Dopo Oscuramente, Gianluca Giusti continua il suo viaggio nel cervello
con La mente non oscura.
Questa volta
esamina il pensiero: dove risiede? Perché pensiamo? Come funziona il pensiero?
Tutte queste domande trovano risposta grazie a una vera e propria ‘anatomia del
pensiero’, come l’autore la definisce.
Ma non tutto il saggio è sul
pensiero. Infatti, Giusti continua spiegandoci la differenza tra l’emisfero
sinistro e quello destro e sfatando i vari miti a essi collegati. Dopodiché
passa all’ipnosi regressiva e alla persuasione, per finire poi con le memorie
fenomenali e con la relazione tra fisica quantistica e poteri mentali.
Perché sì, anche qui Giusti si
scaglia in maniera appassionata contro i cosiddetti Venditori di Ghiaccio agli
Eschimesi, ovvero contro coloro che si guadagnano da vivere ingannando la
gente. L’anatomia del cervello è infatti una materia che non si studia a scuola
e che pochi appassionati approfondiscono per conto proprio, spesso tra l’altro
bloccati dalla difficoltà del linguaggio scientifico presente nei ‘libroni’ in
cui si imbattono.
Ora non fraintendetemi: questo
saggio di Giusti è scientifico, ma è anche divulgativo, ovvero è scritto con un
linguaggio comprensibile anche a chi – come me – non ha studi scientifici alle
spalle. Questo è possibile perché Giusti lavora da ventisei anni come
informatore scientifico e oggi svolge la sua attività nel settore
dell’oncoematologia (branca della medicina che si occupa dei tumori del sangue
e degli organi che lo producono).
Insomma, è un professionista del
settore e proprio per questo, essendo anche uno scrittore, si rivela in grado
di spiegare concetti scientifici complicati, quali sono le norme che regolano
il nostro cervello, con un linguaggio chiaro e semplice. Inoltre calibra bene
anche le interruzioni, ovvero i momenti in cui, dopo averci ‘riempito’ di
nozioni, ci fa distendere con un aneddoto o interviene in prima persona nella
narrazione.
Ed è forse per questo motivo che
Giusti ha indetto una sorta di crociata: sfatare tutti i miti che possono
essere sfruttati per ingannare la gente. Mosso da un’etica e da un desiderio di
giustizia ammirevoli, mette in guardia la gente e lo fa nel miglior modo
possibile: spiegando con metodo tutti i motivi per cui questi miti sono stati
oggi superati.
Perché, si sa, il miglior modo per
sconfiggere il pregiudizio e le credenze popolari è l’informazione, la cultura.
E Giusti prova a farlo con cognizione di causa.
Recensione a cura di Olimpia Petruzzella
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