IL BALDACCIO D’ORO e LA
CAMPANA DEI POETI
GRANDE FESTA A SPINELLO DI SANTA SOFIA
DOMENICA 9 SETTEMBRE 2012, DALLE ORE 16,00
IN PIAZZA “A.SCORDINO”
A cura
della Pro Loco di Spinello e del Comune di Santa Sofia, con il Patrocinio della
Provincia Forlì-Cesena e della Regione Emilia-Romagna, domenica 9 settembre,
dalle ore 16 in poi, grande festa a Spinello di S. Sofia, in Piazza A.
Scordino, in occasione del Premio “Il Baldaccio d’Oro” attribuito alla
ceramista Giovanna Bellini, e dell’inaugurazione della grande “Campana dei
Poeti” in bronzo, ideata dall’artista pittore-scultore Pasqualino Versari di
San Piero in Bagno, con i versi dei poeti (in ordine alfabetico): Davide Argnani,
Giorgio Celli, Salvatore Giannella, Mario Luzi, Tonino Guerra e la poetessa
della creta: la nota ceramista Muky di Faenza.
PREMIO “IL BALDACCIO D’ORO”
Questo
premio è stato istituito nel 1994 dalla Pro Loco di Spinello ed è riservato ad
un personaggio nato o che ha avuto avi nel territorio del Comune di Santa Sofia
e che, con il suo lavoro, si è distinto e ha dato lustro al paese. Il premio
consiste in un medaglione artistico raffigurante l’effige di Baldaccio, creato,
quest’anno, dalla ceramista santasofiese Giovanna
Bellini, scultrice nota e di tutto riguardo se si pensa che tra molteplici
riconoscimenti ha ricevuto anche “L’Ambrogino d’Oro” del Comune di Milano e che
ha collaborato per diversi anni con l’Archietto Giò Ponti.
Ma chi
è Baldo di Pietro (Baldaccio) nato ad Anghiari probabilmente nel 1400 e qual è
stato il suo legame con Spinello? Per conto dei Visconti di Milano nel 1433
questo capitano di ventura descritto come feroce, spregiudicato, dedito a
rapine e ad ogni ruberia, occupa Spinello e gran parte del feudo dei Malatesta
di Sogliano. La sua permanenza durò circa sei mesi, abbandonò il feudo su
richiesta dei fiorentini dietro compenso di 3.000 fiorini.
“LA CAMPANA DEI POETI”
A SPINELLO DI ROMAGNA IN COMUNE DI S. SOFIA
L’ARTE E IL SUONO DELLA POESIA
NEL GIARDINO DEI PENSIERI SOLIDI
A Spinello di Santa Sofia in
Provincia di Forlì esiste, ormai da quindici anni, “Il Giardino dei pensieri
solidi”, un originale Museo di Scultura all’aria aperta. Lungo i sentieri
dell’antico paese montano sono state collocate giganti opere scultoree di noti
artisti italiani e stranieri. Ideatore e autore di tale esperienza è Pasqualino Versari, artista poliedrico,
pittore e scultore, che vive tra San Piero in Bagno e Firenze. Ora a Spinello
di Santa Sofia in Provincia di Forlì esiste anche la sua “Campana dedicata alla Poesia”.
Di questa interessante e originale realizzazione del 2004 ne parla lo
stesso Art Director e ideatore che, grazie alla solidarietà promossa dalla Pro
Loco di Spinello e al uo Presidente Sergio
Castellucci, con la collaborazione di Anselmo Barchi e della
ben nota ceramista faentina Muki, è
riuscito a realizzare quest’opera in bronzo dedicata alla poesia con i versi
incisi (in ordine alfabetico) di
Davide Argnani, Giorgio Celli, Mario Luzi,
Salvatore Giannella e Tonino Guerra. La Campana della Poesia è un’opera realizzata
con lo scopo di dare voce alla Parola e ai Suoni della Natura (infatti la
Campana, collocata sopra un piedistallo all’aperto, emette suoni diversi,
secondo come tira il vento).
Ma che cos’è e perché proprio una
Campana pluridimesionale? Alla domanda Pasqualino Versari confessa senza
tentennamenti che con quest’opera “intendo significare che la poesia, messa a
paragone con la materia, può essere materializzata in scultura come in ceramica”.
Infatti qui a Spinello in poco più di un lustro sono state scolpite e realizzate
oltre ventidue opere, eseguite da artisti provenienti da vari paesi, dal
Giappone, dalla Corea, nonché da diversi artisti italiani. Le pietre, in
genere, sono massi provenienti dai campi e poi ‘lavorati’ a suon di punteruoli,
a cielo aperto, nei mesi d’estate. Le ceramiche affisse sulle facciate del
borgo sono state eseguite da vari personaggi, artisti per la maggior parte dei
casi provenienti dalla Città della Ceramica: Faenza. La più grande scultura è
una fontana dedicata ai quattro fiumi che circondano il paese di Spinello o
nascono poco più a valle, ed è dedicata a quattro grandi poeti, pilastri della
nostra lingua: Dante, Leopardi, Tonino Guerra e Mario Luzi. I fiumi sono,
ovviamente, il Tevere, l’Arno, il Bidente e il Savio. La fontana è alta cinque
metri ed è decorata di tessere musive, il suo funzionamento è legato ad un
pannello solare. Dopo questa, ispirata alla poesia, all’acqua e alla luce,
racconta ancora Pasqualino Versari, “ho sentito molto l’esigenza di dedicare,
come un alleluia, una Campana alla Poesia di alcuni significativi poeti
contemporanei”. Questa Campana, avvolta in una particolare cassa di protezione,
ha un’altezza di settanta cm e un diametro di 60 cm e uno spessore di sei
centimetri. Ma tutta l’installazione misura due metri di altezza e 180 cm di
larghezza, posata su una struttura di travertino, mattoni e ciottolate in
pietra. Il bronzo della campana, ruotando
su un grosso perno, emette particolari suoni musicali ogni volta che la mano
dell’uomo o del vento lo spingerà in senso circolatorio. Esternamente, proprio
sul bronzo dorato, sono incisi i versi di alcuni noti poeti contemporanei:
Davide Argnani, Giorgio Celli, Tonino Guerra, Mario Luzi, Salvatore Giannella,
mentre i bassorilievi, “mani di pace e amore”, incisi alla base della campana
sono della istrionica artista scultrice e ceramista Muky di Faenza. Per i
sentieri di Spinello sono installate numerose sculture, sei dello stesso
Versari, e le altre sono di artisti di diverse nazionalità provenienti anche
dal Giappone: Choi Keum-Hwa, Gabriele Perugini, Fulvio Gradassi, Ivano Vitali,
Lucia Simeoni, Luigi Da vitti, Paolo Lauton, Pierluigi Borghi, Toshihiko
Minamoto. Un vero Museo all’aperto visibile tutto l’anno, grazie alla
collaborazione e alla sponsorizzazione della Pro Loco di Spinello e del Comune
di Santa Sofia. La Campana doveva essere già installata e collocata in ambiente
appropriato già nel 2003, l’anno del tremendo terremoto che, oltre a far
crollare l’antica Chiesa e varie case del paese, ne impedì l’immediata collocazione.
Ma ora, ultimati i lavori di restauro, è stata installata proprio nel cortile
dell’antica Chiesa al centro del Paese“ a cura della locale Pro-Loco e del
Comune di Santa Sofia. Ed ecco i versi dei poeti incisi sulla CAMPANA DEDICATA ALLA POESIA:
ruotando
su un grosso perno ascoltiamo suoni musicali ogni volta che la mano dell’uomo
accarezza la vita e le sue parole:
DA BAMBINO MI AFFASCINAVA
Da bambino mi affascinava
l’idea che i giapponesi avessero
tanta devozione per i ciliegi in
fiore.
e così anch’io stavo a guardare
il piccolo ciliegio nell’orto
e ogni volta che un petalo cadeva
cercavo di attenuargli la caduta
perché si facesse meno male.
Tonino
Guerra
ACQUA D’APPENNINO
Acqua d’Appennino
scesa al borgo
alla fontana
per riprendere in luce
e fiamma il suo cammino
Mario Luzi
LE SCULTURE NON HANNO VOCE
Le sculture non hanno voce
sul piedistallo della permanenza
attraverso i clamori della
Storia
e la sorda lima del tempo
serbano il silenzio
questa statua in forma di
campana
questa campana senza campanile
di Pasqualino Versari
è una statua vocale
una scultura che se la tocchi
si mette a cantare
le sue viscere di bronzo
ospitano un ventriloquo
che parla senza parole
nelle sere di primavera
la sentiamo cantare
come una gigantesca rondine
che viene dal di là del mare!
Giorgio
Celli
LA CAMPANA DEI SOGNI
Ho fatto un sogno:
che questa campana
scandisca con i suoi rintocchi
i
sogni che si realizzano.
Salvatore
Giannella
UN RINTOCCO
un rintocco
ogni tanto nella vita
- Tonfo – Trionfo –
guglie disperse
fra i fiumi del bosco
in penombra o al sole
in ogni angolo di paese
festa o pianto che sia
balzo o cinguettio
al suono di campana
Davide Argnani
Notizie sui Poeti della Campana:
DAVIDE ARGNANI: è nato a S. Maria Nuova di Bertinoro (Fc) il
4.6.1939. Vive e lavora a Forlì. Poeta e critico, collabora a diverse riviste
culturali italiane e straniere. Ha pubblicato numerose opere di poesia lineare
e visiva. Dirige la rivista L’Ortica di Forlì, ed è fra i fondatori
e condirettore della rivista Confini di
Cesena.
GIORGIO CELLI: è nato nel 1935 a Bologna dove è scomparso nel
giugno 2011. Entomologo di fama internazionale, poeta e scrittore, è stato
docente e Direttore della Facoltà di Entomologia presso l’Università di
Bologna. Autore di numerose opere di poesia, teatro e ricerca scientifica, è
stato fra i fondatori del Gruppo 63.
SALVATORE GIANNELLA: è
nato nel 1946 a Parabita (Lecce). Scrittore,.Poeta e Giornalista. È stato cronista,
direttore e inviato dell’Europeo, ha diretto le riviste Genius e Airone. Dal 2000 al 2007 ha curato le pagine di cultura e scienze
del settimanale Oggi, del quale è tra le principali firme delle pagine culturali. Gran
successo ha ottenuto il suo ultimo libro “Voglia di cambiare”, (Edizioni
Chiarelettere, Milano 2008).
TONINO GUERRA:è nato a Santarcangelo di Romagna nel 1920 e per
lunghi anni è vissuto a Pennabilli dove è scomparso il 21 marzo 2012. È noto
per la sua poesia in dialetto e l’opera più famosa è I Bu (Rizzoli 1972), ma è famoso in tutto il mondo per il suo
lavoro dedicato al cinema come sceneggiatore con i più grandi registi italiani
e stranieri.
MARIO LUZI: Firenze 1914-2005, è uno dei poeti e scrittori italiani
fra i più importanti. Laureato in Letteratura francese, ha insegnato in vari
istituti italiani e nel 1955 gli viene assegnata la cattedra di letteratura
francese alla Facoltà di Scienze Politiche di Firenze. Numerosissime sono le
sue opere di poesia. Nel 2004 fu nominato Senatore a vita.
Pasqualino Versari è nato il primo aprile 1945 a S. Piero in Bagno
dove vive e lavora. Pittore e scultore, ha iniziato l’attività artistica nel
1962. Diplomatosi all’Istituto d’Arte di Firenze, frequenta la sezione di
Scenografia dell’Accademia di Belle Arti della stessa città. Per venticinque
anni insegna prima al Liceo Artistico poi all’Istituto d’Arte di Firenze,
periodo durante il quale allestisce con i suoi studenti numerose mostre interne
ed esterne tra le quali si ricorda “Una
finestra sul Seicento” presso il Centro culturale “Vito Frazzi” di
Scandicci. Dal 1979 al 1981 è vissuto negli Stati Uniti dove è diventato membro
dei Pittori Murali di New York e del Southern Vermont Art Center. Dal 1985 al
1987 soggiorna ad Amsterdam allestendo varie mostre. Nel frattempo, tra il 1985
ed il 1986, scolpisce, facendone dono al suo Comune, una grande fontana, un
monolito di pietra serena del peso di sette quintali, messa a dimora nel
giardino della Casa di Riposo di S. Piero in Bagno. Nel 1989 e 1990 è invitato
al Concorso Internazionale di Scultura in Legno a Cortina d’Ampezzo dove ha
eseguito due grandi sculture: “La corda
dell’alpinista” e “L’acqua del
torrente”. Nel 1992 partecipa, a Riccione, alla Rassegna Internazionale “La pietra e il mare” realizzando un
altro monolito di travertino, poi dipinto, intitolato “Il bacio”, visibile nel Parco del Palazzo del Turismo. Nel giugno 1993 la Galleria Boccuzzi di
Firenze, ha allestito una sua Antologica e presentato il Manifesto dei puzzle in forma poetica. Nel 1994 è stato invitato
dalla Biblioteca Nazionale di Firenze ad una performance nell’ambito della
manifestazione “Alphabetica” e qui ha
eseguito “Il parallelepipedo grafologico”.
Nello stesso anno ha tenuto la mostra Luoghi
d’acqua e di pietra
(sculture-fontane) a Palazzo Malvisi di Bagno di Romagna e nel 1996 al Palazzo
del Capitano della stessa località allestisce una mostra Antologica di opere
realizzate dal 1963 al 1996 che rappresentano i cinque periodi più
significativi della sua esperienza artistica, dalla pittura, alla scultura, al
disegno. Nel 1998 espone sette sculture-fontane a Castel San Nicolò di Arezzo.
Dal 1997 ad oggi è Art Director ai Simposium di Spinello, nel cui sito all’aria
aperta, in collaborazione con il Comune di S. Sofia e la Pro Loco, sono state
eseguite e collocate dieci sculture in pietra realizzate da artisti provenienti
anche dal Giappone e dalla Corea. Nel 2000 la Comunità Montana dell’Appennino
Cesenate gli commissiona una grande fontana per il Parco della Moia, presso le
Sorgenti del fiume Tevere. Nel 2001 espone una serie di Puzzle (1979-2001) sempre alla Galleria Boccuzzi di Firenze. Poi
negli anni 2002-2003 espone nuove opere scultoree alla rassegna ‘Pietra
lavorata’ in Casentino e nel 2003, a Spinello di S. Sofia, durante il programma
dei Simposium di arredo urbano, realizza una scultura in pietra colombina alta
m.1,70x80 cm. Al Palazzo del
Capitano di Bagno nel 2010 partecipa insieme all’artista giapponese Hiromi
Egawa alla rassegna d’arte Stile libero,
e nella performance eseguono un puzzle di 10 metri per tre. Della sua attività
si sono occupati vari critici e storici dell’arte tra i quali: Renzo Grazzini,
Ilario Fioravanti, Andrea Andanti, Alfredo Bellandi, Stefano Benedetti, Ugo
Barlozzetti, Charles Bonetti, Arturo Cerra, Francesca Cerri, Vittoria Corti,
Bertie Van Delden, Franco Farina, Leopoldo Gori, Giordano Moretti, Mila
Mastrorocco, Luciano Foglietta, Gilberto Mosconi, Carmen Romanelli, Vinicio
Saviantoni, Tonino Guerra, Mario
Luzi e Davide Argnani. Principali
mostre e cataloghi: Varese, L’Elite,
mostra e catalogo; Williamstown, Massachusetts, USA, The Gallery in Williamstown; Cataloghi: Southern Vermont Art Center, USA
1981; Il Moro, Arti visive, Vent’anni di attività, Firenze 1981; La pietra e il mare, mostra e catalogo,
Riccione 1992-1993; Polittico di S.
Giovanni, Trotzem di Mario Mariotti, Artificio, Firenze 1993; Luoghi d’Acqua e di Pietra Sculture fontane,
Bagno di Romagna 1994; Il Natale e gli
Artisti. A.I.D.O., Sovigliana, Vinci, Firenze 1994. Pasqualino Versari ha
lo studio in via del Campuccio 122, Firenze e a Cà di Casella 92, San Piero in
Bagno (Forlì).
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