LA CHIAVE PSICHICA DEL NATALE. Nel 9° cassetto di Natale, Angelo mio, c'è un memoriale: "Ricordati che molto spesso il mezzo supremo per ottenere il massimo è l'Eros ed il suo destino finale, e che è importante la forza che si dà al proprio Io". Nel 1° caso l'IO è una specie di semplice appendice dell'Eros, nel 2° caso l'amore è sempre un mezzo che viene usato per imporsi o comunque farsi notare. Chi, però, ha a cuore la potenza dell'Io, si ribella contro la prima ipotesi; chi invece attribuisce la giusta importanza all'Eros, non potrà mai accettare la 2° versione come per quel bancario che se ne stava alla cassa come nascosto da qualche barriera perchè doveva trovare ancora la sua grandezza vettoriale che avesse diretto la sua esistenza intima anzichè trovare dei punti di incontro con essa". Questo accadeva fra Freud ed Adler: ognuno usava la propria individualità e ciò accade anche ai santi in quanto pur se con modi e metodi diversi comunque esprimono l'amore di Dio ed il proprio amore fraterno in modo da non sentirsi inferiori a Dio e da lui oppressi, ma nemmeno in maniera di sentirsi inferiori a Lui, ma piuttosto di poter camminare al suo fianco. Bisogna quindi ammettere che don Renato Bartoli è stato bravo a trovare il santo che lo rispecchia di più nel carattere e nella propria filosofia e modo di pensare, ma poi ciascuno deve poter trovare il proprio modello di santo in cui potersi rispecchiare. Nell'10° cassetto c'è una sana descrizione: " Cerca di non dipendere da o di essere troppo in stretta relazione con soggetti od oggetti seppure siano per te molto significativi tanto da farti dominare ed irretire dalle loro forze primordiali". Vivere liberi significa proprio sapere che sia le persone che gli oggetti valgono solo per un determinato termine, per un limitato spazio, e per un tempo, ma poi finiscono e nascono altre persone ed altri e più moderni ed innovativi oggetti che continuano ad evolversi e svilupparsi così come vuole la natura stessa e questo significa che dobbiamo liberarci da ciò che è labile nel senso che vale qui ed ora per trovare invece (punto cruciale) ciò che ci rende abili e che quindi rafforza il nostro Io ed al contempo lo rende protagonista indiscusso della storia con il giusto e più corretto impatto causa-effetto. Signore insegnaci l'imperituro amore del Tuo sacro cuore.
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