martedì 22 luglio 2014

Con Cartoon Club si fa spazio il fumetto religioso

Un profugo africano arriva in Italia col miraggio del pallone e dopo tante vicissitudini riesce a salvarsi grazie alla Bibbia: è la trama di ''Sogni. Liberamente tratto da una storia vera''. È questa l'opera vincitrice dell'edizione 2014 del Premio ''Fede a Strisce''. Menzione speciale per un manga: protagonisti Gesù e Buddha visti come due ragazzotti che insieme cercano di sbarcare il lunario
Alessandra Leardini


Il viaggio del dramma e della speranza di un migrante africano che riesce a trovare la sua salvezza tra le pagine della Bibbia. Due mondi e culture a prima vista opposte, come il cristianesimo occidentale e la filosofia orientale, che trovano il loro punto di incontro nell’amicizia tra un Gesù e un Buddha giovani, pronti a vivere sotto lo stesso tetto e a sbarcare insieme il lunario. Sono solo due esempi di storie, ai confini tra il gioco quasi irriverente e il sacro, tra finzione e realtà, che nell’ultimo anno hanno trovato posto tra vignette e balloons. Perché anche attraverso un linguaggio solo apparentemente profano come il fumetto, uno stile ironico e umoristico e un punto di vista alternativo e laico, è possibile raccontare il Vangelo “con rigore e competenza” e far riflettere il lettore “fino ad aprirlo al gran senso della vita”.
Un genere letterario. Secondo padre Stefano Gorla, direttore dell’area periodici ragazzi San Paolo, un bell’esempio di come questo genere letterario possa comunicare con efficacia contenuti sacri e religiosi, è rappresentato da “Sogni. Liberamente tratto da una storia vera”, fumetto pubblicato dal mensile comboniano Il Piccolo Missionario (giugno 2014) firmato a quattro mani da Pablo Sartori e Danilo Grossi. È questa l’opera vincitrice dell’edizione 2014 del Premio “Fede a Strisce”, concorso unico nel suo genere in Italia patrocinato dalla Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici) le cui premiazioni si sono svolte sabato 19 luglio a Rimini nell’ambito del Festival internazionale del fumetto e del cinema d’animazione Cartoon Club. “Una storia interessante che mette insieme realtà e finzione” afferma padre Gorla. “Non siamo ancora ai livelli del giornalismo grafico, ma si riesce a raccontare il dramma e la speranza dell’immigrazione con un linguaggio e una dimensione congeniali per il mondo dell’infanzia”. Un profugo africano arriva in Italia con il miraggio del pallone e dopo tante vicissitudini riesce a salvarsi nientemeno che grazie alla Bibbia. Più irriverente, ma solo ad un primo sguardo, è Saint Young Man di Nakamura Hikaru (J-Pop), che si è aggiudicato una menzione speciale dalla giuria presieduta oltre che da Gorla, dal teologo Brunetto Salvarani, da Paolo Guiducci, caporedattore del settimanale cattolico di Rimini Il Ponte e direttore della rivista Fumo di China, e dall’editore Alessandro Bottero. Si tratta in questo caso di un manga che ha come protagonisti Gesù e Buddha visti come due ragazzotti che insieme cercano di sbarcare il lunario. “Un’opera che tocca un tema che ritengo cruciale per il futuro del dialogo interreligioso” commenta Brunetto Salvarani. “Sembrava a prima vista un giochetto irriverente - aggiunge padre Gorla - e invece questo manga si afferma come uno sguardo interessante sulla religiosità dell’Oriente”.
Un autentico osservatorio. In dieci anni di premiazioni, il concorso riminese ha creato un osservatorio attento e prezioso sulla tradizione del fumetto religioso in Italia. “Ma per quanto il nostro lavoro possa essere attivo - prosegue Gorla - il mondo del fumetto, almeno nel nostro paese, risponde poco a questo genere”. La responsabilità è tanto degli autori quanto degli editori, perché “è vero che ci sono pochi spazi per il fumetto sacro in Italia, ma a mancare è soprattutto il coraggio” osserva il direttore dell’area ragazzi San Paolo. Il riferimento non è solo ai fumetti di contenuto espressamente religioso, ma soprattutto a quel filone, tutto da valorizzare in Italia, che al di là di un contenuto laico può rimandare con efficacia e profondità al gran Mistero della vita. Al contrario, all’estero “esistono molte opere coraggiose, anche graphic novel, con molta visibilità nelle librerie” osserva padre Gorla.
Una rete preziosa. Cartoon Club, come spiega Paolo Guiducci che è anche uno degli organizzatori, da sempre mette in rete le tante realtà che si interessano di questo particolare aspetto del fumetto, attraverso più iniziative: oltre al concorso “Fede a Strisce”, mostre, volumi e un archivio. Per questa edizione del Festival riminese del fumetto, si svolge al convento Santa Croce di Villa Verucchio fino al 27 luglio la mostra “San Francesco nei fumetti di tutto il mondo”, 40 tavole da Italia, Francia, Usa. E sempre per Cartoon Club, domenica 20 luglio è stato svelato il vincitore del XVIII Premio Fossati (in collaborazione con Fondazione Fossati, A.N.A.F.I., Centro Fumetto “Andrea Pazienza” e Anonima Fumetti) riservato alle migliori opere di saggistica e critica del fumetto. Si tratta di “Il Vittorioso. Storia di un settimanale illustrato per ragazzi 1937-1966” (Mulino) dello storico Ernesto Preziosi. Pesarese, classe 1955, direttore di numerose testate giornalistiche in passato e autore di diversi volumi di storia contemporanea, Preziosi ha ricoperto diversi incarichi ecclesiali ed è particolarmente attivo nel campo della formazione sociale e politica. Attualmente è parlamentare del Pd.



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Rimini, il 24 luglio "Fede a strisce. Fumetto cristiano"   versione testuale

La ricerca del Sacro, il senso del Mistero e le suggestioni della fede trovano spazio anche nel fumetto "che non si sottrae affatto alle espressioni più caratteristiche del sentimento religioso". Su queste basi a Rimini, nell'ambito di Cartoon Club, il festival da venticinque anni dedicato al cinema di animazione e al fumetto, è nato il premio "Fede a strisce. Fumetto cristiano", "riconoscimento unico nel suo genere in Italia", come spiega Paolo Guiducci, direttore del mensile "Fumo di China" e caporedattore del settimanale diocesano riminese "Il Ponte" e tra gli ideatori e giurati del concorso insieme al padre barnabita Stefano Gorla. Venerdì 24 luglio verrà proclamato il vincitore della quinta edizione "che con quindici opere in gara ha raggiunto il record di partecipanti", sottolinea ancora Guiducci. Tutto è nato nel 2000 quando gli organizzatori di Cartoon Club, da sempre attenti alla dimensione sacra del fumetto, hanno allestito una mostra sul tema. I lavori sono poi confluiti in un archivio permanente che, dice padre Gorla, "già produce i primi frutti ma può ancora svilupparsi molto, e meglio". "Quello tra sacro e fumetto - aggiunge Guiducci - è un abbinamento da sfruttare maggiormente nel nostro Paese, sia per l'impiego degli strumenti da mettere in campo sia per la qualità dei prodotti editoriali".

Fonte: SIR

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