dal Il Resto del Carlino del 25-06-23
Apologhi in fotofinish di Maria Lenti al Palazzo Ducale
Stralci di vite, volti, luoghi, riflessioni: in cinquantadue racconti Maria Lenti abbraccia temi molto diversi tra loro nel suo ultimo volume Apologhi in fotofinish, recentemente edito da Fara (176 pagine), che verrà presentato martedì alle 17:30 nel giardino pensile di Palazzo Ducale. Con l’autrice dialogherà Gualtiero De Santi.
I racconti, per lo più già editi singolarmente a partire dal 2018 in varie riviste o libri collettivi, sono frutto della creatività degli ultimi anni della poetessa e scrittrice urbinate, uniti a sei inediti che completano il nutrito indice. Nutrito anche e soprattutto per la varietà di tematiche, trattate con uno stile che invoglia a passare da un racconto al successivo. Si va dal rapporto con la tecnologia a riflessioni sull’amicizia, attuale o perduta; i sentimenti e gli stati d’animo a volte vengono narrati tramite delle vicende di cui si prende coscienza al termine della lettura, altre volte sono protagonisti fin dal titolo. I luoghi, sovente con riferimenti locali, sono trattati non come delle cartoline, ma raccontati apparentemente per necessità, cosicché il lettore se ne affeziona gradualmente, finendo per rimpiangerli se non li ritrova nei testi successivi; non poteva mancare la parentesi del covid, trattata con rispetto.
Stralci di vite, volti, luoghi, riflessioni: in cinquantadue racconti Maria Lenti abbraccia temi molto diversi tra loro nel suo ultimo volume Apologhi in fotofinish, recentemente edito da Fara (176 pagine), che verrà presentato martedì alle 17:30 nel giardino pensile di Palazzo Ducale. Con l’autrice dialogherà Gualtiero De Santi.
I racconti, per lo più già editi singolarmente a partire dal 2018 in varie riviste o libri collettivi, sono frutto della creatività degli ultimi anni della poetessa e scrittrice urbinate, uniti a sei inediti che completano il nutrito indice. Nutrito anche e soprattutto per la varietà di tematiche, trattate con uno stile che invoglia a passare da un racconto al successivo. Si va dal rapporto con la tecnologia a riflessioni sull’amicizia, attuale o perduta; i sentimenti e gli stati d’animo a volte vengono narrati tramite delle vicende di cui si prende coscienza al termine della lettura, altre volte sono protagonisti fin dal titolo. I luoghi, sovente con riferimenti locali, sono trattati non come delle cartoline, ma raccontati apparentemente per necessità, cosicché il lettore se ne affeziona gradualmente, finendo per rimpiangerli se non li ritrova nei testi successivi; non poteva mancare la parentesi del covid, trattata con rispetto.
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