recensione di Celeste Babboni
“Noi donne ci siamo, per così dire, emancipate, abbiamo conquistato la possibilità di scegliere nel lavoro, nell’amore, nella vita. Ma a che prezzo? Siamo davvero più felici? E soprattutto, rendiamo davvero più felici le persone che ci sono affidate? Non è che per caso femminismo, rivoluzione sessuale e battaglie per la parità hanno finito per lasciarci più sole e tristi?”
Costanza
Miriano nel febbraio 2016 pubblica il suo quarto libro: Quando eravamofemmine, lo straordinario potere delle donne.
Il
titolo, alquanto provocatorio, ci presenta in maniera molto efficace il contenuto di questo saggio, saggio nel quale l’autrice espone coraggiosamente le sue
opinioni (decisamente anticonformiste per i nostri tempi).
Costanza,
usando una scrittura continuamente ironica e frizzante, non smette mai di far
valere i suoi ideali e di porci domande incalzanti e che fanno effettivamente
riflettere: il femminismo e la parità tra i sessi hanno davvero portato nuovi
diritti alle donne o ne hanno negati ancora di più?
“Dobbiamo
liberarci dagli schemi e capire quale privilegio sia l’essere femmine,
destinate dalla natura ad accogliere la vita, chinandoci su di lei in
qualsiasi forma si presenti alla nostra porta.”; questa è la risposta di
Costanza e l’idea che riecheggia senza alcuna esitazione in tutto il libro.
Le critiche
Costanza
quando scrive è consapevole che le tematiche di cui si occupa non possono passare inosservate e non essere sottoposte a severi giudizi.
Definita
la “cattolica più pericolosa del mondo” dal Catholic Herald l’autrice è tutt’ora un grande argomento di
discussione e dibattito a livello internazionale.
Pertanto
le femministe di tutto il mondo, considerando Costanza come una grave minaccia
per i diritti a cui sono legate e che stanno ancora cercando di ottenere, hanno
aperto una vera e propria guerra sui social articolata da provocazioni ed aspre
critiche nei suoi confronti.
Nonostante
ciò, l’autrice non ha mai dato loro la soddisfazione di scoraggiarsi o tirarsi
indietro e ha sempre continuato con estrema fermezza a sostenere i suoi ideali, tanto tradizionalisti quanto innovativi e rivoluzionari.
Il
suo intento non è quello di negare alle donne i diritti che si meritano e che
giustamente reclamano, ma anzi di conquistarne dei nuovi, diversi da quelli
maschili e adatti al mondo femminile: “Una donna che chiede gli stessi diritti
degli uomini manca di ambizione e
fantasia. Lo dico sempre. Voi dovete chiedere diritti diversi da quelli degli
uomini, perché siete diverse, e potete dare un contributo diverso e imprescindibile
alla società, anche fuori dalla famiglia, ma dovete pretendere di farlo coi
vostri modi e i vostri tempi.”
Costanza Miriano
Nasce
nel 1970, laureata in Lettere Classiche all’Università di Perugia si dedica poi
al giornalismo lavorando per il Tg3. La
sua carriera da scrittrice si può dire essere iniziata nel 2011 quando pubblica
il suo primo libro: Sposati e sii sottomessa.
Il
suo immediato e inaspettato successo e scalpore la porta a continuare in questa
direzione con Sposati e muori per lei nel 2012, Obbedire è meglio nel
2014 e infine Quando eravamo femmine nel 2016.
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