Autore: Valerio Ragazzini
Genere: Racconti
Editore: Fara
Genere: Racconti
Editore: Fara
Quando gli scienziati trovano finalmente il modo di mandare un proprio simile a esplorare i fondali marini, a nessuno passa nemmeno per l’anticamera del cervello di poter ridere di loro. Fior di scrittori si sprecano tra coloro i quali fantasticano sulle vicende rocambolesche e fascinose dei palombari, in lotta con le orribili creature degli abissi. Ma Giovanni è un palombaro, e non vive certo in un romanzo d’avventura… Gli amici di Vincenzo non sanno più a che santo votarsi per fare in modo che lui finalmente metta il naso fuori da casa. Anche perché non si tratta affatto di un uomo odioso, di un ruvido vecchio imbalsamato nella sua antica dimora, di un paranoico: è del tutto normale. La sua esistenza però sembra affondare lentamente in un’invisibile palude… Deve trascorrere un po’ di tempo prima che Davide cominci ad accorgersi di certe, come definirle… discrepanze, ecco. Quel che più di tutto lo ossessiona, e in effetti può sembrare strano, perché ha sedici anni, è il tempo, lo scorrere ineluttabile delle lancette…
Opera prima classificata al concorso Faraexcelsior, quella di Ragazzini, di Faenza, fra i fondatori di un’associazione culturale di carattere locale molto avviata, e inoltre curatore di molte pubblicazioni e collaboratore di svariate riviste, sulle cui colonne approfondisce per lo più tematiche di carattere storico-artistico. È una raccolta di racconti icastici e riusciti sin dal titolo, davvero destabilizzante. Perché in effetti lo sguardo sul mondo, e su come lo stiamo rovinando, al di là dei proclami e delle belle parole, sulle sue stranezze, sui suoi connotati senza dubbio assurdi e sovente incomprensibili, non può certo non essere disilluso: Ragazzini non parla di grandi imprese, narra di una quotidianità disseminata di piccole cose di pessimo gusto, in cui si manifesta in tutta la sua evidenza il fatto che l’essere umano, che pure in teoria è la più evoluta di tutte le creature, in realtà spesso e volentieri è alienato anche a sé stesso, ha perso il senso delle priorità, non ha più fantasia, si accontenta di miserie materiali insignificanti, restando una grande ed eterna promessa non mantenuta.
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