mercoledì 7 luglio 2010

Solennità di S. Benedetto a S. Miniato 11 lug


San Benedetto e il Re Totila - Affresco di Spinello Aretino (1387)
Firenze, Abbazia di San Miniato al Monte, Sagrestia della Basilica



11 Luglio 2010, ore 17.30: L'Arcivescovo di Firenze, mons. Giuseppe Betori,
celebra coi monaci di San Miniato al Monte
la Solennità di san Benedetto, padre dei monaci d'Occidente e patrono d'Europa

Domenica 11 Luglio 2010, accanto alla celebrazione della Pasqua della Settimana, i monaci e le monache di ogni dove avranno un motivo in più per esultare nelle loro lunghe liturgie. In quel giorno infatti, con la recente riforma del calendario dei Santi e delle Sante, ricorre la solenne festa di san Benedetto, padre del monachesimo latino e primo patrono del nostro continente. La comunità monastica di San Miniato al Monte avrà la possibilità di onorare il Santo autore della loro Regola in un modo davvero eccezionale: il nostro Arcivescovo, infatti, mons. Giuseppe Betori celebrerà per la prima volta l'Eucaristia nella Basilica di un'abbazia che da quasi mille anni, pur con temporanee interruzioni, ospita una testimonianza di vita benedettina. Alle ore 17.30 Sua Eccellenza presiederà i Vespri solenni cui seguirà la Santa Messa in onore di Colui al quale molto giustamente si assegna un ruolo determinante nella evangelizzazione d'Europa e nella promozione di una cultura della preghiera, dello studio e del lavoro centrate su quelle misure "giuste" dell'uomo che la Rivelazione di Gesù Cristo ci indica e ci suggerisce. La nostra piccola famiglia monastica non può non rallegrarsi della visita dell'amato Pastore della Chiesa fiorentina proprio in quella Basilica e in quel monastero voluti oltre 990 anni fa da un suo predecessore, il Vescovo Ildebrando. Questi, traslando le reliquie del primo martire della città, il principe armeno Miniato, in un tempio la cui bellezza in ogni istante avrebbe dovuto evocare a tutti i fiorentini lo splendore della Gerusalemme Celeste, saldava in modo mirabile l'antica memoria cristiana di Firenze con la speranza teologale che solo le linee prospettiche della Città futura sanno affidabilmente alimentare. I monaci di San Miniato, come tutte le varie comunità benedettine presenti in Arcidiocesi, maschili e femminili, non esclusa la presenza di nuove famiglie monastiche e di solitari e solitarie che ai bordi della città esprimono la radicalità della sete di Dio e l'ansia di una accorata intercessione per il bene dell'intera famiglia umana, vogliono proporre alla memoria e alla consapevolezza della nostra Chiesa la bellezza della testimonianza di vita lasciata da san Benedetto, la sapienza della sua Regola, la misteriosa fecondità apostolica della vita monastica, il suo essere silenzioso laboratorio di comunione, di riconciliazione e di speranza e infine l'alfabetizzazione, nel canto e nella preghiera dei nostri cori e delle nostre celle, di quel grido di indigenza che al fondo del cuore qualifica l‚autenticità di ogni persona: oggi e sempre solo in Dio trova riposo la nostra inquietudine e solo nel Vangelo l'uomo e le sue culture possono recuperare senso, sapore e direzioni degne della sua indelebile e irrinunciabile dignità.

Gli amici e le amiche della nostra Abbazia, in modo particolare gli oblati e le oblate e i tanti legati al cammino del gruppo di Lectio divina, così come i confratelli monaci e le consorelle monache sono invitati a partecipare a questa nostra giornata di festa con la loro fraterna preghiera e con la loro auspicata presenza. Vi ricordo inoltre che Sabato 10 Luglio alle ore 19, dopo la celebrazione dei primi Vespri della Solennità di san Benedetto, il coro universitario Fonè diretto da Tommaso Favalli terrà in Basilica un concerto di musiche sacre dal titolo «Nulla anteporre all'amore di Cristo». Sotto questa etichetta, tratta dalle Regola benedettina (4.21), saranno eseguiti canti che ripercorrono la storia del Cristo in mezzo a noi.

Con il caro saluto di tutta  la Comunità di San Miniato al Monte, auguro a Voi tutti ogni bene e la gioia di poter celebrare tutti assieme il nostro Santo Padre Benedetto,

In Cristo Signore, Vostro bernardo
 

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