All'Istituto Alberto Marvelli in risposta ad Alessandro Ramberti, Marco Farinelli e Alessandra Locatelli - LA MINORATA. Marica Vattiato era una disabile in carrozzina che stava studiando alla facoltà di Giurisprudenza di Bologna e che voleva presentarsi con la tesi "Disabilità come opportunità inclusiva culturale all'interno dei diritti soggettivi, interessi legittimi", questa tesi veniva presentata insieme all'avvocato Manzelli Paolo e si riferiva in particolare modo al diritto all'inserimento del lavoro, attraverso servizi di sostegno di collocamento mirato, delle persone in età lavorativa, affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e dei portatori di handicap che comportino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45% per la l. 12/03/1999 n. 68, che equipara ad esse invalidi del lavoro con grado di invalidità superiore al 33%, fa cui i non vedenti e i sordomuti, gli invalidi civili e di guerra e gli invalidi con minorazioni rilevanti. Secondo questa legge i datori di lavoro pubblici e privati, sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori disabili nella misura del 7% che Marica Vattiato avrebbe voluto portare al 10% degli occupati se questi sono più di 50; di 2 lavoratori se occupano da 36 a 50 dipendenti che Vattiato avrebbe voluto portare a 4 dipendenti; di 1 lavoratore se occupano da 15 a 36 dipendenti che Vattiato avrebbe voluto portare a 2 ed in tale prospettiva chi era esonerato dall'assunzione di disabili era tenuto a pagare un contributo esonerativo di 13 euro che ora poteva passare a 15 euro (i 2 euro in più proposti da Alessandro Ramberti e da Marco Farinelli) per ogni 7 gg lavorativi e quindi x 4 = 60 euro al mese x 12 mesi = 720 euro all'anno x almeno (in proposta) 15 anni di attività della ditta = 10.800 euro questo era proposto come forma di investimento per lo studio di patologie infermanti quali la polimiosite, dermatomiosite, miosite da corpi inclusi o patologie secondarie a disturbi di tipo sistemico quali la sarcoidosi, le connettiviti gravi in cui la diagnosi è particolarmente delicata e per cui la RMN può davvero giocare un ruolo fondamentale non solo nella fase iniziale, ma per guidare l'eventuale successiva biopsia e conrolli di follow-up evolutivi. Lo scopo principale della proposta è quello di mettere in evidenza la sofferenza edematosa dei corpi muscolari e l'eventuale atrofia degli stessi. Quindi per assicurare la maggiore specificità e sensibilità del risultato si consiglia di eseguire caro Cellerini strati assiali anche di elevato spessore degli arti superiori, inferiori e del tronco, con visualizzazione panoramica bilaterale. Il piano assiale, rispetto al coronale e sagittale, consente di acquisire le immagini perpendicolarmente all'asse maggiore di sviluppo dei corpi muscolari più voluminosi; allo sesso tempo è meno affetto da artefatti da volume parziale o problemi di asimmetria in fase di posizionamento. L'utilizzo di bobine deve essere valutato in base alla resa qualitativa ed alla necessità di effettuare scansioni in un'unica sessione, anche se divise in sequenze separate: se si presentano, infatti disomogeneità di segnale potrebbe essere preferibile optare per l'utilizzo esclusivo dellaa bobina integrata al magnete. In particolar modo per quanto riguarda il ginocchio nelle patologie sopra elencate bisogna valutare meglio il FOV in quanto non è del tutto vero che questo aumenti anche le dimensioni dei lati del pixel, diminuendo così la risoluzione spaziale se la matrice rimane invariata: in effetti il FOV potrebbe far variare la matrice di acquisizione, mantenendo invariate, dunque, le dimensioni dei lati del pixel e questo specie se il ginocchio è magro come quello del mio amico Fabrizio, per questo, qualora il dolore persista e qualora Fabrizio riscontri dei tilt rotulei, nonostante una diminuzione di risoluzione bisogna aumentare l'area di studio anche se potrebbe aumentare il tempo di acquisizione del FOV, ma questa varianza è anche dipendente dai parametri della sequenza e della possibile variazione che subisce la matrice. In esempio un FOV AP a 80 mm di spessore del ginocchio potrebbe diventare doppio a 160 della matrice in RL e quindi in acquisizione si potrebbe avere un voxel MPS di 0,61/0,68/3,50 mm; un FOV AP del ginocchio a 180 mm potrebbe diventare a 160 per problemi sul menisco, RL potrebbe essere di 160 con acquisizione MPS di 0,60/0,74/3,50 e quindi aumenta il volume centrale sulla gola intercondilea e questo è una possibile comparativa di un FOV modificato SENZA variazione della dimensione del pixel. Questa era la proposta per evitare falsi invalidi e al contempo per attribuire giuste infermità fisiche. GRAIE.
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