martedì 9 aprile 2024

 L'INFLUENCER SATANICO. Fin dai primi momenti che Lucillo metteva i suoi video sui social e su tick-tock risultava simpatico e quindi ricevette alti consensi e acquisì molti followers fino al punto di avere una certa fama pure all'estero. Tuttavia Lucillo sapeva anche che sarebbe incappato in aspre critiche ed in ingiurie social di qualche pederasta invidioso che lo voleva osteggiare nella sua ascesa. D'altronde a livello di una filosofia finalistica, le strutture fisiche del reale possono essere subordinate ad una intelligenza ordinatrice, che dirige ogni cosa e il tutto nel modo migliore come per i corpi inorganici che si muovono secondo luoghi naturali in maniera spontanea se non ne sono impediti con violenza. Lucillo rappresentava di sé un modello artigianale di uno scultore delle cause e dei principi necessari per spiegare compiutamente la sua natura diversa nel suo tratto caratteristico dove la sua finalità è per se stessa fine nell'intrinseca intelligenza provvidenziale. Continuamente Lucillo si rinnovava cercando di superare una concezione meccanicistica del mondo che lo circondava, e di dominare ovunque caso e necessità cieca, salvo che non si trattasse di propositi consapevoli, per i quali soltanto è appropriato parlare di fini. La provvidenza divina è il fondamento del finalismo perché oltre l'uomo, il resto del creato essendo destinato a servirlo, in generale, ad ogni livello della realtà sarebbe ordinato in funzione di fini superiori e quindi ogni singolo fenomeno avrebbe una finalità sulla base che Dio non fa nulla di inutile. Tuttavia, per causa efficiente Lucillo non voleva improntarsi a vanità e nemmeno a pregiudizio disastroso di un atteggiamento più che altro utilitaristico, alla vana anche se rassicurante, illusione fra lustrini, ciglia allungate, smalto e paillettes che potrebbe rappresentare una mentalità antropomorfa, la quale, interpretando tutto sul modello artigianale, si preclude la conoscenza di necessità assoluta che domina non solo nel mondo, ma anche in Dio stesso con il rischio di includere una superstiziosa visione divina del Dio personale, libero e creatore. Di contro, un movimento di reazione in difesa dei fragili e deboli mostra un Dio-architetto che riflette nel giudizio prima di diventare determinante oggettivamente. In presenza della propria specificità persino Lucillo sarebbe rimasto dubbioso per meccanismi ciechi della conduzione della sua essenza diversa ì, ma poi considerando che aveva acquisito un dominio armonico del tutto sulle parti per uno scopo su queste ed anche proprio, allora, lui non aveva affatto paura delle critiche social, anzi ci scherzava pure senza però mettere troppa benzina sul fuoco e solo allo scopo di sdrammatizzare e smorzare i toni crudi. Infondo, per Lucillo, ci deve essere una congiunzione fra un finalismo interiore che motiva i gesti, come pure gli istinti ed il provvidenzialismo immanentistico di intrinseca origine per cui persino il peccato rende intellegibili le vicende umane nello spirito del sé di potenza, e seme che sa divenire frutto solo se sa svilupparsi poi nella razionalità e libertà della piena consapevolezza di come siamo fatti e di cosa possiamo permetterci di fare non solo e non tanto per come siamo fatti, ma anche per il rispetto di ciò che può far male e nella massima considerazione di ciò che può far bene a livello evolutivo sociale. Lucillo perciò continuava il suo lavoro all'interno social per far comprendere che al di là dell'apparenza ci può stare una cultura intelligente e sagace, che sa come rinnovare un impianto antico per farlo diventare un impianto moderno e innovativo, in continuo progredire dove l'amor tace e palpita per parlare sol di bene che fa crescere l'anima. 

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