corte senza poi continuare nel seguito dove si parla non solo dei primi bottoni chiamati first crow buds cioè soffermarsi ad una prima forma di amore più che altro infantile ma poi sviluppare maturando dei getti verso l'alto che termineranno anche essi con altri bottoni detti second crow buds e ripetendo il procedimento per l'ultima volta come quando termina l'esistenza di una persona che lascia in noi, nei nostri ricordi e nella nostra anima dei bottoni ascellari che sono poi come le nostre stampelle che ci sorreggono diventando centrali al nostro esistere così come quelli che tenta di creare una psicologa" "Come faceva a sapere che faccio di mestiere la psicologa??" "Puro intuito della curiosità di come legge i testi delle piante e dei fiori per il giardino dei buoni intenti d'amore di cui lei si prende dovutamente cura" "La ringrazio ulteriormente della fiducia - rispose - e spero davvero di meritarmela specie ora che siamo a Natale e vorrei fare un regalo speciale ad alcuni amici ed anche a mio marito Gabriele" Le strinse così la mano prima di uscire con un sorriso di soddisfazione che l'acquisto che aveva fatto era veramente stato utile e che le serviva veramente per poter scoprire ogni giorno di più l'amore. Infatti continuando con la questione del crisantemo come le aveva suggerito la libraia la psicologa si accorse che anche per un botanico la scelta era difficile riguardo al fatto di quali bottoni del fiore crisantemo dovessero fiorire e quali invece no in quanto da questa scelta dipendeva l'epoca della apparizione del fiore per timing cioè juna influenza che può essere determinante così come per lei che era fiorita ora nella sua somiglianza a sé stessa e non alla prime 2 serie di bottoni genitori in quanto aveva capito solo adesso che poi ogni fiore non ha sempre le medesime qualità dei genitori o dei fratelli e sorelle pur provenendo dalla stessa famiglia. Infatti ci sono varietà che danno fiori ritenuti perfetti nella prima serie di figlie, ad altre nella seconda o viceversa ed è per questo che la psicologa doveva porsi l'obiettivo insieme ai suoi pazienti di eseguire cimature a volte dolorose e sofferte con il passato ben pianificate, per fare in modo che coltivando la parte migliore di sé la pianta persona possa offrire al mondo il suo prodotto migliore e più desiderato che la renda felice e soddisfatta di sé stessa e del proprio percorso. Certo, la psicologa aveva imparato nella sua esperienza annale che questo procedimento raramente produce un fiore d'amore altrettanto bello come quello delle precedenti fasi di chi ha avuto una infanzia felice o comunque di chi si è sentito amato e ben innestato nella famiglia d'origine, tuttavia questo fiore è comunque circondato da una corona di altri bottoni pressappoco al medesimo stadio di sviluppo di chi ha avuto maggiori privilegi di benevolenza famigliare o di impulso genitoriale favorevole di sostegno a capacità ed abilità che venivano assegnate anche senza verifica solo sulla fiducia. Perciò se non c'è una rimozione che preveda reinvestimenti dei rappresentanti della pulsione, costituiti più che altro da idee o ricordi o immagini mentali non si giungerà mai alla rimozione secondaria che prevede un costante controinvestimento che si costituisce dopo esperienze soggettive spesso traumatiche molto precoci e comunque precedenti alla formazione del Super-Io a cui poi si aggregano tutte le successive rappresentazioni che essendo indistruttibili e dolorose tendono incessantemente a riaffiorare alla coscienza approfittando di condizioni facilitanti di debolezza, di fragilità e vulnerabilità soggettiva come l'aumento della spinta pulsionale avuta da Mattia nel procreare un figlio senza pensare troppo alle conseguenze, ma solo facendosi guidare dal puro istinto di una narcisistica soddisfazione che poi in seguito potrebbe condurre ad una diminuzione del livello di investimento o di controivestimento su i fattori di imprinting che aveva imparato da bambino coccolato dai genitori. Questo ritorno del rimosso avviene generalmente per vie indirette, sotto forma di compromesso fra il rimosso stesso e la rappresentazione rimovente per cui la psicologa doveva scegliere un altro tipo di pianta metaforica. Decise così di scegliere dopo attenta riflessione la pianta di Eryngium perchè era una pianta perenne che non aveva l'aspetto di vero e proprio fiore, ma aveva curiose inflorescenze a forma conica come il cono psicologico (appunto) circondate dalle vistose, elegantissime brattee azzurrine finemente intagliate anche se i petali d'amore che producevano non erano visibili nelle loro corolle, ma erano di un vittorioso azzurro metallico, cioè una tinta che li rende rari e molto preziosi nel loro modo di esprimere il bene agli altri e quindi erano eccellenti nei giardini in prossimità del mare dove viveva la psicologa anche se poi non avevano affatto un particolare valore ornamentale, comunque erano abbastanza spontanei sebbene meno resistenti al gelo per cui devono crescere e maturarsi nel loro amore in climi assai temperati e temperanti in quanto sono piante piuttosto rustiche dalla cultura complessa e difficile da comprendere nei suoi aspetti espressivi. Questi fiori, però, hanno la tendenza a sentirsi marcire dentro per un motivo o per un altro di sensazione di inadeguatezza e sentono tutta la solitudine dell'inverno specie in terreni di sabbie mobili, ma accanto a loro capita di trovare qualche piantina giovane che nasce spontaneamente dal seme di senape della Fede caduto nella specie che interessa il giardino dell'Eden. 

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