All'Istituto Alberto Marvelli LA GIOVANE CRISI SPIRTUALE. Attualmente si vive di espedienti dei valori, che coinvolge tutta l'esistenza dove pare esserci un oscuramento dell'anima nel dramma delle tenebre dei crudi conflitti e soprattutto del terrorismo che minaccia il mondo e la libertà. Difficile resistere al male e ciò porta ad un rifiuto di qualsiasi riforma e dell'aiuto a chi soffre ingiustamente; di vite oppresse, di vittime di carestie, di perseguitati da poteri dittatoriali e di seguaci di violenze. L'inquietudine quotidiana della banalità e la ricerca di una morale più flessibile, meno dispotica e più moderata portano a considerare i drammi della società moderna attraverso l'esperienza della morte crudele della croce di un ingiusto per la speranza del riscatto dal senso di colpa e di inadeguatezza con cui l'essere umano spesso si trova a combattere. L'idea della vittoria, è data da chi sa usare il potere per schiacciare il prossimo e conquistare ricchezze e prestigio, mentre ci sono assilli etici che non vengono nemmeno considerati che sono dovuti agli attacchi accusatori di una società in decadenza: quella cristiana. I giovani sembrano rassegnati a non poter raggiungere nulla di costruttivo e a nulla di fatto e paiono discostarsi, sfiduciati dai problemi politici e da quelli deontologici e quindi non si sforzano nemmeno di indagare all'interno della coscienza per il coraggioso desiderio di arrivare alla sostanza delle cose, ed al senso profondo della vita. Eppure, lo sanno, che dall'esigenza morale derivano le altre qualità che possono sostenere il vissuto, impedendone la sua disintegrazione e spingendo le analisi a sfuggire gli estremi limiti, riducendole ad elementi primordiali che possano cogliere veri e propri atomi e particelle di esperienza per ricondurli alla necessaria scomposizione e ri-etichettazione con una operazione verbale che non si affidi a moduli precostituiti, ma che riesca a recuperare il proprio aspetto vergine, di assoluta freschezza e limpidità. Una simile tendenza, a usare i dettagli apparentemente elusivi ma emotivamente significativi si dovrebbe applicare alla dimensione interiore per trovare un nuovo "ascolto psicologico" che serva ad illuminare e creare interesse sugli impulsi nascosti, inconsapevoli delle azioni che devono essere smascherate con accanimento specie quando vi sia un insincero e sleale spostamento dell'IO ufficiale. Parallelamente si deve individuare nei singoli personaggi anche nell'intonazione e nell'uso dei termini e dati argomentativi e dei vocaboli i loro tic di sviste psicologiche che servano ad evitare ansie, frustrazioni, inibizioni o per contro ribelli alterità che poi sfociano in smodato e crudele bullismo o peggio in delinquenza di stile sovversivo. Perciò la crisi spirituale deriva proprio da questo: interpretare sempre in maniera buonista anche ciò che non lo è e lasciare che il bullo sia vincente sul debole che diventa vittima sacrificale, come Cristo su una croce di condanna poco proverbiale.
Nessun commento:
Posta un commento