NUOVO SENSO DI CRISI DEL POSITIVISMO E FORMALISMO GIURIDICO. Si vogliono indicare atteggiamenti accomunati da una stessa posizione nei riguardi di tratti caratteristici del positivismo di stampo normativo per l'idea che le norme NON sono tali per il contenuto che propongono, ma per il modo e la forma con cui lo propongono. Il primo indirizzo è di solito fenomenologico, ma poi viene elaborato in post-utilitarista e tendenzialmente logico razionalista. Il diritto non è il frutto di una capacità strumentale o di una attitudine pratica dell'essere umano, ma bensì è una realtà di un modo d'essere che viene offerto alla persona che la può esprimere come condizione della propria esistenza. Infatti l'autonomia del diritto è una vera e propria esperienza dell'autonomia dell'essere e non invece data dalla differenziazione del giudizio giuridico dal giudizio etico, inteso come frutto della pratica umana. Nell'ambito delle competenze sanzionatorie a livello antitrust si era già in precedenza proposta la cosiddetta regola dei 2/3 del fatturato per grandi imprese e quindi si devono raggiungere ingenti fatturati per cui le operazioni di concentrazione ricadono su intese che sono meno nette per soddisfare in tempi utili gli accertamenti da parte dell'autorità garante che in ipotesi a partire da 100.000 euro/3 x 2 = 66.600 di fatturato ragionando sul differenziale di 33.400 con uno scarto dello 0,50% e quindi = 167 euro al mese ogni 33.400 di fatturato e quindi x 2 cicli di produzione minimi = 334 ogni 6 mesi = 2.004 x 12 mesi = 24.048 che vengono tolti dai 66.600 = 42.552 su cui si ragiona netti di spese e perciò rispetto ai 33.400 di differenziale si prospetta un guadagno minimo di 9.152 all'anno x 10 anni = 91.520 rimanendo scoperti rispetto ai 100.000 = 8.480 e perciò si devono aggiungere altri 6 mesi di attività che verranno riportati nel bilancio dell'anno successivo che sono in realtà di 1525 euro e quindi + 8480 = 10.005 guadagnando quindi 5 euro ogni anno x 10 anni + 2,50% = 50 + 250 = 300 euro e quindi 10.305 euro x 10 anni = 103.050 con un recupero crediti di 3.050 cioè esattamente il doppio di 1.525. Fatti non parole in tutte ma proprio tutte le scuole.
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