PROPOSTA IN BOZZA. IMPOSTAZIONE DI UNA NUOVA ECONOMIA SU BASE KEYNESIANA. - In questa teoria i protagonisti sono i singoli individui, ciascuno dei quali possiede dosi dei diversi fattori produttivi e ne offre i servizi sui mercati. Il mercato del lavoro potrebbe essere in equilibrio quando il livello del salario reale è tale da uguagliare la domanda di lavoro (che si suppone regolata dal prodotto marginale del lavoro) e l'offerta di lavoro (che si suppone regolata dal saggio di sostituzione fra tempo libero e lavoro). Perciò quando il salario è ad un livello di equilibrio, la disoccupazione è volontaria. Per questo la sindacalista Marilù sosteneva che molti giovani volessero lavorare solo ad intermittenza e non in maniera continuativa per evitare la routine e la monotonia della ripetitività lavorativa e mansionale. Ecco perché voleva proporre contratti a chiamata oppure a sostituzione in una visione di disposizioni strategiche che favoriscano di nuovo insiders contrattando salari reali troppo alti, per permettere alle imprese di fare nuove assunzioni anche a tempo determinato per costituire salari d'efficienza che portino alla produttività dei dipendenti. Questa novità la voleva applicare al mondo della moda con Cucinelli oppure con chi volesse aderire per un iniziale importo di 1.300 euro x 6 mesi = 7.800 euro x 2% di interessi = 156 euro x 5 anni di impiego minimo e di garanzia di rispetto delle politiche aziendali = 780 euro (PROVA DEL 9 per log base 10 di 7.800/10). A questo punto il settore artistico della moda e del made in Italy avrebbe il diritto a fare una sommatoria fra 156 e 780 = 936 euro per ogni anno di attività della piccola impresa di (in proposta) almeno 10 dipendenti, oppure di 9.360 per il doppio di dipendenti cioè almeno 20 dipendenti e perciò Cucinelli avendo 60 dipendenti avrebbe il diritto di moltiplicare 9.360 x 3 volte (cioè 20 dipendenti x 3 volte = 60) e quindi si ritroverebbe già con un sostegno di = 28.080 euro/12 mesi = 2.340 al mese x 6 mesi della disoccupazione = 14.040/12 = 1.170 e ciò significherebbe che Cucinelli dovrebbe sborsare di tasca propria altri 130 euro per arrivare a 1.300 euro PROVA DEL 9 che lo stipendio minimo è di 1.300 euro per 130 x 10 del log base 10. Quindi sono 130 euro x 12 mesi x 10 anni di attività = 15.600 euro PROVA DEL 9 che Cucinelli potrebbe utilizzare gli interessi di 156 euro all'anno x 10 anni = 1.560 che gli verrebbero restituiti in compartecipazione statale e quindi lui avrebbe diritto a decurtarsi a 730 unico 15.600 - 1.560 = 14.040 x 3 cicli produttivi supposti = 42.120 euro totali /24 rate del Master in economia e finanza = 1.755 di cui il differenziale fra 1.755 e 1.300 = 455 euro va diviso in parti uguali fra datore di lavoro e lavoratore e perciò i dipendenti di Cucinelli avrebbero diritto a 1.300 + 227,50 = 1.527,50 euro dopo 20 anni di attività. A questo punto il signor Cucinelli usa i 227,50 x 24 rate = 5.460 euro da reinvestire x 2% di interesse = 109,20 che si aggiungono = 5.569,20 euro/12 mesi = 464,10 e quindi rispetto ai 527,50 lasciando da parte i 1.000 euro = 63,40 di margine al mese di guadagno x 12 x 20 anni di attività = 15.216 euro/12 = 1.268 euro di pensione per chi svolge almeno 20 anni di attività continuativa presso il settore incrementandolo e lanciandolo all'estero se poi gli operai rimangono altri 10 anni hanno diritto al premio di 109,20 e quindi di andare in pensione con 1.268 + 109,20 = 1.377,20 con un guadagno di 77,20 rispetto allo stipendio iniziale che a discrezione del dipendente possono essere utilizzati come integrazione pensionistica x 24 rate = 1.852,80 x 2% = 37 euro e quindi 1.852 + 37 = 1.889,80/2 (metà all'operaio e metà al padrone) = 944,90/12 = 79 euro ancora da includere ai 1.377,20 e quindi in sostanza = 1.456,20 un buonissimo investimento pensionistico che vale la pena considerare per portare in alto il made in italy che molto nel mondo della moda ed oltre può insegnare.
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