All'Istituto Alberto Marvelli a Gabriele Trivellin - NUOVO PRAGMATISMO RELIGIOSO NELLA PSICOLOGIA UMANITARIA. - Questo intervento si basa su una funzione del pensiero che impone la regola d'azione, intesa come abitudine di comportamento, ovvero una credenza da cui possa derivare il concetto di un oggetto in cui si identifica effettivamente, senza residui, con i suoi risultati pratici concepibili. In questo periodo storico, bisogna fare un uso più ampio della dottrina del pragmatismo per una teoria metafisica e morale della verità intesa come soluzione che dà luogo a conseguenze pratiche soddisfacenti, relativamente alle esigenze vitali più profonde di quella fame e sete fisiologica, per soddisfare, invece, una fame e sete spirituale degli individui. La conoscenza non è altro che un rispecchiamento ed una suggestione dell'evoluzionismo pratico della fede religiosa, per cui le istanze della volontà di credere e delle ragioni del cuore debbono essere dotate di maggior valore di verità rispetto ad un secco intellettualismo scientifico. Infatti, lo sviluppo dell'industria della guerra è irrazionale e addirittura suicida e perciò bisogna cercare di trovare nuovi impulsi per la pace in una nuova psicologia sociale e comportamentistica. Si prevede una versione strumentalista che miri ad una logica di riduzione dei bisogni pratico-psicologici ed emozionali degli individui concreti nel tempo e si presume che l'atmosfera pragmatista che si verrà a creare possa ostacolare la superiorità del valore della Fede e del sentimento rispetto all'intelletto e alla scienza, e dunque che si possa generare nel tempo un funzionismo della filosofia del "come se" ispirata alla funzione regolativa delle idee della ragione in base a dei concetti e principi della logica che conducano a stimolare funzioni utili elaborate dallo spirito per affrontare con successo la realtà ed influenzarla in maniera più moderna e all'avanguardia possibile. Si parte quindi caro Zamparetti Marco da una caratterizzazione dovuta ad un nucleo centrale di convinzioni comuni che hanno il loro perno nella concezione dinamica e spontanea dell'intelligenza (mind) e della conoscenza. Successivamente, accogliendo le variazioni spontanee che l'ambiente ci presenta si determina una funzione che non volga soltanto alla pura produzione in quanto tale, ma che riesca a gestire dei possibili scenari e sviluppi ipotetico-statistici della metodologia scientifica contemporanea per fare in modo che il pragmatismo volga unitariamente ad un rapporto organico-ambientale, soggetto-oggetto, individuo-società accettabile e sostenibile con le risorse a disposizione del pianeta. La conoscenza, infatti, non è un atto intuitivo immediato, ma è un processo interpretativo che serve a manipolare nella maniera più corretta e giusta l'esperienza per il fatto che le idee non si limitano semplicemente a riflettere la realtà ed i fatti, ma li trasforma e li produce rinnovandoli ed aggiornandoli continuamente. Analogamente, non si deve più ridurre il rapporto mente-corpo e uomo-natura ad un semplice dualismo, ma lo si deve intendere alla luce di un interazionismo dinamico, libero da certi impacci metafisici e aprioristici, e ciò a rilevanti applicazioni in sede etica, religiosa ed estetica, politica e sociale fino a sfociare in tentativi di rinnovamento radicale sia della psicologia che della pedagogia. Si propone, dunque uno schema concettuale di framework tecnico di carattere post-analitico per confronti di utilità secondo una regola di Bentham rivisitata che trova una media fra il benessere sociale identificato come sommatoria delle utilità individuali e quella degli individui più svantaggiati della società. La confrontabilità dei livelli di utilità è necessaria ed importante per cui anche se si aggiungono costanti arbitrarie, queste poi vengono eliminate nel momento in cui si fa un confronto fra utilità complessiva tenendo conto degli individui più svantaggiati. Facciamo un esempio, una persona non può permettersi di comprare con il suo stipendio di 1.200 euro una maglia del costo di 50 euro perché prima deve ottemperare alle spese per l'alimentazione ed i consumi energetici, l'affitto, il mutuo e le assicurazioni auto varie e ieri in banca ho sentito dire che c'era una signora che voleva fare una assicurazione auto con la banca e supponiamo che questa fosse di 300 euro a cui aggiungiamo i 50 euro della maglia = 350 euro e quindi le rimarrebbero rispetto ai 1.200 = 850 euro dell'affitto e quindi non le resta nulla per pagarsi le spese energetiche di luce, gas ed acqua e perciò deve poter aumentare l'interesse bancario a 850/350 = 2,43% per uno 0,43% in più di cassa integrazione e prestiti e quindi rispetto ai 50 euro della maglia = 0,21 centesimi di sconto sull'energia x 12 mesi = 2,52 euro l'anno e questo significa che l'interesse aumenta di 10 centesimi ogni operazione e se la signora poi ha fatto 10 operazioni bancarie spende 100 euro e quindi il costo della sua assicurazione auto passa a 450 euro e perciò la banca potrà reinvestire 100 euro x 2,52% x 10 operazioni al gg x 360 gg di bilancio solare = 9.072 euro x 50 clienti = 453.600 euro che accumula /24 mesi del master in economia e finanza = 18.900/12 = 1.575 che si becca la mia amica Stefania della banca a cui viene decurtato il 2,52% dell'investimento = 39,69 al mese e quindi x 12 = 476,28 l'anno x 25 anni di attività sua = 11.907/12 = 992,25 di pensione + 476,28 se riesce a stare a lavorare in banca per 35 anni = 1.468,53 rimettendoci rispetto ai 1.575 = 106,47 e quindi in realtà per 10 operazioni bancarie si spende una ulteriore commissione di 6,47 euro e quindi su 100 operazioni bancarie = 647 euro di assicurazione auto-moto insieme (uno scontaccio!!) così l'assicurazione moto è praticamente di 197 euro l'anno per i clienti della banca e perciò se anche solo 50 clienti aderiscono all'iniziativa telefonini alla mano la banca può usufruire di un ulteriore sconto del 2,52% = 16,30 di spese di tenuta conto (uuu uuu che scontaccio!!) che aumentano per gli investimenti di altri 6,47 x 10 operazioni 64,70 + 16,30 = 80,90 la commissione che una signora si deve pagare per la vendita di azioni x 10 operazioni = 809 euro per un part-time ausiliario bancario di 6h al gg. e l'affarone s'ha da fare!!! Questo è il giusto pragmatismo avere le idee chiare di come investire senza fare troppi voli pindarici che complicano la vita.
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