A cura della Redazione di timshell.it
Storia di anoressia e di angeli, al confine tra fantasia e realtà in un coinvolgente libro di Laura Bonalumi
Parlare di anoressia non è semplice. Non lo è per la delicatezza dell’argomento, non lo è perché una storia di anoressia è prima di tutto una storia di sentimenti e di umane emozioni. E non c’è nulla di più difficoltoso che raccontare emozioni.
Laura Bonalumi, ci è riuscita perfettamente in “Fragile” (Fara Editore), il racconto di Anna, sedici anni, anoressica, un’adolescenza segnata da un disagio inesprimibile e una fine quasi annunciata. Una ragazza comune che all’interno dell’Ospedale in cui è ricoverata, vive il suo calvario, più intimo che fisico, percorrendo le tortuose strade dell’esistenza. Ad accompagnarla è l’abbraccio di un angelo, “a metà strada tra certezza divina e dubbio umano.” Il risultato per il lettore è miracoloso. Forse perché non crediamo negli angeli. Forse perché avevamo bisogno di guardarci dentro più di quanto noi stessi pensassimo. Forse perché, come ricorda Stefano Martello nella Prefazione, “abbiamo un bisogno ancestrale di immaginare le nostre vite in mano a forze sconosciute che ne guidino il corso…”.
Chi si avventura nella lettura non può restare indifferente. Perché nessuno, ma proprio nessuno, può fuggire dai sentimenti e dalle emozioni. Ed è proprio di essi, prima ancora che della storia raccontata, che in questo libro ci sentiamo parte. Anna siamo noi. Le sue emozioni, i suoi pensieri, le sue paure le conosciamo così bene da afferrarle al volo, da prevederle persino. Eppure le viviamo con l’intensità di chi le percepisce per la prima volta perché lei ci costringe a guardare oltre, a fissare lo sguardo proprio dove non vorremmo. In quella direzione che avevamo cercato con tutte le nostre forze di sfuggire relegando la verità in un angolo del cuore, riducendo l’immenso spazio dell’anima in un angusto ripostiglio, trasformando l’amore in un valore così piccolo da essere sovrastato da un dolore negativo e distruttivo, che vince inesorabile su ogni buona volontà.
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