venerdì 19 maggio 2023

 LA FORZA DELLA ROMAGNA. Resistere in situazioni critiche non è semplice e ciò vale non solo in condizioni naturali disagevoli, ma anche in quelle oncologiche per cui cari Pession e Samorani bisognerebbe aggiornare le tabelle proposte da Bizzozzeri per quanto riguarda i processi infisammatori acuti, associati a danneggiamento degli epiteli, tessuti labili e caratterizzati da rapporto alfa/beta alto. Data la diversa natura dei tessuti interessati da eventuali infiltrazioni postume a trattamenti o interventi chirurgici al seno e nella sequela del meccanismo del danno, non è detto che ad effetti collaterali intensi debbano seguire complicanze tardive, o viceversa. Bisogna verificare per esempio se la paziente che ha subito mastectomia totale ad entrambi i seni si trovi in una condizione di menopausa o se questa è stata determinata in maniera artificiale dopo trattamento chirurgico, oncologico o radioterapico per evitare metastasi. Su danni iatrogeni modesti ad alta probabilità gli effetti collaterali possono essere concomitanti; su sequele di gravità modesta i danni potrebbero essere permanenti; a livello delle complicanze i danni possono anche essere tardivi e quindi bisognerebbe fare una possibile ipotesi su margine di danno alle cellule per 2° tumore infiltrato che in proposta è del 5% in carcinogenesi anche a distanza di molti anni. E' largamente accettata in tale senso la teoria della predisposizione individuale per 2° tumore indipendentemente dal tipo di terapia cui viene sottoposto e a livello statistico in proposta si considera che all'interno di una popolazione normale seguita in per lo meno 10 anni le complicanze o un 2° tumore possano comparire nel 5% della popolazione. Infatti in particolare modo per le regioni sovraclaveare ed ascellare in genere in seguito ad erronee sovrapposizioni di campi, di dose o di terapie si possono provocare danni ai nervi del plesso brachiale con conseguente IPOSTENIA della muscolatura degli arti superiori corrispondenti e questa è senz'altro la parte più critica. A livello pratico quindi si propone di usare un 5% della multa che ho pagato ieri di 41,40 = 2,07 euro per le popolazioni colpite dall'alluvione (so già che siete commossi) e di usufruire anche del valore dei monopoli di Stato della cifra di 2,50 per un valore complessivo di 4,57 totali che per log base 10  di 41,40 superano la cifra di 0,43 cent. X 100 = 43 euro di investimento che supera i 41,40 = 1,60 che impieghiamo per le zone colpite dall'alluvione e le loro vittime X 12 mesi = 19,20 x 58 anni di una paziente = 1.113,60 per uno spalatore di fango e detriti e X la ricostruzione dei collegamenti stradali X 330 comuni della regione Emilia-Romagna = 367.488/12 mesi = 30.624 euro/ 1.113,60 = 27 spalatori minimi ed anche ricostruttori assunti nella zona anche extra-comunitari disponibili alla fatica ed anche agli straordinari. Facciamo davvero del bene a tutti e a ciascuno ricordandoci che la salute è al numero 1!!

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