All'Istituto Alberto Marvelli a Giovanna Scarca - LA MONACA AMOROSA. Maddalena era una donna che aveva sentito la vocazione della consacrazione durante una conferenza di un professore di psicologia e così aveva deciso di farsi monaca presso le carmelitane scalze pensando che nel convento dove si voleva rifugiare si potesse vivere tranquilli e sereni, che si potesse riposare nella preghiera e in quei piccoli lavori domestici di cui ci si doveva occupare come pulire, fare le lavatrici, e cucinare. Entrò quindi come novizia, ma quando entrò la madre superiora pur accogliendola benevolmente e con un sorriso radioso, comunque le consegnò uno statuto di regole che lei doveva seguire che lei doveva leggersi molto attentamente e che servivano non solo per una buona convivenza, ma per seguire la retta via. La prima regola che doveva seguire era nel voto della povertà di rinunciare ai beni materiali, ma Maddalena al riguardo ebbe dei dubbi che non si azzardava ad esporre, ma quando prese confidenza con una consorella decise di esprimere le sue riserve chiedendo se era possibile mantenere attivo un piccolo fondo nel caso ella avesse cambiato idea in futuro riguardo alla sua vocazione strada facendo. La madre superiora ammise che per necessità minime si dovesse tenere attivo un fondo di risparmio e visto che venne a sapere che Maddalena era brava in matematica le chiese come si poteva fare secondo lei a farlo. Maddalena rispose "Ci devo riflettere, perché sono in dubbio cara madre Teresa se poi sarò considerata troppo in alto rispetto alle altre sorelle e se ciò apparirà a loro come un offesa, un senso di frustrazione" "Non ti preoccupare delle altre sorelle, nessuno verrà mai a sapere quello che tu mi scriverai e mi riferirai, tutto rimarrà nel segreto di un cassetto chiuso a chiave" "Va bene se proprio ci tiene, io sono qua per servire la famiglia e non per avere una posizione di spicco" La madre superiora la guardò colpita da quella sua volontà e poi le disse di scrivere su un foglio la sua idea in modo tale che poi la potesse insieme cercare di capire. Maddalena però le disse ancora una parola "Senta madre posso intitolare il mio scritto alla santissima Vergine Maria?" "Certo, figliuola, ne saremmo tutte onorate perché il tempo che dedichi per risolvere i problemi di questa famiglia, per noi è un tempo speso bene, per noi è un tempo importante e quindi proprio per questo motivo ti lascio uno spazio tutto tuo subito dopo la santa messa del mattino per poterti concentrare e poter elaborare meglio il tuo scritto". Maddalena se ne andò confortata e fiduciosa che il suo intervento sarebbe stato proficuo. Dopo 1 settimana si decise di bussare alla porta di suor Teresa, quando era finito l'ufficio delle letture "Permesso" chiese titubante "posso??" "Certo figliuola, dimmi, cos'é che ti dilania così tanto da presentarti qui agitata?" "Madre, - le rispose - io non credo che sia una buona cosa compilare questo foglio, anzi credo che sia una cosa cattiva ed un peccato mortale farlo" "Perché mai pensi questo figliuola?" "Penso questo perché una volta un professore ha definito l'inferno come tante carte stracce che un bambino doveva raccogliere con un cestino senza fondo, cioè a fondo perduto e quindi per questo motivo non riusciva mai a raggiungere il Paradiso, nonostante ci mettesse tutto il suo buon impegno e il suo entusiasmo. Sempre lo stesso professore, mi spiegò che non bisogna mai aspettarsi molte soddisfazioni da ciò che si compone ed io sinceramente Madre invece avverto che Gesù ci ha voluto soddisfare donandosi in corpo e sangue a tutti noi in modo che ci potessimo cibare del suo amore così come poi ci dovremmo cibare della Sua Parola sacra, dei suoi insegnamenti" "Figlia, mia lo sai anche in questo convento, te lo confesso, ci sono molte invidie e gelosie che diventa difficile gestire e così io come Madre quando non riesco a trovare una soluzione a volte spengo il cervello per 5 minuti e poi lascio che sia lo Spirito Santo a guidarmi insieme a tutto ciò che ho imparato dal noviziato ed anche dagli incontri che ho avuto il piacere di avere fra cui quello con Padre Enzo, un frate matematico come te che mi aveva detto che fra le interpretazioni dei libri biblici c'è quella della meraviglia di intuire idee pratiche e morali che servano a trovare elementi unificanti per il cammino dell'Alleanza della relazione nunziale di noi spose di Cristo" "Certo, Madre mia, Dio redentore nostro è profondamente radicato nella cultura dei suoi Profeti, ne sono convinta, però preferisco per il momento lasciare il mio scritto nascosto e presentarlo più avanti perché ho sentito dire da una consorella che lo Spirito Santo prima o poi le intuizioni le elargisce a tutti e che lei non si preoccupava se veniva o no compresa, perché per lei l'importante era mantenere l'unità nel gruppo, e allora preferisco aspettare che lo Spirito Santo agisca in tale senso per un periodo che deciderà lei Madre mia" "Figliuola cara, lo sai benissimo anche tu se ci aspettiamo che gli altri possano sempre riuscire in quello che sai fare tu, aspettiamo una vita. Difatti io non so fare a suonare, ma mica mi corruccio per questo, poi non so fare ad esprimermi nelle lingue straniere anzi sono molto impacciata in questo, ma per fortuna qui nel convento abbiamo un ottima traduttrice a cui affidiamo tutte le interpretazioni con stranieri ed a volte persino con conterranei visto che seguiamo persone che parlano una lingua con influssi dialettali, quindi ognuno ha da portare avanti come vedi la sua caratteristica" "Va bene, Madre mia, ma devo prima partire dal principio, che bisogna creare delle cassette colorate di vari colori che disponiamo in fila su un tavolo, poi da un altra parte mettiamo dei tappi che rappresentano il contenuto che deve essere messo dentro ai contenitori cassette e in tutti dobbiamo mettere dentro gli stessi contenuti tappi. Abbiamo a disposizione dunque 20 tappi per 4 cassette e viene spontaneo pensare che ciascuna cassetta contenga 5 tappi per la moltiplicazione 4 x 5 = 20 tappi, però ci sono 2 cassette che sono più piccole e quindi non ci stanno 5 tappi, ma ce ne stanno solo 3 e quindi ci ritroviamo con 6 tappi in 2 cassette, mentre nelle altre ci ritroviamo con 5 tappi come prima perché non è giusto cara Madre aggiungere i 4 tappi alle altre cassette già piene, ne conviene vero? Bisogna fare in modo che siano le altre cassette che si privino per lo meno di 1 tappo ciascuna e che rimangano quindi con 4 tappi e cioè 1 solo tappo in meno e quindi alla fine ci ritroviamo con 6 tappi da investire, da utilizzare giusti, giusti e cioè come PROVA DEL 9 quei 6 tappi delle 2 cassette più piccole. Adesso cara Madre noi consorelle rimaniamo con 3 tappi come prima, ma mettiamo i 6 tappi a disposizione dei più poveri che però se li devono guadagnare anche con un piccolo minimo lavoretto di aiuto in cucina per qualche ora e quindi ogni 4 ore dei 4 tappi distribuiamo 1 tappo ciascuno. a questo punto quelli che avevano 3 tappi si ritrovano con 4 tappi ciascuno per 8 tappi totali, mentre quelli che ne avevano 4 si ritrovano a recuperare 1 tappo e quindi ad avere il fido coperto, ma tutto questo accade dopo 3 mesi per 4 x 3 = 12 che è il doppio di 6 di cui sopra della prova del 9 e perciò ci sono altri 6 tappi da distribuire e da utilizzare. Quindi per raggiungere i 25 euro presupposti da una consorella questa deve aspettare altri 3 mesi per un totale di 6 mesi della prova del 9 e le si dà 1 tappo in più perché se lo è meritato dato che ha lavorato e si è impegnata a comprendere" "Figliuola mia, credimi tu sei un portento davvero ed è un peccato sprecare il tuo talento come se fosse carta straccia, sarebbe una cosa troppo ingiusta buttare questo foglio nel cestino e accartocciarlo senza nemmeno comprendere che significa una benedizione per noi, un valore del buon Dio che ti ha davvero guardato con molto amore, che ha davvero reso la tua intelligenza come luce del cielo che non bisogna nascondere sotto il moggio, che ha reso il tuo sapere come sale della terra a cui noi non possiamo rinunciare perché ci dona speranza che il buon Dio possa offrire la sua infinita misericordia anche a noi altre che ti accogliamo e che con il suo abbraccio infinito si sia ricordato di noi che ascoltiamo la Sua opera come risultato certo felice delle nostre suppliche e delle nostre intenzioni. Figlia cara, perché mai ti senti in colpa, perché ti senti perduta?? Se Lui ti ha accolta come sposa fra di noi e ha voluto che tu ricevessi in dono questo talento, tu non lo puoi considerare carta straccia, non lo puoi buttare via al vento quando questo soffia benevolo nonostante le guerre che ci circondano, le violenze, ed il maligno che ci ostacola, se la matematica è la tua ancora, noi la accettiamo anche come nostra per rimanere in un porto sicuro d'altronde lo Spirito Santo soffia dove c'è un anima disposta ad ascoltarlo, un anima che non lo nasconde, che lo rende libero, un anima che lo sa mettere al centro del nostro destino, un anima che lo sa assaporare in ogni sua espressione, in ogni sua versione buona che vuole tenere in alto il valore del sacrificio di Cristo a cui noi siamo intimamente legate come tralci alla vite e quindi se l'anima tua ti suggerisce questo che questo avvenga, che diveniamo ancelle come Maria Vergine per la buona e corretta causa e che nessuno faccia mai sentire un altra inferiore a lei, che la faccia apparire goffa, ridicola, sminuita. Coraggio figlia mia continua nel tuo cammino, anche se difficile ed oneroso e noi sorelle carmelitane saremo con te per sempre unite nella preghiera e nel calore amoroso di Cristo per noi"
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