SILLOGE PARANOICA. I PARTE. Non era convinta la mente nella sua parte oscura del lobo frontale dove batteva un martello batteva un chiodo fisso di stabilire un indice di paradosso alla schizofrenia. Le sembrava quasi più giustificato e verosimile ritenere che la disposizione della mente umana, in determinate circostanze, potesse elaborare stati d'animo e costruzioni ideative di tipo paranoico come quelle della colpa opprimente che avevano un indice di 8 su 10 casi per manie di persecuzione o di grandezza. Si diceva dunque, mentendo, pure a sé stessa per poter ingannare la colpa che per ogni menzogna lei avrebbe dato un numero naturale perchè è naturale arrivare a mentire per giustificarsi quando si sbaglia o quando per non impegnarsi ci si sgrava su altri mentre per un numero r (n) che è un numero reale definito dalla definizione che occupa l''n-simo posto di un elenco di menzogne che si possono raccontare per giustificarsi e sentirsi meglio oppure per rivendicarsi di una sensazione di inferiorità che si ritiene di patire. Ora la mente davanti a sé aveva quel macigno che la faceva sentire infima ogni volta che faceva un tentativo, e così decise di suddividere le parti della sua idea del blocco frontale che poteva avvenire nella parte psichica quando il numero reale di rendimento la cui parte intera era 8 in quanto 2 faceva parte della barriera ematoencefalica che serve solo a protezione dell'insieme e quindi da bordo del borderline corrispondeva a 0 e la cui n-esima cifra decimale della paranoia del numero periodico ripetitivo all'infinito fosse uguale ad 1 se e solo se l'n-sima cifra decimale di r(n) è 0, ed è uguale a 0 altri menti. Dunque la mente, non riusciva a liberarsi dalla sensazione di colpa in quanto tutti giungevano alla conclusione assurda che fosse meglio mentire per riuscire a giustificarsi e così non sentirsi oppressi ed inferiori, quando poi quelli che subivano sempre potevano scoppiare dopo qualche tempo quando si accorgevano del trucchetto di essere stati ingannati da chi non aveva osservato le regole e che era fuoriuscito dagli schemi del lobo frontale che poi in 1/3 possedeva proprietà anche per il centro del linguaggio e quindi poichè poteva essere rimasto regredito, primitivo o infantile poteva contrastare in maniera puerile qualsiasi affermazione o ragionamento logico ovvio. Tuttavia la mente eccelsa pensava che se potevano valere di più conclusioni assurde, allora se le poteva inventare il blocco dell'insieme delle antinomie del lobo frontale, tanto in una silloge si potevano pure scrivere senza essere accusati di follia. In particolare modo una neuropsichiatra protagonista della storia sosteneva che a certi individui infantili e poco sviluppati a livello cognitivo e dell'apprendimento mancassero le endorfine di tipo alfa specie nel maschio a livello di 1/3 nel lobo frontale e questo poteva comportare atteggiamenti violenti ed aggressivi nei confronti di coloro che rubavano la scena e che per sensazione persecutoria potevano prevalere ostacolandoli nella loro affermazione; ad altri individui invece inibiti anche a livello sessuale e particolarmente introversi mancassero le endorfine beta per 1/2 del loro indice di valore e perciò a questo livello diventavano ninfomani, oppure narcisisti ed egocentrici; ad altri individui particolarmente succubi, schiavi o dipendenti specie nei complessi edipici mancassero le endorfine gamma per 1/4 del loro indice di valore ed infine ad altri individui particolarmente asociali oppure schivi oppure meschini mancassero le endorfine delta, ma bisognava poi stabilire l'indice di pericolosità delle carenze in base all'età ed in base al sesso e poi in base anche all'imprinting educativo e a quello dell'ambiente sociale in cui erano inseriti. Il cervello ha un potere potenziale che si valuta su una scala di 8 che deve imparare ad esercitare per poterlo tradurre in potere attuale e veritiero che si fonda su alcune fondamentali condizioni che ai fini analitici della neuro-psicoanalisi in 1) VOLUME COMPLESSIVO DI CONOSCENZE o informazioni che riesce a concepire, controllare ed utilizzare imponendo la propria volontà primariamente sulla base della propria capacità tecnica di saper distinguere per competenza, ciò che può essere giusto o sbagliato, ciò che può essere tenuto o rifiutato e ciò che può valere e ciò che invece è assurdo. 2) VOLUME DI RISORSE che riesce a spendere il cervello e che sono necessarie non solo per la sopravvivenza, ma anche per produrre e creare idee che servano a raggiungere i propri scopi di affermazione specie nel pensiero tipo cogito ergo sum. 3) VOLUME DI MINACCIA del danno che provoca a sé stesso ed ad altri con pensieri distorti sulla realtà che viene sottovalutata oppure sopravalutata fino a giungere al fallimento ed alla rovina. 4) COERCIZIONE e MANIPOLAZIONE a cui si potrebbe più cha altro attribuire un potenziale in quanto possono sempre accadere eventi che portano a non riuscire comunque nei propri intenti. 5) AUTORITA' cerebrale cioè facoltà di emettere comandi alle proprie azioni, pensieri, ragionamenti o di contenere i propri impulsi che però ha in sé una parte di influenza che è la capacità di modificare e correggere durante il percorso la traiettoria per raggiungere lo scopo in maniera più precisa.6) DOMINIO parte complessa di assoggettamento di sensazione di soggezione di alcuni soggetti ad altri in particolare a figure importanti di riferimento compresi i genitori e questa si definisce violenza tecnica che sussume i concetti di potere ed i fenomeni di autorità per assumere la funzione di prestigio sui figli o sui loro legami in modo da fare bella impressione di riuscita. Date queste premesse poi si procede alla raccolta di dati a livello dell'indagine e delle interviste ed interrogatori ai soggetti che si sono lasciati fuorviare e convincere dall'inganno come Eva con il serpente infido e che si sono lasciati anche abbagliare dalla lusinga e dalla falsità ed ipocrisia che poi li spingeva e li istigava alla violenza e all'uccisione per un premio, per un ideale assurdo di conquista o di affermazione. In una silloge si può raccontare ciò che si vuole e l'autrice voleva diventare una neuropsichiatra a pieni voti all'Università delle sue stesse facoltà mentali.
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