mercoledì 27 gennaio 2021
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NEWS DI CASCINA MACONDO
Continuano i nostri problemi tecnici con l'invio della newsletter Frecciolenews!
Dopo una riunione a distanza, tramite piattaforma Zoom, della redazione e dei collaboratori più stretti sono emerse le seguenti modifiche:
- La newsletter Frecciolenews non avrà più cadenza settimanale, ma sarà "aperiodica".
O meglio, le daremo una CADENZA MENSILE (il mercoledì dell'ultima settimana di ogni mese), tranne quando ci saranno comunicazioni importanti e urgenti che ci convinceranno a saltare la cadenza mensile.
- Le notizie saranno inviate nel corpo della e-mail.
- Personalmente chiudo le mie rubriche sugli indiani d'America, quella sui vocaboli inglesi e quella sui vocaboli italiani, in quanto, per motivi di salute, non riesco più ad occuparmene. Delle mie rubriche resta solo "good morning poesia".
- nella sezione ALTRE NEWS verranno ospitate solo notizie segnalate dai SOCI DI CASCINA MACONDO.
ringraziando per l'attenzione e la comprensione
il direttore artistico Pietro Tartamella
e il Consiglio Direttivo di Cascina Macondo
SOCI CASCINA MACONDO TESSERAMENTO 2021
essere Socio consente alla nostra Associazione di Promozione Sociale di realizzare i molteplici progetti e le molte iniziative che ogni anno programmiamo: una pagina per vela, e via col vento! Vedi le novità al seguente link:http://www.cascinamacondo.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1505:campagna-haicom-haiku-international-community-cascina-macondo&catid=102:news&Itemid=90
ultimi libri di Cascina Macondo
pubblicati di recente
PERCHÉ È IMPOSSIBILE
CAMBIARE IL MONDO
- riflessioni di un eremita -
di Pietro Tartamella
pubblicati di recente
PERCHÉ È IMPOSSIBILE
CAMBIARE IL MONDO
- riflessioni di un eremita -
di Pietro Tartamella
COME POTREBBE ESSERE IL MONDO
DOPO L'ESPERIENZA DEL CORONAVIRUS?
Nel libro
"Perché è impossìbile cambiare il mondo - riflessioni di un eremita"
è descritta la visione di un possibile mondo futuro.
Da otto anni lavoro a questo libro. E' una pura e straordinaria coincidenza
che esca proprio in questo periodo così nuovo e incerto per l'umanità. Forse è un segno?
- Perché è impossìbile cambiare il mondo - riflessioni di un eremita -
di Piètro Tartamèlla - La Ruòta Edizioni Collana Cascina Macondo
- 825 pagg.
- formato 15 x 21
- èuro 20 + spese di spedizione
- accentazione ortoèpica lineare a cura di PiètroTartamèlla e Fiorènza Alineri
- copertina e fòto di Ip Man
- prefazioni di Ip Man e Piètro Tartamèlla
- còdice ISBN: 978-88-31457-03-3
Si legge nella prefazione:
... In questi ùltimi cinquant'anni ci sono stati grandi progrèssi nella sciènza, nella medicina, nelle telecomunicazioni, nell' informàtica, nell'astronomìa, nella cibernètica. Pòchi progrèssi nelle sciènze sociali e nella concezione della "democrazìa". Confèsso che, dopo òtto anni che questo libro èra rimasto chiuso in un cassetto, hò avuto una cèrta urgènza, ora, di darlo alle stampe. Forse perché ormài sono alla sòglia dei settantadùe anni, forse perché lo ritèngo un pò' il mìo testamento filosòfico-spirituale, forse perché vi è abbozzata la mìa provocatòria visione di una "società solidalista" che adèsso mi prème, finalmente, condividere".
il libro è ordinabile in libreria,
ma ti invitiamo ad acquistarlo presso Cascina Macondo;
in questo modo tutto il ricavato sarà un contributo
alle attività istituzionali dell'Associazione
ordina a: info@cascinamacondo.com
ma ti invitiamo ad acquistarlo presso Cascina Macondo;
in questo modo tutto il ricavato sarà un contributo
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SULLE ORME DI BASHO
- le declinazioni del viaggio -
a cura di Pietro Tartamella
- le declinazioni del viaggio -
a cura di Pietro Tartamella
Circa 500 persone coinvòlte che hanno prodotto 150 stòrie di viaggio in stile haibùn, che si conclùdono dunque con un componimento haikù.
L'antologia esplòra il viaggio e tutte le sùe possìbili sfaccettature e declinazioni:
Un'Odissèa nello spazio, un Barone Rampante, Sindbad il marinaio, un viaggio al cèntro della tèrra, ventimila leghe sotto i mari, il giro del mondo in 80 giorni, l'angusto sentièro del Nòrd, Ulisse che ritorna a Ìtaca. sono viaggi fin tròppo evidènti. Salire su una scaletta per appèndere un quadro alla parete, anche se sono pòchi gradini, è un viaggio. Andare a prèndere un gelato sul lungomare è un viaggio. È sèmpre un viaggio l'abbandonarsi ai ricòrdi, alla nostalgìa, al rancore, ai sogni. Fare una vìsita in ospedale ad un amico ammalato è un viaggio. Chinarsi a raccògliere una moneta caduta per tèrra è un viaggio. Anche lèggere un libro è un viaggio, non solo per il lènto sfogliare delle pagine. L'alzarsi al mattino e il coricarsi la sera, sono le dùe sémplici azioni che racchiùdono il viaggio di ogni nòstro giorno. Tutto è viaggio". (dalla prefazione di Piètro Tartamèlla).
- sulle orme di bashò - le declinazioni del viaggio
a cura di Piètro Tartamèlla - La Ruòta Edizioni Collana Cascina Macondo
- Antologìa di 150 Haibùn
- 380 pagg.
- formato 15 x 21
- èuro 13 + spese di spedizione
- accentazione ortoèpica lineare a cura di P.Tartamèlla e F.Alineri
- copertina di Harmless
- còdice ISBN: 978-88-31457-00-2
- prefazioni di: Bruna Chiòtti, Anna Marìa Verrastro, Arianna Sacerdòti,
Mario Nanmòn Fatibène, Piètro Tartamèlla
il libro è ordinabile in libreria,
ma ti invitiamo ad acquistarlo presso Cascina Macondo;
in questo modo tutto il ricavato sarà un contributo
alle attività istituzionali dell'Associazione
ma ti invitiamo ad acquistarlo presso Cascina Macondo;
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alle attività istituzionali dell'Associazione
ordina a: info@cascinamacondo.com
CHI HA VARCATO LA SOGLIA
Potrebbe essere interessante "svelare" il carcere, attraverso i molteplici sguardi e le testimonianze di coloro che, a vario titolo, ne hanno oltrepassato la soglia e lo hanno visto dal di dentro. Fëdor Dostoevskij: "Il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni".
Ecco, dai molti sguardi che hanno visto le prigioni, capire il grado di civilizzazione della nostra società e, se possibile, ricavarne riflessioni utili e suggerimenti che potrebbero migliorare il carcere e, di conseguenza, anche la società. Se a qualunque titolo hai "Varcato la soglia del carcere" (insegnante, volontario, detenuto, ex detenuto, familiare di detenuto, avvocato, giudice, sacerdote, medico, infermiere, agente penitenziario, direttore del carcere.) sei ancora in tempo a inviaci una tua pagina di testimonianza.
I testi dovranno avere le seguenti caratteristiche: lunghezza massima UNA PAGINA, carattere Times New Roman - corpo 12 - margini su tutti i lati della pagina cm 2,5 - interlinea singola - totale circa 555 parole. Dovranno pervenire insieme ad una dichiarazione liberatoria che ne autorizza la diffusione. Invieremo alle radio e alle testate giornalistiche che hanno aderito all'iniziativa le testimonianze che man mano perverranno. Vedi link: www.cascinamacondo.com
MEDIA PARTNERS DI CHI HA VARCATO LA SOGLIA
Corriere di Chieri e Dintorni,
F.I.T.A. (Federazione Italiana Teatro Amatori)
Italia che Cambia,
Narrabilando Blogspot
Piemonte Mese,
Lo racconto proprio a te Blogspot,
Radio Banda Larga
Argomenti di Psicologia e Psicoterapia
Newsletter Gianni Donaudi
TESTIMONIANZE DI CHI
HA VARCATO LA SOGLIA DEL CARCERE
puoi leggerle o sentirle:
HA VARCATO LA SOGLIA DEL CARCERE
puoi leggerle o sentirle:
3° testimonianza di Pietro Catalano, legge Florian Lasne
http://www.cascinamacondo.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1761:chi-ha-varcato-la-soglia-testimonianza-nd3-di-pietro-catalano&catid=102:news&Itemid=47
https://narrabilando.blogspot.com/2021/01/3a-testimonianza-di-chi-ha-varcato-la.html
http://twitter.com/#!/faraeditore
https://www.facebook.com/faraeditore.it/
https://www.youtube.com/c/ARGOMENTIDIPSICOLOGIAEPSICOTERAPIA
loraccontoproprioate.blogspot.com/
DOMUS APRILIA LE DECLINAZIONI DELL'ABITARE
nuovo progetto di comunità per l'anno 2021 di Cascina Macondo: "DOMUS APRILIA - IN UNA CASA A CONOSCERE ALTRE CASE, le declinazioni dell'abitare". Raccogliendo le suggestioni di una riflessione di Luis Sepulveda: "Non serve a niente una porta chiusa: la tristezza non può uscire, l'allegria non può entrare..." con il contributo dell'UBI in partneriato con il Centro Hokuzenko... Vedi link: www.cascinamacondo.com/index.php5-7-5 UNIVERSO HAIKU
a cura di Fabrizio Virgili
cos'è un Haiku? / un attimo di vita / che si fa verso.
a cura di Fabrizio Virgili
cos'è un Haiku? / un attimo di vita / che si fa verso.
Chocho ya
onago no michi no
ato saki ya.
Farfalle
nel cammino d'una fanciulla
davanti e dietro di lei.
Chiyo Jo (1701-1775)
onago no michi no
ato saki ya.
Farfalle
nel cammino d'una fanciulla
davanti e dietro di lei.
Chiyo Jo (1701-1775)
Singolare figura di poetessa, fattasi monaca dopo la morte del marito. Le sue poesie sono segnate dal dolore per la morte anche di sua figlia. Sempre pronta a trasferire in haiku le esperienze personali con un distacco più o meno accentuato. Domina sempre la sensibilità femminile che si esprime in tutta la sua forza e in tutta la sua bellezza, nella consapevolezza delle sue capacità.
Fu dimenticata a lungo. Nelle sue composizioni si trovano spesso degli spunti buddhisti.
Qui ci racconta di una fanciulla che si trova circondata da nuvole di farfalle. Pare che lei stessa si faccia farfalla in mezzo alle farfalle. Nel Mondo esistono luoghi in cui questi insetti sono numerosissimi. La sensazione che prova la ragazza descritta dalla poetessa è stata vissuta da chi scrive, nell'isola di Zanzibar. Lo Zanzibar Butterfly Center alleva e protegge centinaia di esemplari vivi di specie autoctone. E' interessantissimo osservare le fasi dell'alimentazione e del volo dei Lepidotteri. Il loro volo è spezzato, imprevedibile, la sospensione nell'aria ha un che di magico, impalpabile. Si posano sui visitatori senza timore, le fotografie che si scattano sono di rara bellezza. La poetessa ce lo ha ricordato.
GOODMORNING POESIA ORE 8
a cura di Pietro Tartamella
GETSEMANI
a cura di Pietro Tartamella
GETSEMANI
Rimani con me perché il giorno declina.
Oh amore, il sole corre tutti i sentieri del giorno,
come un giovane uomo frettoloso e superbo.
- Vedi come muta la luce? -
Il chiarore spavaldo del mezzoggiorno
si intenerisce, e un'ombra sottile,
un velo appena, si acquatta agli angoli
quieti dell'ora più vecchia.
Lo so che sei vivace come le piogge
di questa stagione e che ti piace la fresca
allegria del mattino, mentre io non so far altro
che amarti (e uno stupore riempie per questo
i miei giorni).
Sei così. imprevedibile che non puoi
non essere fatta per l'alba.
Ma rimani con me, vuoi? questa sera.
oh, questa sera soltanto. ti prego. ché l'ombra
s'è fatta insolente e prende
pian piano possesso del giorno.
Allo stesso modo viene la morte, sorella
dei giorni passati, la morte
che non è tenera con gli amanti
perché non sa nulla dell'amore.
Ti prego, rimani con me questa sera,
ché la tua vita infinitamente mi è cara.
(Antonio Zago)
ERBA MANENT
di erbe, frutti e piante
a cura di Antonella Filippi
IL CRESPINO
di erbe, frutti e piante
a cura di Antonella Filippi
IL CRESPINO
Il Crespino (Berberis vulgaris, famiglia delle Berberidaceae), detto anche Spina Cristi o Spina Santa, è originario di Europa e Asia settentrionale e si è con il tempo naturalizzato anche nell'America settentrionale.
Usato già 2500 anni fa dagli Egizi contro le pestilenze, è un arbusto molto spinoso, fortemente ramificato, eretto, alto fino a due-tre metri. Le foglie, che cadono in autunno-inverno, sono composte, ellissoidali; sono alterne sui rami lunghi oppure riunite in fascetti su rami molto corti, alla base di ognuno dei quali è presente una spina composta da tre a sette aculei pungenti.
I fiori si raccolgono in grappoli gialli, densi e pendenti; i frutti, commestibili, sono bacche scarlatte, oblunghe, ognuna contenente due-tre semi.
A maturazione, in estate a luglio, i frutti hanno un sapore asprigno e non sono molto buoni. Dopo le prime gelate, in autunno-inverno, i frutti si addolciscono e possono venire usati per preparare marmellate, confetture e sciroppi dal sapore forte e gradevole. In ogni caso di solito i frutti non si consumano allo stato fresco. Sono molto ricchi di acido malico (cui si deve il sapore acido) e di vitamina C. Si consiglia cautela nel raccogliere le bacche, a causa delle lunghe spine.
In altre tradizioni culinarie, per es. quella russa e soprattutto l'iraniana, i frutti vengono utilizzati spesso per bevande e succhi, ma anche per piatti di carne.
Della pianta si usa la corteccia essiccata, raccolta in autunno-inverno, i cui principi attivi principali sono alcaloidi isochinolinici, principalmente berberina e magnoflorina.
La corteccia essiccata del Crespino si usa grezza, o sotto forma di estratti secchi, fluidi e tinture, da conservare in un flacone ermeticamente chiuso, lontano da fonti di luce o calore.
Il Crespino ha un'ottima attività antibatterica, confermata dagli studi scientifici.
Alla luce di altri studi relativi al suo impiego nel trattamento della diarrea, si è visto che è efficace nella dissenteria indotta da batteri, non solo per l'azione antimicrobica, ma anche per la capacità di rallentare la motilità intestinale.
La berberina ha attività antibatterica efficace anche in altri casi di infezione che riguardano le palpebre, la congiuntiva e le vie urinarie, oltre che nelle infezioni recidivanti da Candida albicans. Ha proprietà ipoglicemizzanti e ipocolesterolemizzanti, colagoghe, epatoregolatrici.
E' molto efficace anche nella leishmaniosi cutanea, per trattare le lesioni, varianti da noduli a ulcerazioni, che possono persistere per mesi o anche anni e lasciare esiti cicatriziali.
Un'altra azione dello stesso principio attivo è quella di stimolazione della risposta immunitaria con un'attivazione dei macrofagi, i globuli bianchi che fagocitano i microbi nocivi.
Il Crespino possiede anche altre proprietà, da quella antinfiammatoria a quella di protezione dall'aritmia cardiaca e dall'arresto cardiaco, oltre che di contrasto dell'ipertensione arteriosa.
Ha inoltre un effetto di stimolazione delle contrazioni uterine durante il parto, motivo per cui deve essere evitato in gravidanza.
Per il contenuto di alcaloidi, non va usato durante l'allattamento o somministrato ai bambini.
E' opportuno non superare le dosi medie indicate: la berberina può causare depressione respiratoria e cardiaca. Al contrario, l'uso delle foglie e del frutto non procura problemi.
E' bene evitare l'utilizzo di crespino in caso di insufficienza cardiorespiratoria e di ipersensibilità verso i principi attivi.
Decotto di radice di Crespino: mettere un cucchiaino di corteccia di radice finemente sminuzzata in 150 ml di acqua bollente, poi fare bollire per 20-30 minuti e successivamente filtrare; prenderne una-due tazze al giorno.
Sciroppo di bacche di Crespino: mettere 500 grammi di bacche mature in acqua per farle ammorbidire, togliere i semi, frullarle e unire un po' di miele; fare cuocere fino a quando il liquido si addensa, lasciare raffreddare e conservare in frigorifero in una bottiglia di vetro scuro.
Il Crespino si può usare anche per gargarismi e frizioni alle gengive, per contrastare la piorrea: si consiglia di utilizzare il decotto della corteccia e radice al 5-8%.
Una curiosità: nel Medioevo si usava erroneamente il Crespino come cura contro il tifo: la credenza che potesse combattere questa malattia era data dal fatto che è in grado di abbassare la temperatura corporea e dare un momentaneo sollievo, senza però intaccare la vera causa della malattia.
ORTOLÌNEACM
Accentazione Ortoèpica Lineare
a cura di Fiorènza Alineri
PRÈNDILÙNA
di Stéfano Bènni
Accentazione Ortoèpica Lineare
a cura di Fiorènza Alineri
PRÈNDILÙNA
di Stéfano Bènni
La vècchia guardava la luna, e vicevèrsa. Èra seduta nella veranda, e le sembrò che l'astro puntasse un raggio splendènte sul prato, come per illuminare un palcoscènico. Sentì un crepitìo, sìmile a quello degli stecchi che brùciano nel fuòco. Pòi un tic tac. Le ricordava qualcòsa. Ècco. Il crepitare èrano archi o zampette che si accordàvano. Il ticchettìo èra il bàttere della bacchetta sullo spartito. Il direttore di orchèstra avvertiva i musicisti che èra ora di esibirsi. E infatti, un istante dopo, scoppiò un corcèrto di grilli entusiasti. Cantàvano come se festeggiàssero qualcòsa. Forse un compleanno. E per un grillo un compleanno è una còsa sèria, perché vive un anno solo. Dal profondo del buio risuonò il vèrso di un uccèllo notturno. Né lamento né gioia: un canto filosòfico, un dubbio, una domanda.
Cascina Macondo - Associazione di Promozione Sociale
Arti e Culture Associate
Borgata Madònna della Róvere, 4 - 10020 Riva Prèsso Chièri (TO)
tel. 0039 - 011 94 68 397 - cell. 0039 - 328 42 62 517
info@cascinamacondo.com - www.cascinamacondo.com
"Lèggere è bèllo come scrìvere, viaggiare, fare l'amore" (Pietro Tartamella)
partita iva e còdice fiscale per donare il 5 x 1000: 06598300017
codice IBAN: IT73Y0306909606100000013268
per donazioni liberali e contributi sostenitori
dona il 5 x 1000 della tua dichiarazione dei redditi, non costa nulla,
e il veliero di Macondo avanza nel mare di un altro miglio
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ALTRE NEWS
piove là fuori
qui dentro spruzzi in faccia
falena nel thè
haiku di Dinorah Atlante
qui dentro spruzzi in faccia
falena nel thè
haiku di Dinorah Atlante
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TORINO NEL CUORE
racconti sul filo della memoria 2008-2019
di Alessandro Novellini
edizione Achille e la Tartaruga
ISBN 978-88-96558-97-3 - pagg. 160 - costo euro 10,00
racconti sul filo della memoria 2008-2019
di Alessandro Novellini
edizione Achille e la Tartaruga
ISBN 978-88-96558-97-3 - pagg. 160 - costo euro 10,00
I racconti autobiografici di questa raccolta, curata dalla vedova Grazia Valente, editi postumi, sono stati pubblicati sull'inserto de La Stampa "Torino Sette", nella rubrica "Sul filo della memoria" diretta da Renato Scagliola.
I temi e i personaggi dei racconti sono tra i più vari: la mappa dei tram cittadini, ad esempio, con le sue trasformazioni nel corso degli anni; le portinaie dei vecchi caseggiati, vere bodyguard condominiali; e poi gli operai specializzati (il "giusteur" con morsa e lima); e le strade di Torino, con i nomi legati a personaggi e vicende storiche quasi dimenticati; e poi la Torino dei bombardamenti della seconda guerra mondiale; e della normalità. E molto altro, la memoria inesauribile di Novellini ci restituisce momenti di vita torinese del passato, anche il più remoto; ma l'amore per la sua città gli fa registrare, spesso con rimpianto, anche i mutamenti che Torino sta vivendo.
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