venerdì 29 settembre 2023

 A MENTE APERTA. Alessia doveva fare un importantissimo esame di teologia con il Vescovo Nicolò Anselmi e Lambiasi Francesco su una frase che era stata scritta nel primo articolo del giornalino che diceva "Guarda come si vogliono bene" e che riguardava i primi cristiani al tempo di Tertulliano, ma ad Alessia risultava che Tertulliano avesse scritto un librone dal titolo Apologeticum (197) dove si mostrava il carattere superstizioso delle pratiche religiose pagane e dove venivano difese (a proposito della difesa degli angeli Gabriele, Michele e Raffaele di cui oggi si celebra la festa) le virtù civili dei cristiani, dei quali si sottolinea il lealismo nei confronti dell'impero. Questo dimostra un certo rigorismo che lo fece entrare in polemica con la chiesa cattolica e poi sorpresone Tertulliano scrisse anche De ieiunio adversus psychicos in cui si difende il digiuno rigoroso inteso come rinuncia e sacrifico contro il lassismo dei cattolici con un atteggiamento di diffidenza e polemica nei confronti della vita sociale del tempo per una eterogeneità delle fonti a cui si ispirava per cui riguardo alla conversione personale cosa si intendeva dire nel giornalino che ci si deve basare solo su una frase oppure che bisogna capire il contesto in cui è stata scritta, il momento in cui è stata scritta,  il perchè è stata scritta e cosa volesse significare averla detta?? Altra domanda ai Vescovi è importante sì o no capire nel testo se una frase possa essere attinente o meno all'argomento trattato e se potesse dare le più giuste direttive ai fedeli che la leggevano??? Sempre ai Vescovi secondo voi io lettrice del giornalino parrocchiale ho fatto bene oppure ho fatto male ad informarmi di chi fosse tele Tertulliano e a capire cosa avesse scritto oltre quella frase che è stata messa lì sul giornalino per dare un bel effetto a tutto l'articolo senza capire che tipo era colui che l'aveva detta ed il vero motivo per cui l'aveva detta, quale tono volesse dare alla frase se di polemica, se invece di incoraggiamento, se invece di sferza a cercare di andare d'accordo o se invece di velato sarcasmo??? Secondo voi cari Vescovi cambia o no il senso della frase a seconda della sua intonazione, a seconda di come viene "recitata" e di come viene compresa da un soggetto oppure da un altro e soprattutto secondo voi è o meno importante capirne l'effetto che può avere su chi la legge a seconda delle condizioni in cui la sta vivendo dentro di sé e di come la recepisce o l'intende attuare??? Facciamo un esempio??? Sofia del giornalino fa una torta da portare al mercatino tutta bella ornata, tutta piena di fiorellini, insomma una vera e propria opera d'arte culinaria secondo voi è giusto che sia messa davanti in bella vista a tutte le altre torte?? a) NO perchè non dobbiamo dare il messaggio ai ragazzi che ci sia uno più bravo di un altro a fare le torte?? b) sì perchè dobbiamo fare capire che ci sono alcuni ragazzi portati per una cosa ed altri portati per un altra ed inoltre la torta serve ad attirare la gente a comprare e a vedere nelle opere il loro valore di ATTITUDINE del ragazzo a fare un lavoro. c) la posiziono al centro e non proprio davanti perchè chi lavora deve trovarsi al centro dell'interesse della collettività ed averne la considerazione. d) la posiziono dietro ad estrazione a sorte per fare capire che i talenti capitano causalmente per volere divino e che poi devono essere come la ciliegina sulla torta ossia come un privilegio, un pregio che va conquistato, motivato e attivato sempre. e) la posiziono all'entrata con davanti la scritta "Prendimi" così da fare capire che va preso il meglio di ciascuno e che di ognuno bisogna vedere la parte più importante e bella del suo carattere. f) faccio in modo da produrre altre torte altrettanto belle e ornamentali di cui poi produco quella di zucca con davanti la zucca che sorride in modo da fare allegria e in maniera ammiccante attrarre le persone a comprare le torte. Adesso passiamo a Luigi Maria Epicoco che scrive sul giornalino riguardo agli anziani che sono colonne e non sedie rotte, ma poi si ritrova davanti ad un anziano che bestemmia e che dice un sacco di parolacce cosa fa: a) lascia perdere tanto è anziano ed è inutile rimproverarlo; b) prova a rimproverarlo con dolcezza; c) siccome è una forma di intercalare lo fa passare per dialetto; d) fa una scuola in cui imparare altri termini meno volgari e più simpatici come cavolo o cetriolo che fa ripetere, ripetere all'infinito come il rosario e) siccome è una moda ed una abitudine che ha anche una assidua frequentatrice della chiesa che gestisce una agenzia di pellegrinaggio che fa da sponsor alla iniziativa delle torte allora la perdona per avere il suo sponsor; f) sopporta sempre i toni aggressivi perchè con queli ci si fa intendere meglio??? Dice il giornalino di avere pazienza e lo ripete anche Alessandro Ramberti all'uscita della chiesa, ma NON conosce bene il vero significato della parola PAZIENZA che è anche DILIGENZA, PRECISIONE ed allora a proposito della torta di Sofia ella ha speso per farla 20 euro, ma gliela mettono a 15 euro con una perdita di 5 euro, che a lei non importa perdere perchè tanto vanno in opere di beneficienza?? Invece Irene alza la mano e dice che dovrebbe avere lo stesso valore della spesa che ha effettuato Sofia se no non ci perde solo lei, ma la Parrocchia intera?? Invece alza la mano Francesco che dice che il prezzo di 15 euro è quello giusto perchè al governo hanno deciso per 3 mesi di calmierare i prezzi di prodotti di 1° necessità fra cui c'era anche la farina e il latte, le uova e lo zucchero, l'olio di semi di girasole, il lievito, e anche il cioccolato da dare a merenda ai bambini?? Invece alza la mano Tizia che dice che dobbiamo praticare lo sconto fiscale della differenza fra l'IVA e l'interesse bancario che viene applicato dai guadagni e che su 20 torte al prezzo 10 a 10 euro per 100 euro e 10 a 20 euro per 200 euro ed in totale su 300 euro X 22% = 66 euro e poi 300 X 2% di interesse bancario = 6 euro e quindi 60 euro per cui sono 300 - 60 = 240/20 = 12 euro e quindi metto tutte le torte a 12 euro indicandolo come valore medio di vendita per non fare torto a nessuno e fare in modo di fare capire che il contributo va suddiviso in parti uguali per famiglia in modo da non creare troppe disparità?? Ma Caio alza la mano dicendo che suo padre è un pasticcere e per fare le torte ha dovuto usare una impastatrice che però si è rotta e quindi deve poi comprarsene una nuova se no non ce la fa a portare avanti l'attività con 1 sola impastatrice ed allora lui non riesce a coprire con quell'importo l'acquisto dell'impastatrice del costo di 500 euro perchè 240 euro sono meno della metà di 500 euro e quindi chiede alla parrocchia di prestargli a lui i soldi senza dover sostenere gli interessi bancari del 4,3% del disavanzo del bilancio pubblico e cioè 500 x 4,3% = 21,50 euro ogni impastatrice e lui per fare il pasticcere deve avere almeno 3 impastatrici e quindi deve spendere 1.564,50 che potrebbero servire per assumere un pasticcere come quel ragazzo incontrato presso un negozio di bike  con sindrome di Asperger cioè uno spettro autistico che va seguito in maniera particolare specie con un adeguato sostegno scolastico che può dare notevoli miglioramenti specie nel linguaggio. Ci vuole la volontà di fare bene le cose e di capire che ci sono le spine oltre le rose. 

Nessun commento: