giovedì 30 novembre 2023

 All'Istituto Alberto Marvelli LO STAR SYSTEM DEL NATALE. Il sistema dell'arte contemporanea si sta facendo sfaccettato ed imprevedibile, e pare più soggetto all'emotività ed alle mode che alle tradizionali leggi della domanda e dell'offerta. In particolare modo l'allargamento dei soggetti coinvolti pone un fine all'unicità dell'opera, sostituita dalla sua riproducibilità in serie per attuare un pubblico consumo di opere non più stimabili in termini di abilità tecnica, ma trasformate più che altro in oggetti che perdono il loro valore sublime e non rispondono quindi più ad una credenza profonda, come nel passato, ma ne perpetuano in un certo senso la superstizione in tutte le sue forme. Con il venir meno dei tradizionali canali di giudizio basati sulla qualità e controllabili su parametri dettati dalle accademie d'arte, o da coloro che vi si ribellano stabilendo delle alternative, la valutazione della produzione artistica viene a dipendere da strategie di mercato sempre più raffinate, facendo progressivamente prevalere sul valore intrinseco dell'opera il valore aggiunto derivante dal suo creatore, dal suo critico-sponsor, dalla galleria dove l'opera verrà collocata compresa la galleria social e poi dai collezionisti estimatori. Le quotazioni delle opere d'arte partono da provocazioni e da miti che hanno un loro riscontro realistico per un effetto di notorietà su cui sempre più si basa il mercato. Nelle grandi mostre internazionali ciò che fa colpo sono le manifestazioni firmate da curatori di grido, che conferiscono all'esposizione il plusvalore ricercato della griffe di stilisti per raggiungere ragguardevoli obiettivi di impulso economico e culturale che possa influenzare positivamente il pubblico. I sostegni all'arte sia pubblici che privati, giocano sulla consacrazione di artisti emergenti che possano portare in auge il successo economico del Paese in un fenomeno che vede proliferare nuove sedi dedicate per novità ed anteprime che riescano a rendere bene i prodotti ed ad attirare la curiosità sia della stampa che del pubblico attraverso iniziative che possano provocare la giusta sensazione scatenando effetti di impatto per il marketing che consente anche al più critico avventore di poter ritrovare nell'opera una parte importante della propria essenza, facendola rivivere e rendendola tangibile come impressione ed orma del proprio credo. La fase rampante dell'immagine può garantire l'accesso al prestigio sul valore aggiunto delle fibrillanti quotazioni di lancio specie nell'espressionismo astratto in quanto ci sono notevoli limiti culturali degli aspetti edonistici o di rappresentanza che potrebbero impedire nuove spinte di tendenza per la circolazione di opere originali che possano risollevare il valore sminuente e declassato dell'indifferenza sullo stato della merce speciale che cerca di conquistare spazi soprattutto all'interno delle mentalità ottuse per soddisfare più possibilità e generare rinvigorimento artistico non solo nella raffigurazione, ma nel suo atto descrittivo che sa delineare la differenza fra un oca ed una gallina e sa fare comprendere il significato che va oltre: sono ignoranti entrambe, ma l'oca fa l'uovo più grosso, ha il becco più grande, ha le zampe palmate e soprattutto NON fa mai la cresta su quello che può guadagnare. L'arte parte dall'oca che sa come fare a destreggiarsi pur nell'improvvisare. 

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