mercoledì 29 novembre 2023

 SILLOGE PARANOICA. Il primo punto critico che la neuropsicologa si mise a studiare era il PARADOSSO DEL PIACERE dove si può generare per il dottor Zamparetti Marco e Gabriele Trivellin che si recano nelle carceri una opposta valutazione del problema: da un lato un totale edonismo che nel farsi travolgere dalle passioni del momento, dai facili entusiasmi e dalle euforie di un istante; il secondo il cinismo che giudica il piacere un male che il saggio deve evitare per non diventare un empio. In particolare per alcuni soggetti il piacere ed il dolore costituiscono movimenti opposti ed autonomi che al vaglio neurologico costituiscono un movimento calmo e non disordinato o caotico oppure un movimento aspro di esperienza PUNTUALE e TRANSITORIA che può essere colta nella sua PUREZZA solo se NON viene mischiata con il ricordo o con la PERCEZIONE della virtù che si dibatte fra l'individualismo emergente dell'avere successo e realizzazione e i valori religiosi tradizionali declinanti. La neuropsichiatra proponeva (MI straraccomando!!) una curva rappresentativa che includesse oltre i dati della performance anche quelli del PREGIUDIZIO o meglio della SUPERSTIZIONE dove si devono vedere l'importanza del valore del POSSESSO e quelli del POSSEDUTO e come e soprattutto quando si raggiunge l'equilibrio ed invece perchè si deve assumere una posizione verso il possesso oppure verso il posseduto nella sensazione specie nell'atto sessuale dell'appartenenza. ENUNCIATI - Se il piacere è l'essenza di ogni sensazione e vero bene NON si deve avere paura nemmeno della morte per cui si era creata in passato una Repubblica fra Gorgia e Fedone che riconosceva al piacere nelle leggi una funzione riconosciuta di positività per la felicità in quanto connessa alle 3 anime concupiscibile, irascibile, razionale a cui si aggiungeva per virtù cardinali la parte prudenziale che lasciava un margine di possibilità in più a livello della valutazione del rischio, dell'accortezza e dell'avvedutezza che in proposta è del 5% del valore totale e cioè un valore per lo meno di 4 minuti in più di un cronometro per le scappatoie o la messa in atto immediata di strategie per cui si allenano gli operatori CRI, forze dell'ordine, e pompieri. Nonostante la tendenza ascetica di numerosi dialoghi con l'anima intesa come nucleo del corpo si considera che la curva è MISTA fra intelligenza e soddisfazione affettiva necessaria a avvertire e percepire in pieno la frase topica di Gesù "NON DI SOLO PANE VIVE L'UOMO, MA ANCHE DI OGNI PAROLA CHE ESCE PER ISPIRAZIONE DELL'AMORE DI DIO VERSO DI NOI" intendendo come Parolin e PAROLA divina un vero e proprio atteggiamento espressivo che già designa un azione che può costituire oggetto buono o oggetto cattivo e quindi elogio o condanna a cui bisogna volgere particolare attenzione specie nell'epoca social. I piaceri dell'anima sono durevoli e mai frammisti al dolore ed alla sofferenza e sono questi che Gesù voleva rendere eterni con la sua Resurrezione dopo 3 giorni come 3 parti di virtù teologali della FEDE cioè avere la massima fiducia che il piacere sia costruttivo e non distruttivo, SPERANZA che possa portare alla resilienza ed alla maggiore maturazione per la resistenza interiore contro le sconfitte inflitte dall'esistenza, CARITA' ovvero considerazione della propria debolezza e cedimento alle tentazioni che deve volgere alla massima temperanza. I piaceri sono attaccati ad uno stesso Capo come il filo di Arianna per uscire da un labirinto contorto e confuso e avere chiaro dove, come e perchè indirizzare i propri impulsi per riuscire ad armonizzare o meglio mediare gli impulsi specie se sono forti e possono diventare violenti, aggressivi, mortali. I ACCOGLIENZA della parte positiva, modulazione di quella negativa PREGI e DIFETTI che si riconoscono gli intervistati e come usano i pregi e come contengono i difetti. II PROTEZIONE del valore dell'esistenza e dell'anima nella sua manifestazione come un epifania di un Dio con noi, dentro di noi, in mezzo a noi come nella formula "IN CRISTO, CON CRISTO E PER CRISTO E PIU' CRISTO NELL'UNITA' TOTALE E PIENA DELLO SPIRITO SANTO AD ONORE E GLORIA ETERNA" cioè la figura della Fede aggiunge, mai toglie, costruisce, mai distrugge, perpetua, mai limita il valore di una esistenza. Il piacere ci accompagna e si interseca con il rispetto e la stima per un COMPIMENTO come per la frase topica di Dio verso suo Figlio durante il battesimo di Giovanni "ECCO ANCHE TU SEI MIO FIGLIO PREDI LETTO NEL QUALE MI COMPIACCIO E CHE HO IL PIACERE (sottolineiamo piacere per favore) DI PRESENTARE COME MIO AMORE PER IL MONDO!!" (ironica e satirica) IO voglio imparare a bene stare, a bene essere, a bene sognare e a bene vivere ma soprattutto a ben PIACERE AMARE. 

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