Carissimo/a,
all'inizio di un nuovo anno e del Tempo Ordinario, che - attraverso la liturgia - orienta i nostri passi nel cammino quotidiano, ti raggiungo con un altro "pensiero"...per mantenere il filo della condivisione e comunione.
Mi ha aiutato a "generarlo" l'isolamento che sto vivendo (oltre la quarantena della nostra Comunità, causa covid), dopo che sono risultato positivo al 2° tampone "di verifica" ... chi ci capisce, è bravo! 😕
Ma appunto questo mi offre l'occasione di un tempo rallentato e insolito, "altro", in cui stare...e provare a viverlo positivamente! 😉
Ti ricordo con affetto e sono vicino anche "a distanza", sempre uniti nella preghiera.
E la pace sia con te,
P.S. Come in precedenza, il "pensiero" è stato rivolto anzitutto ai membri della Milizia dell'Immacolata in Regione; ho stralciato le parti più specifiche… e ugualmente vi sono riferimenti particolari inerenti.
Domenica 10 gennaio 2021
Sorelle e fratelli carissimi,
il Signore vi dia pace!
Vi raggiungo con queste parole all’inizio di un nuovo anno solare, con il saluto di pace del Cristo risorto e vivo in mezzo a noi. Vi scrivo desiderando che siate raggiunti dal dono della pace, quella pace che abbiamo celebrato nella solennità della Madre di Dio, il 1° gennaio, non a caso Giornata mondiale della pace.
Vi annuncio la pace che Gesù, il Figlio di Dio, ha portato in terra prendendo la nostra carne e condividendo la condizione umana fino alla morte e alla morte di croce; da lì, dall’alto della sua croce, morendo ha effuso lo Spirito, che infonde la pace nei nostri cuori: Lui, Cristo, presente e operante per lo Spirito Santo, è la nostra pace! Questa pace hanno ricevuto e portato i Fratelli e le Sorelle che riconosciamo e veneriamo come santi, nella e attraverso la loro vita. E proprio in questa luce compiamo quel gesto semplice e ricco di fede – all’inizio di ogni nuovo anno – della “estrazione dei Santi protettori”; anche quest’anno, in diversi Gruppi, si è voluta rinnovare tale tradizione ed espressione della nostra fede, in famiglia o “a distanza”, secondo le diverse possibilità. Cogliamo questa occasione come opportunità di grazia e provvidenza del Signore, e magari pensiamo a come concretizzarla se ancora non è stato fatto.
La pace incarnata dal Cristo e testimoniata dai Santi ci accompagna e custodisce nel cammino della vita, nel pellegrinaggio della fede. Una pace che non è assenza di conflitti, problemi, malattie, sofferenze e morte; che non è sperare di “non prendere il virus”, di trovare il vaccino garantito o la cura giusta, pur essendo comprensibile e umano desiderarlo… Ma è quella pace che – anche quando non si realizzassero queste “speranze terrene” – rimane salda e sicura perché fondata sull’amore di Dio, che nel dono del suo Figlio resta con noi e in noi proprio dentro la prova, il dolore, la morte. Tutte le situazioni ed esperienze di fatica e di angoscia – insieme a quelle di serenità e di gioia – fanno parte della normalità della vita, non sono un “fuori programma” (ma ci stanno “dentro”!) e nemmeno un “incidente di percorso”… Il paradiso terrestre l’abbiamo lasciato alle nostre spalle al “tempo delle origini”, e da lì siamo usciti per intraprendere e percorrere – senza nostalgie o rimpianti – l’avventura dell’esistenza umana, che nella fede e nella speranza ci conduce ed introduce nel paradiso celeste, la nostra vera dimora e città eterna, dove è la pienezza della pace e dell’amore. In tale ottica e prospettiva, il nuovo anno sarà veramente “buono” non tanto in base a quel che capiterà di lieto o triste, ma se - in ogni circostanza di tristezza o di letizia - la bontà, tenerezza e consolazione di Dio sarà presente nel nostro cuore per la fiducia riposta in Lui. Potremmo e vogliamo trasformare il solito saluto: “anno nuovo, vita nuova” in anno nuovo, vita vera… quella di Cristo in noi!
E per vivere in verità il cammino di fede c’è bisogno di nutrimento, di accompagnamento, di formazione. Abbiamo il pane quotidiano della Parola di Dio e dell’Eucaristia, specie la Domenica, giorno del Signore. Abbiamo la compagnia dei Santi, specie quelli ricevuti in sorte, come dono dall’alto. Abbiamo fratelli e sorelle che condividono il medesimo cammino, con cui poter scambiare i passaggi e momenti importanti o difficili; abbiamo i frati e sacerdoti, nostri “assistenti spirituali”, disponibili ad ascoltare e consigliare (non temiamo di disturbare!). Abbiamo iniziative ed eventi di formazione, proposti dalle nostre ed altre realtà; anche se ora non è possibile ritrovarci insieme fisicamente, vi sono “appuntamenti” preparati e offerti per noi, a cui possiamo partecipare muovendo solo un dito…
Non mancano dunque le opportunità per essere nutriti e formati, cogliamole e accogliamole come eventi di grazia che il Signore ha preparato ed offre per noi in questo nuovo Anno.
Per l’intercessione della B.V. Immacolata, di s. Massimiliano e di tutti i nostri Santi vi abbraccio e saluto con la benedizione proveniente dalla Scrittura e dalla Liturgia, ripresa da Francesco d’Assisi come augurio personale per i suoi frati e per ogni fratello e sorella incontrati lungo il cammino.
Il Signore ti benedica e ti custodisca.
Mostri a te il suo volto e abbia misericordia di te.
Rivolga il suo volto verso di te e ti dia pace.
Il Signore bene T dica te.
fra’ Paolo M Barani
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