IL PRESIDENTE ALLO SPECCHIO. Cari italiani, sono stato scelto come Presidente della Repubblica e spero di onorare al mio compito dando i giusti orientamenti o definendo indirizzi per dibattiti parlamentari di primaria importanza fra cui la più importante ritengo debba essere il diritto di ritenzione come mezzo di garanzia di un adempimento mancato concesso ai creditori che detengono una cosa spettante ai debitori e che vorrei estendere a titoli di stato BPT per cui sussiste già una precedente situazione giuridicamente qualificata per un credito certo esigibile, derivante da una obbligazione civile, che il debitore del titolo possa vantare ancora rilanciabile tentando di coprire debiti per evitare il fallimento allo scopo di coprire indennità dovute a titolo di rimborso per riparazioni e miglioramenti apportati fra cui potrebbe rientrare il bonus edilizio del 90% e può rientrare anche una copertura di bonus energetico e ambientale per risanamenti del suolo e dell'aria. Sempre più cari concittadini siamo di fronte ad un clima umido ed afoso le cui conseguenze sono lo sgelamento dei ghiacciai e la secca dei fiumi con conseguente riduzione di apporto idrico ed inoltre l'inquinamento dell'atmosfera e quello dei terreni ha portato a danni di frane, smottamenti, valanghe e poi anche ad alluvioni e terremoti. Perciò le calamità naturali vanno almeno in parte preventivate in bilancio in modo tale da avere un fondo straordinario per evenienze urgenti che si dovessero presentare ed anche in maniera tale che a livello di decisione non ci rimetta troppo alcun ministero, ma nell'emergenza si possa considerare la tutela e la salvaguardia della protezione delle vite. Questo è il principale compito di un Presidente della Repubblica: promulgare leggi e considerare decreti che possano aiutare il Paese a crescere sia economicamente che giuridicamente nell'intento di poter diventare un Paese che possa avere il proprio influsso anche a livello europeo. Si è tanto parlato dell'emergenza migranti, ed io ritengo come uomi e come autorità istituzionale che le vite vadano salvate e che si debbano soccorrere le persone che stanno per annegare in mare, ma poi ritengo anche che l'indiscriminato trasporto di clandestini e lo sfruttamento da parte di sconsiderati scafisti di persone disperate in cerca di un luogo dove poter avere una possibilità per un futuro migliore rispetto ai paesi dove risiedono, debba essere combattuto con una politica di accordi con i Paesi di partenza costruendo in quelle sedi i centri di accoglienza e quelli di recupero specie a livello di istruzione e di cultura in modo tale da cercare di contenere i flussi con una offerta che possa assicurare una vita dignitosa presso le sedi di ambasciata dove i migranti potrebbero essere raccolti ed avviati ad un possibile lavoro e solo dopo debita istruzione e preparazione, insegnamento della lingua e degli usi e dei costumi del luogo allora possano partire solo se ancora non soddisfatti delle condizioni di vita e solo se ancora non convinti di non avere superato l'ostacolo della miseria, delle precarie condizioni di vita e della incertezza in cui versano. Ritengo come Presidente della Repubblica di dover affrontare un difficile compito, per cui richiedo la massima collaborazione dei deputati e dei senatori che mi accompagnino con le loro competenze e le loro programmazioni e prospettive per modo tale che si possano trovare soluzioni ai problemi del Paese. Ringrazio per la fiducia accordatami.
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