lunedì 10 luglio 2017

Epekeina


traduzione di Roberto Borghesi

http://www.ousia.it/


In questo giorno d'estate, la vecchia Ousia è seduta su di una panca, ai bordi del sentiero. L'ombra del platano rinfresca un poco l'aria intorno a lei. Alle sue spalle, galline e pecore conducono i loro piccoli traffici ordinari, e Socrate, il cane, sonnecchia. Ousia non sonnecchia veramente, ma è intorpidita, fissa senza guardare il campo di ulivi dall'altra parte del sentiero. È attraversata da pensieri incerti che transitano senza fermarsi. C'è stato il vecchissimo passato da dove è arrivata da una terra straniera di cui ha obliato il nome, la lingua e il colore. Ci sono state delle guerre, delle colonne di uomini sul cammino, coperti di sudore, di cuoio e di bronzo e questo ferito che si era accasciato davanti a lei. Non ha mai trattenuto il suo nome barbaro, è partito dopo un mese. Dopo nove mesi ha avuto la sua figlia.
Ecco che oggi la povere si solleva sul sentiero provenendo dalla regione di Kifissia. Ma non è una grande nuvola; due uomini solamente, che non portano né bisaccia né bastone in cammino e che tuttavia devono avere già percorso una buona distanza a giudicare dalla polvere sui loro sandali e le loro gambe. Appena distingue un po' i loro tratti, Ousia sa che non li conosce. Non sono di qui. Da dove provengono?

Uomo
Salve nonnina, dice il maggiore dei due uomini, il più anziano.
Ragazzo
Salve ripete il ragazzo che lo accompagna
Ousia
Cercate il vostro cammino?
Uomo
No, cerchiamo qualcuno, una giovane fanciulla che dovrebbe abitare da queste parti. Si chiama Epekeina. Percaso la conoscete?
Ousia
Sì la conosco, ma è mia figlia, mio buon signore. Che cosa volete da lei?
Uomo
Si dice che conosca dei segreti, scienze nascoste d Egitto, magie di Persia…
Ragazzo
E soprattutto, aggiunge il ragazzo, il segreto di andare molto lontano, di vedere lontano, più lontano delle stelle.
Ousia
Là, dice Ousia, non c'è più nulla ragazzo mio. Eppoi, perché vorresti andare lontano?
Ragazzo
Per raggiungere la fine.
Ousia
È qui il limite; vedi termino la mia vita sulla mia panca, sotto il mio platano.
Uomo
Ma tua figlia, riprende l'anziano, la tua Epekeina?
Ousia
Non è qua.
Uomo
Quando torna?
Ousia
Non so. Non torna spesso e quando torna tosto riparte. E sempre altrove. Talvolta un messaggiero mi porta una tessera con la E del suo nome, oppure un anello infranto, e so che sarà qui tra qualche mese. Ma spesso non so nulla. Io non mi inquieto. Sa ben sbrigarsela da sola. Ma non ha segreti né magie, ve lo garantisco.
Uomo
Vedremo, dice l'uomo. E proseguivano entrambi il loro cammino sotto il sole che cominciava a tramontare.

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