lunedì 3 aprile 2017

"Maison Rouge" e il sogno parigino di Pasquale Capraro

Il libro che vogliamo presentarvi oggi è davvero molto particolare: più che di una lettura si tratterà infatti di un vero e proprio viaggio... Un viaggio indietro nel tempo!





Pasquale Capraro
Astro Edizioni, collana E-sordisco
Ebook
1,99 €


TRAMA

Nella Parigi di fine Ottocento, in pieno clima bohémien, Amélie, una ragazza di campagna, giunge in città dopo essere stata notata da Madame Claire, durante una permanenza in Provenza.

Colpita dalla sua avvenenza, la donna le propone di trasferirsi a Parigi come domestica. Lì la giovane scopre che la signora è anche tenutaria della “Maison Rouge”, un bordello di lusso. Nel giorno del suo diciottesimo compleanno, la maîtresse Madame Claire la introduce nella maison e la fanciulla conosce Gilbert, un affascinante borghese. Tra i due nasce l’amore, ma le convenzioni sociali del tempo e la differenza di ceto impediscono agli innamorati di vivere la loro storia. Il destino da cortigiana di Amélie l’attende…


RECENSIONE

Per il lettore che ama sognare, “Maison Rouge” di Pasquale Capraro è come un incantesimo: le parole scorrono davanti agli occhi del lettore, le pagine si susseguono dando forma a volti e situazioni… Ed eccoci in una stradina della Parigi di fine Ottocento all’imbrunire, mentre una comune giornata di dicembre giunge al termine; dame e gentiluomini ci passeggiano accanto, le carrozze si fanno largo tra la folla e trottano via. Cappellini, guanti, ventagli onnipresenti nonostante l’aria frizzante della sera, ventagli colorati dietro cui le signore nascondono risate vezzose.
E poi le case di piacere, luoghi terreni eppure così lontani dalla realtà, dove si recitano commedie che non durano più di qualche ora e vanno in fumo una volta varcata la soglia; i pizzi, il velluto cremisi, il rossetto sbavato, i seni stretti negli abiti più bizzarri. Ma anche la consapevolezza delle banali ragioni economiche celate dietro allo spettacolo, e del ridicolo bisogno della carne che pur di essere soddisfatto si appresta a servire tali ragioni economiche.
E Montmartre, il tempio della triste arte di chi muore di fame per inseguire un sogno: clochard, modelli e modelle che si mettono in mostra e tanto talento sprecato, non visto, riversato a fiumi su tele che mai nessuno guarderà.
Perché camminando tra i poeti e i perditempo, caro lettore, potresti sentir parlare di un certo Nadar, un fotografo piuttosto in gamba che ha da poco esposto le proprie opere in uno studio in Boulevard des Capucines; oppure di quello strano Edgar Degas, devoto pittore di ballerine e donne che fanno il bagno. E ovviamente tutti chiacchierano dell’attrazione che illumina le nottate brave della parte di popolazione più agiata: un locale alla moda, dove le danzatrici mostrano la biancheria intima sollevandosi le gonne.
(“Andrete al Moulin Rouge stasera, monsieur?”)
E se presterai attenzione potrà persino capitarti di scorgere tra la gente una ragazza vestita di bianco al braccio di un giovanotto: osservali di nascosto mentre incedono piano su Pont Alexandre e siedono su una panchina, restando in silenzio. Sono loro, Amélie e Gilbert, i protagonisti di questa storia.
Una storia di giovinezza, sogni infranti e amori, di scelte logoranti quando inevitabili: perché se all’inizio del racconto sia Gilbert che Amélie godono di una sorta molto particolare di verginità (quella di chi non si è mai trovato con le spalle al muro, esposto alla cattiveria del mondo), in un lampo i due si vedono costretti a scendere a compromessi con la vita; un compromesso che a volte costringe un innamorato a partire, e altre induce una povera creatura a elemosinare protezione alle porte di personaggi sgradevoli.
Ma adesso non sai nulla di tutto ciò, perché ti perdi a contemplare le vie di Parigi nel momento in cui il rumore dei passi delle persone si fa più rado, e nelle case si accendono già i primi lumi. Abbandoni i due amanti al loro colloquio sommesso, sai che il tuo rintocco sta per suonare per riportarti al presente.
Le parole dell’autore sono ancora lì, proprio dove le avevi lasciate; sei sicuro che il nuovo capitolo ti condurrà in un altro viaggio fantastico e malinconico, al quale non potrai sottrarti.
Perché con questo romanzo, ormai l’hai capito, la voce di Pasquale Capraro riesce davvero a farti volare lontano.   

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