Enrosadira: fenomeno tipico del paesaggio delle Dolomiti per il quale le superfici rocciose delle montagne si tingono di rosso al momento del tramonto.
È proprio così che Filippo Amadei intitola il suo racconto, composto da XVII brevi ma coinvolgenti capitoli, in cui fornisce un assaggio delle suggestive descrizioni paesaggistiche che accompagneranno tutta la storia con una scrittura chiara e suggestiva.
La vicenda che ci riporta l'autore è in realtà molto semplice: due amici, Claudio e Marco, decidono di trascorrere un weekend insieme in montagna, allontanandosi finalmente dalla loro caotica realtà.
Filippo
ci immerge completamente in un dolcissimo paesaggio ovattato dalla
neve, in cui non solo i protagonisti, ma pure il lettore può estraniarsi
dalla quotidianità e immaginare di essere anche lui in un caldo rifugio
a guardare le montagne tingersi di rosso.
Così
scopriamo che non c’è nulla di più appagante che sentirsi parte di una
natura tanto bella, e della “consapevolezza di essere vivo e poterne
godere”.
Claudio, il protagonista, ha quindi finalmente tempo e modo di riflettere sulla sua vita con una prospettiva diversa e più distante.
Occorre infatti fare un passo indietro dalla nostra solita posizione per capire ciò di cui abbiamo effettivamente bisogno; è in questo modo che riusciamo a raschiare via dalle nostre vite tutta quella patina di superficialità che erroneamente consideriamo importante e che nasconde la più intima essenza di ognuno di noi.
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