CONFESSIONE IN DIRETTA. Volevo avere la rivincita di una vita passata con il senso di colpa, ma Mi sono resa conto che stavo sprecando tempo: tempo ad inseguire le regole del quieto vivere, quando la vita è tutto un travaglio, tempo perso a cercare di rendere orgogliosi e fieri i famigliari, energie investite con incredibile intensità e sforzo per cercare di compiacere gli altri e non invece trovare me stessa. Mi sono accorta così che ho sbagliato ad incanalare la mia energia, che non potevo rappresentare un bene per gli altri se non ero prima un bene per me stessa e perciò non dovevo badare agli altri, ma dovevo concentrarmi su me stessa per modo che la mia genialità creativa possa finalmente affiorare e che non Mi sia più contrario il vento e nemmeno abbia paura di ritorsioni o di ripercussioni contro la mia persona perché finalmente ci devo credere in ciò che faccio, in ciò che dico, in ciò che opero. Non servivano a niente le compensazioni di una signora che si truccava, che andava in palestra ed in piscina, che si vestiva di lusso e si dava delle arie da grander, non servivano a niente le apparenze di accoglienza quando tutto era ipocrisia. Noi siamo storia del percorso che facciamo. Quindi si era gettata nell'impresa nuova ed aveva deciso di creare un legame speciale con elementi di un gruppo che costituiva un laboratorio psicopratico in cui si producevano gli stimoli per l'autoanalisi che portava a riconoscersi e a cambiare, a trovare uno scorcio rinnovatore, un modo migliore di essere, la qualità di se stessi e degli altri in noi stessi dove tutto ciò che era buono poteva avvenire. Questo era l'intento, questa era la sfida e cominciava ORA.
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