lunedì 9 aprile 2018

Scoprire Montefusco, antico capoluogo del Principato Ultra


Emilia Dente: Terra mia, Youcanprint Self-Publishing, Tricase (LE), 2018 

recensione di Vincenzo D'Alessio




Emilia Dente, nata in Svizzera, rientrata giovanissima in Italia ha sempre custodito una profonda passione per la città di Montefusco(AV), luogo d’origine dei genitori.
Scrittrice e poetessa ha realizzato nel corso degli anni manifestazioni culturali di livello nazionale, tese a valorizzare la città dove vive, accogliendo poeti, scrittori, musicisti ed editori: tra questi Alessandro Ramberti fondatore della Casa Editrice Fara di Rimini, che l’ha scelta a far parte delle Giurie dei Premi Letterari banditi annualmente dalla Casa Editrice Fara.
Dopo la laurea si è prodigata con diversi incontri nelle scuole statali della città per riportare all’antico splendore i monumenti cittadini: pregevoli per la lunga storia di protagonista avuta quale “Capoluogo del Principato Ultra.”
L’opuscolo che ha realizzato a proprie spese reca il titolo: Terra mia (Youcanprint,2018) ed ha come sottotitolo: “Gli itinerari, i monumenti e i tesori nascosti, la Storia e le storie di Montefusco, antico capoluogo del Principato Ultra”. Settanta pagine, riccamente corredate da foto a colori, invitano il lettore a percorrere, attraverso nove itinerari, la bellissima storia dell’antico capoluogo a partire dalle origini normanno/sveve fino alle soglie del XXI secolo:

1° In cammino con il notaio Raguccio
2° I misteri dell’antico Carcere 
3° Sui sentieri di Dio 
4° La via delle croci 
5° Sul filo della memoria 
6° L’Arte perduta 
7° All’ombra delle storia 
8° Sulle orme di San Pio 
9° Verde natura

Un racconto avvincente che svela segreti celati per secoli accompagnano il visitatore lungo un percorso intriso di potentati, alternatisi sul territorio, di tradizioni che la popolazione locale ha conservato nei manufatti: in primis l’Arte del Tombolo (attiva anche oggi), poi le Arti perdute dei ceramisti e faenzari (arte di trattare i manufatti ceramici con diverse tecniche di lavorazione): ci sono luoghi abitati dove la quiete è figlia del grande passato.
Più d’ogni altro monumento spicca il “carcere borbonico”, ricavato nei sotterranei dell’antico castello svevo, protagonista dei dolorosi moti per l’Unità d’Italia quale Bagno Penale di prima classe, dove nel 1852 furono deportati uomini eccellenti quali Carlo POERIO, già Ministro dell’Istruzione del Regno Borbonico, e Michele PIRONTI, giurista e politico.
Emilia Dente, nel corso degli anni ha svolto con professionalità e passione il ruolo di guida al Carcere Borbonico (Monumento Nazionale), sua la brochure (v. immagine qui sotto) sul sito realizzata negli anni Novanta, accogliendo studiosi e turisti provenienti da gran parte d’Italia in visita all’importante sito, ha allestito anche una mostra permanente di documenti sull’Arte del Tombolo e animato dibattiti. 


L’opuscolo non è un vademecum da conservare nello scaffale, bensì una valida guida turistica del grande patrimonio monumentale, storico e di tradizioni da utilizzare mentre si è in giro per la città. Uno “spiraglio di luce”, come scrive l’Autrice nell’introduzione, che attraversa le vetrate antiche della cittadella altomedioevale di Montefusco risvegliandola.
Nell’introduzione Emilia Dente descrive al lettore le energie che hanno mosso la sua passione nel realizzare questo opuscolo: “(…) vuole essere questo mio modesto lavoro, il respiro faticoso e libero di chi, soffocata dal silenzio, in silenzio non vuole restare e vuole condividere la bellezza di una terra – la mia terra–scrigno di storia e cultura.”
Di fronte a questa dichiarazione non possiamo che crederle poiché ha scelto come suo fiore prediletto “il tarassaco”: tenace e dorato che si nutre di sole.

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