martedì 24 marzo 2009

Su Fragile di Laura Bonalumi

recensione di Carla De Angelis




Ho letto il libro in una notte, una notte lunghissima, più di quelle che passo in attesa del sonno che non giunge.

Ho chiuso l’ultima pagina “con gli occhi che non trattengono il pieno delle lacrime” pag. 85.

Fragile, in tutta la nostra esistenza c’è un lungo periodo, ma infinitamente breve, nel quale ci sentiamo onnipotenti, padroni del tempo e degli eventi, ma prima e dopo la fragilità è nostra compagna. La fragilità di Anna è estrema e nello stesso tempo il pudore di chiedere alla madre quelle carezze quelle parole che hanno determinato il suo stato non so perché mi fanno pensare per un istante alla Lettera al padre di Franz Kafka.

La scrittura di Laura è soffice, è “liquida” non va via come l’acqua sulla roccia, lentamente senti che ti pervade: “Mi sposto vicino al suo fianco, le cingo le spalle con il mio abbraccio di luce e attendo con lei. Si volta curiosa a cercare chi l’ha sfiorata, prima a destra, a sinistra poi; ha sentito passare la luce…” (pag. 133). Laura Bonalumi usa parole che sembrano leggere, ma che poi si posano nella mente come macigni.

“Questa cosa malefica ha un nome, anzi ha pure un nomignolo vezzoso: Ana” (pag. 40). Sono andata su internet ho cercato Ana, ho letto il credo, i comandamenti, i motivi per non mangiare, i trucchi per non destare i sospetti. Sembrerebbe contro natura accettare tutto questo, visto che il gusto è tra i sensi più arcaici e la necessità di mangiare è legata alla sopravvivenza.
Forse la vera vita è quella dei sogni, quando parliamo con il nostro Angelo, la finzione è dopo quando sorridiamo e vorremmo urlare. “Quando tornerà fingerò di dormire e lei fingerà di credere al mio sonno” (pag. 26). Non avevo mai letto tanto sull’argomento, lo stimolo è venuto da una scrittura così pura, onesta, da favola e come tutte le favole è reale.

La scrittrice rapppresenta la vita di Anna che altro non vorrebbe che una carezza e per averla dona vita.

Chi ha pagato il prezzo più alto?

Nessun commento: