ANIMA SENZA NOME. Un anima se ne stava triste e desolata seduta dentro un bar a sorseggiare un wiscki e a raccontare bugie : "Io posso essere forte e superare le ingiurie, le fandonie che raccontano di me, io riesco a sopportare la provocazione e pure la denigrazione. Cosa sarò, cosa sarò? Sarò come quei piedi che non hanno mai viaggiato e che sono stati inchiodati su un legno rugoso e ruvido. Cosa farò, cosa farò? Tenderò le mani per donare pane e perdono anche se le mie mani verranno inchiodate ad un legno maledetto e povero di intenti. Dove andrò, dove andrò? Andrò dove posso trovare amore anche fra le staffilate delle frustrazioni, del sacrificio e della rinuncia. Quella lancia sfrecciata per sminuire, quella ferita continuamente aperta dove sgorga sangue ed acqua. Io sarò quella croce che affligge e consola, che denuda e riveste di luce" Un avventore ascoltava quell'anima e disse "Non è vero, non è vero quello che dici quando racconti che un dirigente di un negozio si è confidato con tuo figlio dopo appena un mese che lavorava, perché professionalmente parlando un dirigente non può avere così tanta confidenza con il primo arrivato e soprattutto non può ascoltare i suoi consigli e suggerimenti se colui con cui si confida non ha avuto esperienze intime e nemmeno di relazioni amorose e perciò non sei credibile quando racconti che ha ricevuto elogi per il suo lavoro e che gli è stata fatta una festa quando se ne è andato via come se fosse da tanto tempo che lavorava presso il negozio se nemmeno si è sacrificato di rimanere proprio nel periodo più duro delle festività natalizie e non ha sopportato più di tanto la fatica ed il sacrificio del lavoro. Non è vero quello che racconti che sei tu ad avere sbagliato a comprare quella magliettina per un neonato che dovrà nascere per difendere una nonna che diceva che non era adatto per lui e che doveva essere regalato a qualcun altro e che questo commento non fosse denigrante. Quando hai raccontato che della situazione che potevi perdere una casa se non pagavi una penale sul mutuo e quindi pretendevi che si capisse che avevi bisogno di aiuto e che tutti si dovessero sacrificare per questo e per questo una sorella venisse a conoscere dopo a cose fatte che ti erano stati dati dei soldi da un padre per risolvere i problemi. Quando non hai raccontato che hai ricevuto dei soldi in aiuto per pagarti gli avvocati per delle cause di separazione e per una causa contro un ospedale..,. bugie, solo bugie, cattiverie su cattiverie, gelosie, invidie su invidie che fanno male e tu le hai raccontate inchiodando alla croce un anima innocente" L'anima dopo averlo ascoltato rispose "Ma nella vita funziona proprio così, vince chi riesce ad arrivare prima accattivandosi i compiacimenti dei genitori, della gente comune che vede solo i tuoi risultati e non sa cosa ci stia dietro, chi si è veramente sacrificato ed allora tu vorresti lasciare un messaggio ad un futuro padre quando compie gli anni dicendogli che metti da parte il suo regalo per la nascita di suo figlio perché la responsabilità di un padre e di un uomo è proprio questa: fare sacrifici e rinunce per allevare i figli che poi verranno ripagati dai suoi sorrisi e dalla sua gioia di crescere e di sentirsi amato. Ma i figli, i fratelli o le sorelle non riescono a vedere questi sacrifici e si dimostrano ingrati e si scordano persino che esisti, che sei al mondo e non si preoccupano nemmeno di come stai e questo accadrà anche quando crederanno come te di essersi sistemati e poi si accorgeranno che in realtà nella vita non c'è mai niente di certo..." L'avventore rispose "Cosa farò, cosa farò? Che messaggio darò, che messaggio darò? Che il perdono significa accettare la sconfitta, significa lasciare che ti strappino la pelle di dosso, che insultino i tuoi sentimenti, che ti mettano una corona di spine sul capo facendoti apparire come uno squilibrato, facendoti apparire come un pazzo. Cosa sarò, cosa sarò?' Sarò come una tempesta ed un turbine che si rovescia di rabbia, oppure sopporterò ancora gli sfoghi degli altri, la loro debole condizione, la loro cattiveria, la loro gelosia, invidia, il loro veleno... Ancora e poi ancora dove andrò, dove andrò su quella croce sanguinante, su quel trono diabolico di sofferenza e di dolore?" In quel momento entrò Gesù che disse "Tu ti battezzerai con il nome dell'amore, con la luce della speranza, con la voce della carità ecco cosa farai, ecco dove andrai, ecco come sarai, non avrai nome, sarai un anima senza nome perché nel battesimo del mio sangue e della mia croce tu troverai il tuo amore, il nome dell'amore che sa resistere, che sa superare ogni ostacolo con la forza ed il coraggio della fede che il battesimo ti darà l'unico nome importante Amico e non servo, non schiavo delle dicerie, delle maldicenze, delle cattiverie, delle malevolenze, dell'odio, del risentimento, della bugia. Amico questo sarà il tuo nome ed in questo avrai la salvezza e conoscerai l'amore più grande: donare la vita per essere di tutti Amico"
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