mercoledì 4 aprile 2018

Caino e Abele, America e mondo, letteratura e impegno… scuola e altro ancora

Graziella Olga Sidoli: Saggiminimi, FaraEditore 2018

recensione di Vincenzo D'Alessio



Molte sono le opportunità per giungere alla conoscenza, richiedono sempre impegno e dedizione in modo semplice e nel contempo erudito.
Giungono agli occhi dei lettori i Saggiminimi della scrittrice Graziella Olga Sidoli editi da FaraEditore di Rimini( 2018) per adempiere a questo scopo.
Il libro, come indicato nel titolo, raccoglie, rivisitandoli e aggiornandoli, gli articoli dell’autrice pubblicati per lo più sullo: “(…) strumento di informazione quotidiana, a cura della Fondazione sulla Sussidiarietà, che offre chiavi di lettura per approfondire e comprendere ciò che accade.” (ilsussidiario.net) in anni diversi.
Nella scrittura della Sidoli ho ritrovato le belle pagine delle riviste internazionali che ho seguito per anni: FORUM ITALICUM (fondata dal chiarissimo professore don Michele RICCIARDELLI nel 1967, negli Stati Uniti d’America) e GRADIVA (fondata dal chiarissimo professore Luigi FONTANELLA ) entrambe associate al periodo dell’insegnamento dei fondatori nelle Università americane.
Il primo fondatore è rientrato in Italia, presso la sua famiglia d’origine, per aiutare i conterranei colpiti dal sisma del 23 novembre,1980: è stato mio maestro fino alla sua scomparsa avvenuta a Sommerville il 15 maggio del 2000.
La valigia del viaggio dell’autrice è ricolma delle non facili esperienze avute, prima nell’America latina poi nel Nord America, dove ha insegnato lungamente nei Licei formando i giovani che oggi, grazie alla sua passione nel trasmettere coscienza e conoscenza, sono anche i “Dreamers” (pag. 40) portatori della vera libertà, nata dagli ideali scritti negli emendamenti della Costituzione americana: “Freedom of Speech” (pag. 75).
Saggi realizzati con la capacità di percepire luoghi e società in cui si vive, senza distogliere lo sguardo dall’Europa che assolve il compito di luogo delle origini.
Il modo di rivolgersi al lettore risulta invitante, conforme ai canoni stilistici del giornalismo maturo, privo di orpelli, che raggiunge lo scopo principale di informare correttamente sul decorso degli avvenimenti mondiali.
Le pagine che mi hanno coinvolto sono quelle dedicate al tema del perdono: “CAINO e ABELE: il perdono è grazie o giustizia? ” (pag. 27).
Argomento svolto anche nell’incontro avvenuto nella serenità del monastero di Fonte Avellana nel luglio 2017 a cura della Casa Editrice Fara di Rimini.
Il tema del perdono prende spunto, nell’articolo della Nostra, dai personaggi biblici di Caino e Abele riportati nella traduzione che la stessa compie del lavoro di Jorge Luis Borges: «(…) Abele rispose: “Tu hai ucciso me, o io ho ucciso te? Non ricordo più: stiamo qui insieme come prima.” “Ora so che mi hai perdonato davvero” disse Caino “ perché dimenticare è perdonare. Anch’io cercherò di scordare.” Abele disse lentamente: “È così. Finché dura il rimorso dura la colpa.”» (pp .17-18).
Il dialogo è con sé stesso, dal momento che Abele non è altro che il rimorso/ricordo del tragico evento: un essere evanescente.
Nell’intimo degli uomini il verbo “uccidere” è fortemente legato alle origini. Fonda le radici sul passato di cacciatore/preda della Preistoria. Sopravvivenza e violenza, partono dagli istinti che Madre Natura ha seminato nel nostro DNA nel corso dei millenni: “(…) Nell’incertezza di Abele, c’è la certezza della possibilità che anche lui avrebbe potuto uccidere, e con lui tutti noi” (pag. 31).
Perdonarsi è una vera rivoluzione, quasi una rinascita battesimale: “Il bisogno del perdono è nel cuore tormentato di chi crede o sa di aver commesso il danno che porta all’auto-dannazione” (ivi).
Tema fondamentale nella società americana afflitta dal “Terrorismo domestico” (a pag. 67) e nella nostra società europea dove si avvertono i riflessi dello stesso genere specialmente nel femminicidio.
Leggere questo libro, che profuma di oceani, è scoprire ancora una volta l’America dei nostri desideri che risulta simile, nelle vicende sociali e politiche, alla realtà che viviamo.

Nessun commento: