All'Istituto Alberto Marvelli a Padre Oliviero Svanera, a frate Gabriele Trivellin . I FRATI BUONI - Agnolo era un timido frate che stava studiando la congiura dei Pazzi di Poliziano e si accorse che l'uomo per difendersi dal peccato e dal male congiurava contro i più deboli come fecero i giudei contro Gesù per poterlo incastrare con una accusa terribile, quello di essere un usurpatore del potere politico, quando invece lui voleva essere un salvatore. Per questo motivo Agnolo decise di scrivere un poemetto che avrebbe letto alla via crucis che si teneva nel giorno del venerdì santo che faceva così " Colui amo con il frenato ardore di un uomo che vane stelle ha nel cuore, però cerca di viver la luce beata in un sorriso al Signore, fra mani giunte e la tonaca impoverita e sbiadita dal livore. Ardea la luna fra la spoglia e cupa notte, quando decisi di vincere il dio della botte, quello di Venere e scegliere la castità di giorni di cenere, quando scelsi di indossare il saio, e decisi di intraprendere con la bisaccia mite il mio cammino, davanti a me un pallido destino. Eppure vidi nascere in ogni volto da uno spavaldo stelo un fiore, da un rude vincastro un puro cuore, vidi fra mani avide apparire l'oasi del deserto, fra sterilità musica di concerto. Ascoltai il palpito, amico mio, fra il gelo e lo sconforto del duro cammino, ascoltai e seppi capire che in ogni respiro la vita bisogna benedire, che in ogni volto può trovarsi la leggenda del Signore, ti prego fratello non trovare nell'uomo la negatività del dolore, invece trova il sorriso abbozzato della gioia, mai punire un bel gesto, o portarlo a noia, mai punire per ogni piccolo piglio o sottile malizia e cattiveria, trova sempre il lato positivo anche nella fredda caverna. Colui amo, con una lancia al costato, con un corpo deturpato, una corona di spine, e la flagellazione: non dimenticarti uomo che da qui nasce la nuova dimensione, il tormento e il patimento, l'irrequietezza e l'incertezza non cancellino mai, la speranza di una carezza, di un moto di consolazione, di un incentivo di liberazione, là dove son Io e pure Tu, là dove ci uniamo nel poi ed insieme fra sterpi e serpi infide camminiamo, insieme fratelli di Gesù di valore cristiano." GRAZIE ai frati gruppo affezionato di partecipare al progetto culturale dell'ottimo francescano predicato. GRAZIE!!!
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