Giambattista Bergamaschi
Tra
le righe
Ottobre 2013
issuu.com/grazzaniseonline.eu/docs/tra_le_righe?e=5125163/5177476
(ISSUU sfogliabile)
“Mode
d'employ”: consigli
d'autore
Raccomanderei senz'altro...
“La giusta prospettiva”
a qualche stordito latin lover d'accatto;
“Il tavolo della zia”
ai sempre più rari artigiani (veri!) superstiti;
“Il passante passò” a
qualche collega dal singolare “stile”;
“P.” alla tragica
silhouette fedelmente tratteggiata nel racconto;
“L’esistenza racchiusa
in un sarcofago” all'umanissima, affabile, anziana signora - forse
passata a miglior vita -, che mi affittò una stanza assai
confortevole durante i miei anni d'università;
“Olocausto delle vanità”
a chi inorridisce al solo pensiero della solitudine;
“Arlecchino e Colombina”
a tutti i romantici;
“Vecchia Roma”
all'amico Tony Hector Porzio;
“Bistrot bistrot!” ad
un'immaginifica stilista di via Panisperna;
“Sul Tevere” al
variopinto universo degli artisti;
“La timida” ad una
bizzarra e sfuggente figurina di tant'anni fa...
“Dolcetto spaventato” a
chi (in ogni famiglia ve n'è sempre) si picca di saper confezionare
manicaretti irresistibili;
“Ogni volta che scendeva
laggiù…” a chi ancor non capisce che ogni cosa è destinata a
passare;
“My favorite things”
al caro Angelo Maria Ricci (illustratore di tanti Diabolik);
“Un nuovo portone” al
nostro falegname (vero!);
“Una città da scoprire”
a tutti i “ciechi” di Porto Benedetto;
“Scarpe di gomma” al
povero babbo, che tanto ci manca;
“Sic transit gloria
mundi…” ai più imperterriti amici scrittori o musicisti o...
“Spirit of Summer” a
chi sa degustare sublimi concerti di bionde (birre) e toscanelli;
“Tutto per niente” a
chi ha infine gettato la spugna;
“Il Grande Complotto” a
coloro che, in Alto come in Basso, a Destra come a Sinistra, han
sempre lo stramaledetto viziaccio di trescare in segreto a danno
altrui;
“La piccola taiwanese”
a chi è incrollabilmente persuaso che una chitarra, per potersi dire
tale, debba costare almeno 20.000 euro;
“Una locanda in via della
stazione” a chi, guidando un'auto, non sa mai rinunciare al
narrativo fascino del paesaggio;
“Un chitarrista
autodidatta” a tutti i musicisti in crisi: anche per loro verrà il
momento in cui...
“La voce di Phil” ad un
amico perduto, laggiù...
“Umberto” ad un vero
amico (sempre laggiù);
“Diversamente abile” a
chi sa come si diventa adulti;
“I piani
dell’osservazione” agli sbandati sodali di tante disfatte “Reti
di storia” cui noi pure un dì appartenemmo;
“Inquilini diversi” ai
sognatori più visionari;
“Carnevale remoto” ai
laudatores temporis acti
(a volte, lo sono anch'io);
“Un piccolo sottomarino
blu” a chi si sente addosso una fottuta paura delle “acque
chete”,
“Fragranze d’antan” a
chi un dì saprà inventare essenze che sappian di nostalgia: ne
farei incetta;
“Una pala d’altare” a
chi sa vivere nel presente;
“Ad maiora”, come
“memento mori”, a chi so io;
“Nascere fessi” a chi
non si cala mai nei panni altrui;
“Occhi tristi e ostili”
a chi non ha mai donato un grazie o un complimento a nessuno;
“Come passare dal
Giappone al Carducci” a certi insegnanti un po' così...
“Ammessa” ad un caro
amico di Maiori;
“Sì... domani…” a
mia madre, per regalarle due candide risate, ricordando me bambino;
“Sail away away” ad una
smarrita collega della mitica “Radio 102 Popolare” di Porto
Benedetto...
Per contatti con l'autore:
030-7146578
https://plus.google.com/u/0/116322665770219684690/posts
Nessun commento:
Posta un commento