martedì 12 marzo 2024

 PROPOSTA IN BOZZA. All'Istituto Alberto Marvelli a Pia Viggiano, Nicoletta Caramelli SCHEMA DI ALGEBRA LINEARE ALL'INTERNO DEI MODELLI E METODI DI PSICOLOGIA COGNITIVA - in supervisione di Zamparetti Marco. Nella conoscenza dichiarativa le rappresentazioni principali sono concetti di unità cognitive in cui è raggruppata una classe di oggetti o eventi in cui possono essere raggruppati (ed in proposta) scomposti proprietà e relazioni comuni. I vari modelli dell'orgtanizzazione dei concetti possono essere distinti in 4 gruppi fondamentali. Nel 1° gruppo MODELLI A GRAPPOLO in cui i concetti di una data categoria o classe sono raggruppati insieme e ciascuno è rappresentato in memoria sotto nomi specifici della memoria per cui un insieme A è dotato di un'operazione ADDITIV, di un'operazione MOLTIPLICATIVA e MOLTIPLICATIVA PER ELEMENTI di un campo K, in modo che, rispetto alle prime 2 operazioni esso risulti un anello con unità 1, spazio vettoriale su K rispetto alla 1° e 3°, per cui vale la doppia eguaglianza (ax) y = a (xy) = x (ay) per ogni a di K e x e y di A. Quindi se il soggetto X mette in ordine degli oggetti in maniera simmetrica, allora deve rispettare un modello LINEARE di composizione anche per gli oggetti che lo riguardano e che usa comunemente. Esempio occhiali si usano per leggere, ma fanno parte anche della vista e quindi se sono sporchi vanno puliti per poterli usare meglio. Gli occhiali hanno un valore superiore pari almeno 9 decimi della vista, mentre delle puntine per sistemare un foglio su una bacheca hanno valore 3 in supposizione in quanto non importa il loro ordine, ma importa il loro uso e l'uso vale di più dell'ordine per il fattore 3 del minimo comune multiplo e massimo comun divisore (3 x 3 = 9 e 9:3= 3) Nel secondo tipo per insiemi, i concetti ed i loro relativi nomi sono raggruppati in insiemi che hanno caratteristiche comuni in questo caso si genera una matrice quadrata in cui vi sono insiemi di trasformazioni lineari di spazi vettoriali di n-dimensioni: esse sono tra loro isomorfe e tutto ciò servirebbe a stabilire se quell'anziano sacerdote di stamani ai Paolotti che affabulava nel parlare abbia o meno delle aree di iperintensità del parenchima cerebrale o midollare delle zone corticali o periventricolari dal liquido cefalo rachidiano. Nel 3° tipo di modelli per proprietà semantiche o meglio tratti differenziali l'insieme si distingue per 2 tipi di proprietà di DEFINITORE e CARATTERISTICHE e questo porta ad esprimere meglio la differenza fra difetti e fobie, fissazioni, fisime attraverso indici di somiglianza con i genitori ed affini in quanto le parole "canarino", "gabbiano", "aquila" rappresentano sempre degli uccelli, ma hanno diversi GRADI di somiglianza con un PROTOTIPO che ne racchiude gli attributi tipici ed i vari esemplari di quella categoria per cui c'era una filastrocca di salto della corda che aiutava i bambini con dislessia, alessia a crearsi il prototipo "frutta" per esemplari più simili: "MELA", "PESCA", "BANANA", "CILIEGIA", "ARANCIA", mentre assi meno esemplari erano considerati nomi come "castagna", "papaia" o "mango" e ciò serve a creare dei modelli a RETE per concetti e relativi nomi che rappresentano PROPOSIZIONI tipo "il canarino è giallo", "un uccello può volare" ed "una pagina è una UNITA' di un libro NON tutto il libro"!!! In sospette aree ischemiche e depressioni temporo-spaziali si presume che alcuni soggetti specie anziani con arterosclerosi cerebrale NON riescano a distinguere più una singola unità da un insieme e perciò abbiano problemi di simmetria. Questo concetto a livello periziario delle malattie mentali a livello fobico rappresenta una vera e propria svolta in quanto rovinare una pagina di un libro NON significa rovinare tutto il libro ed è più grave perdere il libro oppure strapparlo o bruciacchiarlo. Quindi chiamando in causa Alessandro Ramberti editore si chiede a lui cosa conta di più a livello editoriale se una errata corrige su una frase oppure se per caso il libro sia stato stampato male in maniera incomprensibile e poco attivante gli schemi di apprendimento, assimilazione neurale cerebrale?? Quale è il danno che conta di più, quello di una singola unità, oppure quella di non comprendere bene il testo del libro??? Se una singola unità neuronale si "spegne" poi il soggetto (in proposta) deve attuare una scomposizione soggettiva più che oggettiva su come USA più su come ABUSA e quindi se il danno e lieve e contenuto, non produce alcun problema, ma se il danno è costante e continuo su ogni oggetto allora ci può essere il sospetto di depressione temporo-spaziale cerebrale che va curata. Questa è la proposta. 

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