L'AGENDA DEL CUORE. "Siano rese grazie a Dio perchè, già schiavi del peccato, obbediste di CUORE a quella forma di DOTTRINA che vi fu tramandata; liberati dal peccato, foste asserviti alla giustificazione. Parlo in termini umani a causa della vostra debolezza della vostra carne. Come infatti offriste le vostre membra in servizio all'immondezza e all'iniquità per l'iniquità, così ora offrite le vostre membra in servizio della santificazione". Credo che questo sia il senso del voto dell'obbedienza cioè obbedire ad una dottrina e alla sua forma e la forma è importante anche in giurisprudenza come per il rapporto di casualità poichè un evento NON è mai il risultato di un solo fattore causale, allora bisogna stabilire il criterio in forza del quale si possa ritenere che la condotta umana, in un determinato contesto, ha avuto un efficienza causale tale da giustificare la responsabilità penale. Secondo la dottrina penalistica più recente caro Buscema si è proposto di fare ricorso alla regola secondo un antecedente può essere considerato causa di un certo evento quando vi sia una legge di COPERTURA con validità scientifica generale che abbia una struttura PROBABILISTICA, senza per questo che possa venire meno il rigore della dimostrazione dell'esistenza del rapporto causale e questo dato potrebbe valere cari Semprini, Fallani e Piovaccari per l'onda sfigmica che potrebbe essere più pronunciata in casi di gigantismo con cuore a "goccia", mentre più vicina al cuore in casi di nanismo con cuore a "palla" e perciò in tali soggetti il flusso sanguigno potrebbe essere maggiormente incostante ed in particolare modo bisognerebbe tenere conto che la portata cardiaca si calcola moltiplicando la frequenza cardiaca per il VOLUME SISTOLICO che è pari a riposo a 7 (min alla -1) X 0,07 litri = 5 litri/min. e questo significa che l'incremento della frequenza cardiaca o del volume sistolico può fare aumentare anche di molto la gittata cardiaca e quindi il volume del sangue arterioso e di conseguenza la pressione arteriosa, a meno che non si verifichino fattori contrari nell'altro fattore di gittata. Infatti il principale meccanismo di controllo della frequenza cardiaca è rappresentato dai riflessi pressori, dovute alle celliule sensibili barocettrici dislocate a livello dell'arco aortico e del seno carotideo (perciò anche una minima dilatazione dell'erteria carotide interna in iposomici, subito al di sopra dell'origine della carotide comune può dare gravi problemi). Un improvviso aumento della pressione sanguigna nell'aorta e nel seno carotideo porta alla stimolazione dei barocettori che inviano impulsi impulsi cardio inibitori dei centri acceleratori e quindi il riflesso cardiaco rallenta la frequenza del cuore. Inversamente una diminuzione della pressione del sangue nell'aorta o nella carotide dà il via ad una accelerazione del riflesso cardiaco. Perciò la continuità della circolazione venosa ed il ritorno del sangue al cuore si deve considerare la VIS A TERGO cioè la forza propulsiva dovuta all'attività del ventricolo sx ed alla pressione arteriosa quindi a livello delle contrazioni muscolari delle valvole semilunari quando i muscoli si rilasciano in iposomici si potrebbe avere maggiore probabilità che il sangue venga inviato verso i capillari, mentre in gigantismo l'ansa capillare cederebbe di più nella caduta della pressione in maniera progressiva dall'estremità arteriosa a quella venosa, nella misura di 1/6 della caduta generale della pressione arteriosa; ciò equivarrebbe a dire che solo 1/6 del lavoro cardiaco impiegato a spingere il sangue attraverso i capillari, essendo il resto utilizzato per vincere le resistenze negli altri distretti vascolari, particolarmente in quello delle arteriole potrebbe dare problemi in soggetti vatussi che hanno una pressione di 130/6 = 21 in meno e cioè 109 e questo potrebbe significare PERICOLO DI VITA specie in età proposta dai 8- 12 anni e dai 60- 75 anni; così come se un nano ha una pressione superiore a 130 + 21 = 151 ed è tachicardico anch'esso è in pericolo di vita per fasce proposte dai 10 ai 14 anni e dai 65 agli 80 anni. Quindi questo potrebbe voler dire che se in 7 min. la pressione cade 109 X 0,07 = 7,63 PROVA DEL 9 che la caduta in gigantismo è sui 109 - 0,63 - 1 = 107,37 lasciando i 0,37 che per ogni min. si sommano ai 0,63 e quindi sono 1 X 7 = 7.. Mentre in nanismo avremmo 107 X 0,07 = 7,49 in meno e cioè 100 di cui i 0,49 si sommano ai 0,63 = 1,12 di cui 0,12 sono del valore tachicardico X 7 = 0,84 e quindi per ogni min. si hanno 7,63 + 0,84 = 8,47 PROVA DEL 9 che il valore di maggiorazione tachicardica è di 0,84 di incremento ogni min. per log base 10 per cui X 10 = 8,40 quindi se la pressione sale in nanismo a 130 + (8,40 X 7 min) = 189, 29 siamo a forte rischio infarto, mentre in gigantismo si aggiungerebbero gli 8,47 di cui sopra = 197,76 per rischio infarto. Questa è la proposta programmatica dell'agenda cardiologica a partire da OGGI. Forse un progresso in più.
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