STUDI DI ETNOPSICHIATRIA MODERNA NEI GIUDIZI DI PATOLOGIE MENTALI ED OLTRE. Per rispondere a don Renato Bartoli rispetto alla sua probabile otosclerosi propongo uno studio di ricerca statistica ai dottori Farneti e Enrico Maria Amadei per fattori costituzionali, carenze alimentari, a malattie sopravvenute nel corso della crescita considerando anche gli stili di vita, le relazioni interpersonali che hanno influito sullo sviluppo psicofisico, le realtà collettive e soprattutto le esperienze culturali perchè probabilmente don Renato a sua insaputa potrebbe essere nato con una malformazione della chiocciola ossea nel suo canale spirale che non contiene del tutto il condotto cocleare membranoso che quindi inizia prima dei normotipi a fondo cieco e quindi in supposizione termina anche prima nel cieco cupolare. La questione si pone sul condotto cocleare membranoso che ha un aspetto triangolare più che rotondo in alcuni soggetti e perciò in tali individui il rimanente spazio della chiocciola ossea, lungo tutto il suo decorso sinuoso non si suddividerebbe bene nelle sue parti sovrastante e sottostante perchè ci sarebbe poco spazio e quindi in ipotesi in tali soggetti sarebbe più facile il verificarsi dell'otosclerosi per il fatto che lo spazio della rampa vestibolare sarebbe un poco adiacente alla rampa timpanica e quindi verrebbe chiuso prima dalla finestra rotonda. Il problema sorge nella verifica del canale osseo nel suo ASSE (modiolo) che contiene al centro il nervo cocleare e subito lateralmente ad esso i gangli spirali e le fibre nervose. Il modiolo infatti potrebbe sporgere verso la lamina spirale ossea che termina PRIMA dell'ultimo giro superiore con l'uncino della lamina spirale. Lo schema dunque potrebbe essere 1 modiolo; 2 nervo cocleare; 3 ganglio spirale; 4 lamina spirale ossea; 5 canale della chiocciola; 6 fibre nervose; 7 organo uditivo; 8 rampa vestibolare; 9 rampa timpanica; 10 dotto cocleare; 11 lamina basilare; 12 stria VASCOLARE; 13 membrana di Reissner; 14 lamina tettoria. In ipotesi alcuni soggetti mancano di perilinfa che percorre la scala vestibolare sino all'apice della chiocciola e da lì poi si ritrovano spostati subito verso la scala timpanica verso il basso e ciò provocherebbe la mancanza di 1 movimento della perilinfa verso la lamina basilare del dotto cocleare che sorregge le cellule recettrici dell'organo dell'udito. Quindi le frequenze alte di 20.000 Hz diminuirebbero più verso i giri cocleari superiori di 20 Hz e bisognerebbe calcolare il differenziale medio di CARENZA per cui in ipotesi ragionando su 20.000 - 20 = 19,980 Hz disponibili reali si suddividono su 3 pareti inferiore, laterale e superiore = 6.660 Hz di media in cui se su ogni movimento spirale si perdono 20 Hz e ci debbono essere per lo meno 9 movimenti spirali per sezionare l'orecchio si ha una perdita di 180 Hz e quindi si riescono a percepire 6.660 - 180 = 6.480 Hz nei toni intermedi mentre in pratica nei toni alti rimarrebbero 20.000 - 6.480 = 13.520 Hz e nei toni bassi ci si assesta sui 180 e questa è l'ipotesi che però potrebbe essere significativa per decidere eventuali interventi chirurgici in età prepuberale. Questa è la mia opera per dimostrare la presenza di Dio con la Fede nel suo immenso amore.
Nessun commento:
Posta un commento