BOCC IATURA. Ad un esame di diritto amministrativo Tizia era stata bocciata ed era stata dichiarata ripetente dal professore Caio perchè si era azzardata a dichiarare pubblicamente che esiste un concetto chiave di TRASPARENZA AMMINISTRATIVA che evoca l'idea di un agire, da parte dei soggetti pubblici ed anche (riteneva) da parte di una Parrocchia, in modo tale che sia GARANTITA l'esigenza dei privati cittadini di poter adeguatamente comprendere la ragione di ogni atto secondo giusti e corretti criteri di economicità, efficacia e PUBBLICITA' perchè proprio la pubblicità dell'azione è garanzia e sinonimo di trasparenza e questo fatto me l'ha suggerito la signora Paola che ringrazio sentitamente per il suo aiuto ed il suo sostegno. Fare conoscere ai cittadini nonchè parrocchiani ciò che intende compiere la Parrocchia significa abbattere il velo occulto e perciò Tizia intendeva fare conoscere che oltre la proposta di prestito proposta da un parroco senza esigere gli interessi da parte dei creditori, c'era anche la possibilità attraverso bonifico o bollettino postale di poter fare una donazione asl clero e quindi di poter poi avere sul 730 Unico una restituzione pari al 19% dell'importo donato e quindi se uno facesse una donazione di 1000 euro come proposto dal suddetto parroco potrebbe avere in restituzione 190 euro e lo stesso dicasi per le imprese che però al contrario del privato (Mi corregga se sbaglio il ragioniere Andrea Morolli dell'economato diocesano) potrebbero indicare sul bonifico la Parrocchia a loro piacimento a cui donare la loro cifra e poi i sacerdoti pur ricevendo una quota di 1000 euro (parificata all'importo minimo) potrebbero (ipotesi) versarne alla cassa parrocchiale visto che hanno fatto voto di povertà 190 euro rimanendo loro in tasca comunque 810 euro e quindi se anche si trovassero 20 cittadini che versano 1000 euro e 30 imprese che versano sempre 1000 euro la Parrocchia suddetta avrebbe a disposizione 30.000 euro più i 190 euro di 2 sacerdoti e i 190 euro di una segretaria e di una colf , cioè 190 X 4 = 760 euro e quindi 30.760 euro, mentre poi per i cittadini sarebbero 20.000 euro - (190 X 20 ) = 16.200 euro che si aggiungono ai 30.760 = 46.960 e praticamente rimarrebbero solo rispetto ad un debito di 50.000 euro = 3.040 euro da sanare che per log base 10 Mi danno X 10 altre 10 aziende = 30.400 e quindi questo significa che Tizia con il suo calcolo ha superato le aspettative bancarie di 30.750 - 30.400 = 360 euro che poi se moltiplicato X 100 della formula C x r X t/100 = 36.000 d questo significherebbe che a compilazione 730 invece di restituirmi 190 euro potrebbe lo Stato restituirmi 150 euro con un vantaggio per la Chiesa suddetta di 40 euro che moltiplicati per 1000 dell'8 x 1000 = 40.000 euro che quindi superano di nuovo le aspettative rispetto ai 36.000 di 4.000 euro PROVA DEL 9 che posso permettermi di rinunciare più equamente a 40 euro e questo significa che Tizia dovrebbe compilare un bollettino di 1.040 euro x 19% = 197,60 e quindi rinuncerebbe a soli 7,60 euro che moltiplicati per 100 della formula suddetta di interesse = 760 euro dei 30.760 PROVA DEL 9 che per l'impresa lo sconto è di 760 euro e che quindi l'impresa avrebbe diritto ad uno sconto di 240 euro di cui i 40 euro li rilancia nel conto dell'economato di Rimini a favore di Rimini Capitale della cultura 2026 un prestigiosissimo titolo, mentre i 200 euro sarebbero il suo interesse di aggio e quindi solo 10 euro in più rispetto ai privati e così si conclude la partita, pace e bene a tutti. Ci sono se si vogliono le alternative basta voler fare lo sforzo di trovarle e non di incaponirsi su una sola idea anche perchè sul foglio illustrativo c'è scritto che il contributo di Tizia conta e Tizia NON intende chiedere scusa a nessuno se intende trovarle, ed inoltre se ha avuto l'impressione che NON si accettassero altre idee e che tutte quelle che lei proponeva venissero bocciate per discriminazione e pregiudizio di classe sociale o di ruolo. Certo aveva ragione un altro parroco che un giorno disse a Tizia che la vita ti riserva molte batoste ed una di queste era quella di sentirsi dire che mai le proprie idee potessero essere tenute in considerazione e che il suo lavoro di risoluzione di problemi venisse sempre cestinato. Tizia anche questa volta ebbe la sua smusata.
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