All'Istituto Alberto Marvelli a don Cristian Squadrani - INVISIBILI DISAGI - PROPOSTA IN BOZZA - INVISIBILI - Petali sommersi di pensieri impoveriti, fra zolle aride di deserti sentimenti: nel cerchio della vita la prece incensata avvolge il silenzioso cammino. Invisibili desideri d'amor perduto nel tempo che sfugge ad ogni moto. - Sofia voleva proporre al dottor Paolo Manzelli avvocato una nuova visione di modello antitrust specie per le intese restrittive della concorrenza per piccole-medie imprese in accordi e coordinamento dei loro comportamenti sul mercato specialmente per quanto riguarda i contenuti i-commerce social nella spartizione del mercato pubblicitario, riducendo gli incentivi per poter operare in maniera efficiente, poco ingannevole, e truffaldina in modo da soddisfare meglio le esigenze dei consumatori. Esiste, infatti, una legge di ABUSO DOMINANTE quello che potrebbe avere sottilmente attuato l'editore Alessandro Ramberti mettendo la sua immagine di profilo social su un numero di cellulare che viene utilizzato in realtà da don Ugo Moncado per l'iscrizione a SPAZIARTI per fare in modo, attraverso un sotterfugio quanto meno sibillino, che il signor Alessandro Ramberti possa guadagnare il massimo dei contenuti privilegiandolo e decidendo così che egli abbia la prevalenza sul mercato social dell'Ufficio diocesano dedicato alle arti. Ma in base alla legge si dovrebbe calcolare la MEDIA dei guadagni tenendo conto del rischio di denuncia che potrebbe caro Paolo Manzelli essere il doppio di quello previsto in genere del 6% dato che per il signor Alessandro Ramberti è la prima volta che si affaccia al mondo social e non conosce nemmeno bene il discorso della REPUTAZIONE social che significa SERIETA' lavorativa che si discosta assolutamente dalla beffa e dalla truffa. Perciò siccome un social media manager guadagna dai 26.000 euro ai 48.000 euro bisogna calcolare per ciascun importo il 12% e quindi per il 1° importo = 3.120; per il 2° importo = 5.760 e poi si calcola la media di rischio e perciò 3.120 + 5.760/2 = 7.320 euro che si devono togliere dalla media degli importi possibili a guadagnarsi e perciò 26.000 + 48.000/2 = 50.000 euro - 7320 = 42.680 di guadagno effettivo su cui si ragiona/7320 = 6% di interessi di possibile guadagno sull'investimento e quindi 42.680 x 6% = 2.560,80 di guadagno e perciò diventano in sommatoria = 45.240,80 con un possibile ammanco ad arrivare ai 50.000 di = 4.759,20 considerati PROVA DEL 9 per log base 10 di 45.240,80/10 = 4.524 con un differenziale di antitrust rispetto ai 4.759,20 = 235,20 al mese di tasse che si deve pagare il signor Alessandro Ramberti per aprire e tenere acceso l'ufficio social diocesano dedicato all'arte e quindi X 12 = 2.822,40 che superano come si vede nei costi gli interessi di 2.560,80 di = 261,60 e perciò il signor Alessandro Ramberti avrebbe diritto di fare 261,60/12 mesi = 21,80 che vanno decurtati dalle tasse per 235,20 - 21,80 = 213,40 che moltiplica x 6 mesi (cioè i 180 gg della disoccupazione in quanto il lavoro è ciclico) = 1.280,40 di guadagno mensile e quindi 15.364,80 a livello annuale che si tolgono dai 42.680 = 27.315,20 che guadagnerebbe l'ufficio diocesano, in pratica il seminario (ah però che sostegno!!!). Successivamente Sofia proponeva una operazione di CONCENTRAZIONE per la legge n. 287/90 in cui si dice che la somma cara parrucchiera che hai avuto alle calcagna la Guardia di Finanza non debba superare determinati limiti prima di essere realizzata e qui è stato fatto un aggiornamento sui 36.000 euro che ora divengono grazie al calcolo di cui sopra 42.000 euro con un aggio, quindi di respiro per il signore della ditta di abbigliamento che oggi ho incontrato in un negozio di 6.000 euro e questo consentirebbe di abbassare i prezzi della parrucchiera da 70 euro ai 42 euro (colorazione, piega e taglio compresi) e per l'abbigliamento di poter usufruire di uno sconto del 28% (cioè si taglia l'IVA con un ulteriore incentivo del 3%) e perciò se per caso il signore voleva vendere un trench a 50 euro x 28% = 36 euro a cui lo vende ora x 100 pezzi venduti (grandissima moda diventare come Gerardo Colombo!) sono 3.600 euro guadagnati al mese x 3 mesi (primaverili) = 10.800 che si aggiungono al guadagno della parrucchiera di 42 x 10 clienti al gg x 26 gg lavorati al mese esclusi i festivi o riposi = 10.920 e quindi la parrucchiera guadagnerebbe 120 euro in più rispetto al negozietto di abbigliamento e perciò dovrebbe cedere in "comodato d'uso" (una cosa comoda comodissima!!) 120 euro/26 gg = 4% agli altri negozianti e quindi dovrebbe cedere 10.920 x 4% = 436,80 al mese di tasse minime x 12 mesi = 5.241,60 x 2 (abbigliamento e parrucchiera per andare a cresime, matrimoni, comunioni e festoni) 10.483,20 e quindi succede che si può reinvestire il differenziale di 10.800 euro guadagnati dall'abbigliamento - 10.483,20 = 316,80/2 = 158,40 che il negozio di abbigliamento può aggiungere in compartecipazione statale e quindi arriva a 10.958,40 e perciò deve cedere allo stato o meglio alla banca - 10.920 = 38,40 all'anno quando paga il 730 unico x 10 anni di lavoro = 384 e quindi questo significa che c'è la possibilità di un altro aggio di 384 - 316,80 = 67,20 x 10 anni = 672 che si aggiungono ai 384 = 1.056 con cui si trova in pensione la signora Marta Cartabia parrucchiera, però siccome la signora Marta è da 60 anni che ha lavorato allora ha diritto all'integrazione del 4% annuo di cui sopra = 42,24 x 6 volte i 10 anni = 253,44 e quindi raggiunge 1.056 + 253,44 = 1.309,44 di pensione e credo che le vada benissimo!!!. Infatti l'autorità garante della giusta ed equilibrata concorrenza annuisce positivamente per la maggior tutela delle risorse impiegate nella compartecipazione economica e nella divulgazione pubblicitaria e commerciale dove poi possono presentarsi valide occasioni di svendite o promozionali e quindi forza, avanti tutta, non poniamo in mezzo indugi ed impieghiamo meglio il tempo per riuscire a sconfiggere gli invisibili disagi: quelli di NON riuscire a capire bene come funziona la normativa. CIAO:
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