a cura di Antonietta Gnerre
Sulla poesia e sui poeti non si termina mai di pensare, di riflettere, di registrare quella luce che modella tutte le cose.
Per Vincenzo d’Alessio cosa rappresenta la poesia?
La lingua e la letteratura della libertà.
La raccolta più importante della sua produzione?
Lo Scoglio, perché ha rappresentato la svolta della mia esistenza.
La condizione del poeta in questa società?
Il poeta è un emarginato con le pezze sul sedere.
Con lo sguardo dei valori di ieri, cosa c’è da augurarsi per i figli che crescono in questo periodo della storia?
Che attingano sempre alla memoria collettiva dei propri antenati (nonni, padri e madri).
L’importanza di comunicare oggi attraverso il web.
Comunicare attraverso il web è come per l’era di Marconi del primo telegrafo.
“Il desiderio di esprimere il nostro pensiero e di capire il pensiero altrui è amore. E il tentativo di esprimere le verità che solo si intuiscono le fa trovare a noi e agli altri. Perciò esser maestro, esser sacerdote, esser cristiano, essere artista, essere amante e essere amato sono in pratica la stessa cosa” scriveva don Milani…
Le difficoltà di don Milani e della scuola non sono tramontate nel nostro paese votato al desiderio del bene proprio ignorando l’identità degli altri.
La poesia è “ avventura verso l’ignoto” ricerca aperta e scavo infinito, cui il poeta s’abbandona…
Oggi la poesia ha un ruolo importante: svegliare i sordi e far parlare i muti, in senso civile.
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