Riflessioni, testimonianze, letture, arte, danza, musica, poesia… nel suggestivo abbraccio del monastero di Fonte Avellana alle pendici del Catria (PU). Il tema, proposto da Tomaso Marazza, può essere inteso come simbolo di vita, forza, energia, purificazione, socialità, custode del sottobosco e degli esseri che lo popolano, materiale da costruzione, per la produzione di strumenti e attrezzi, albero maestro…
Venerdì 8 luglio 2022
15:00 Saluto del priore Gianni Giacomelli e del moderatore Alessandro Ramberti
15:10 L’albero: confidenze, profumi, sensazioni, percezioni, ascesi – Tomaso Marazza nasce a Milano nel gennaio 1963 ove vive per i primi trent’anni circa. Dopo la maturità classica si iscrive alla facoltà di Medicina di Milano con conseguimento della laurea nel 1989. Si è dedicato alla professione medica in vari ambiti tra cui quello di medico palliativista di pazienti oncologici e di medico di medicina di urgenza presso ospedali dell’hinterland milanese e del capoluogo lombardo. Al momento vive presso il Monastero di Fonte Avellana. Ha pubblicato il libro di poesie Con te me ne andrò (Book Sprint 2020). Un suo articolo è inserito ne Il muro (Fara 2021).
15:40 La mitezza della betulla: impariamo dagli alberi una cultura nonviolenta e una economia mansueta – Luigino Bruni è un economista e storico del pensiero economico, con crescenti interessi per l’etica, gli studi biblici, per la letteratura. Interessi laterali che negli anni sono cresciuti a tal punto da cambiare la natura del suo mestiere perché, indagando le parole ‘economiche’ che lo avevano affascinato fin dai primi studi – benessere, felicità, mercato, dono, reciprocità, gratuità… – si è via via accorto che queste parole ‘prime’ non possono essere spiegate dalla sola scienza economica. Le singole discipline, tutte, muoiono quando cercano di passare dalla teoria alla vita. Per risorgere devono iniziare a dialogare con le altre discipline sorelle, perché i verbi che aprono la vita e la spiegano devono essere declinati alla prima persona plurale (noi). Oggi il suo lavoro di studioso e di intellettuale alterna articoli di teoria economica con commenti biblici, libri di storia del pensiero economico con altri sulla natura religiosa del capitalismo, e nessun filone da solo riesce a dire che cosa oggi occupa la sua mente e il suo cuore.
16:20 In quel giardino ero nell’anima – Natascia Ancarani è nata nel 1961 da famiglia contadina a Conventello (RA). Dopo aver frequentato il liceo a Ravenna negli anni Ottanta si trasferisce a Pavia per studiare filosofia che ancora insegna nelle scuole superiori. Negli anni Novanta ha partecipato a un gruppo femminista di studio sulla violenza, da cui il volume: Il sonno della ragione. Saggi sulla violenza (Dell’Arco 1993). Nel 2006 ha vinto il “Pubblica con noi” di Fara con la raccolta di racconti uscita nell’antologia 3x2 e da allora ha partecipato a diverse kermesse della casa editrice. Nel 2016 è uscito il saggio narrativo Doppia Esposizione, Berlin 1985-2015, Edizioni del Foglio Clandestino.
16:35 Oltrepassato l’albero finale – Davide Valecchi (Firenze, 1974), polistrumentista, dal 2003 è chitarrista del gruppo post-punk Video Diva. Con lo pseudonimo di almost automatic landscapes dal 2001 ricerca nel campo della musica elettronica spaziando dal minimalismo alla dark e cosmic ambient, passando per il glitch, la musique concrète e la drone music, fino ad approdare a un ibrido in cui le suggestioni sperimentali si coagulano con una forma musicale più tradizionale e strutturata con uso di sintetizzatori analogici. Ha pubblicato in poesia: Magari in un’ora del pomeriggio (Fara 2011), Nei resti del fuoco (Arcipelago Itaca 2017) e La strada del nutrimento (Fara 2021). Altre poesie e racconti sono presenti in antologie e in vari blog letterari. Collabora con poeti e scrittori a eventi in cui si fondono musica elettronica, parola e video di ricerca. Cfr. davidevalecchi.blogspot.com
16:50 L’albero e il cattivo frutto – Subhaga Gaetano Failla è giunto sulla Terra una domenica d’autunno. Ha pubblicato narrativa, poesia e saggistica con vari editori, in italiano e in altre lingue. Con Fara Editore: Il seminario di Vinastra, La signora Irma e le nuvole, numerosi testi in libri collettivi nati da kermesse e in antologie e blog. Per Fara è stato anche giurato di concorsi letterari. Opere in inglese in: Zen poems, Haiku for lovers, Therapy and the Counter-tradition, Hazy Moon the Zen Review, Self & Society. È presente in diverse riviste e antologie, in trasmissioni radiofoniche e altro. Tra le ultime pubblicazioni: Il sogno di Opale (Ensemble), La vicinanza della primula (Eretica). Il nome Subhaga gli è stato dato da Osho.
17:05 Dove il tronco è privo di corteccia – Maela Bertazzo è nata a Nove e risiede a Marostica (VI). Una vita passata tra i numeri. Poi, inaspettatamente, un nuovo percorso: la scrittura. Ha ottenuto riconoscimenti e alcune sue opere sono inserite in antologie di racconti. Vapori e ciàcoe è risultato 3° al Concorso letterario regionale di poesia e prosa 2014 ad Abano Terme (PD); Il più straniero di tutti ha ottenuto il 1° posto al Premio letterario Virgilio Scapin 2018 a Breganze (VI). Con Fara ha pubblicato nel 2019 una raccolta di poesie votate al Faraexcelsior, Dentro la trasparenza. Nel 2020 ha vinto il concorso Faraexcelsior con il romanzo breve La zanzara d’inverno. È presente in Respiro e ne Il muro.
17:35 Filastrocca dell’ABC / Sono l’albero e son qui – Antonia Gualtiero è nata a Thiene e vive a Malo (VI). Ha lavorato come medico di Medicina Generale, professione che le ha dato la possibilità di entrare in molte case e vite. Ha partecipato a vari corsi di scrittura autobiografica tra i quali, nel 2019, Graphein, presso la libera Università dell’Autobiografia di Anghiari. Ama la sintesi. Predilige le parole che possono contenere un concetto, un mondo non detto. Scrive poesie che arrivano spontanee, improvvise.
17:50 “Arbol De La Esperanza Mantente Firme” – David Aguzzi, nato a Rimini, vive a Riccione. È laureato in Sociologia e in Scienze della comunicazione. Socio e presidente dell’Associazione Teatro Aenigma (Urbino), co-fondatore della rivista Teatri delle diversità e delle Edizioni Nuove Catarsi, ha scritto libri e saggi su varie tematiche sociali e numerosi articoli per Teatri delle diversità. Ha realizzato il cortometraggio Cambiamo Discorso? È presente in numerose antologie fariane; le ultime La via (2019), Respiro (2020) e Il muro (2021). Primo al Concorso Viaggi di Versi 2014, Editrice Pagine, con la poesia Oggi. Ha messo in scena con la Compagnia del Gruppo Atena, composta da attori con patologie psichiche e disagio sociale, le drammaturgie teatrali – Mi fido di te, Il Treno dei desideri, Il vecchio geloso, Vorrei essere speciale, … ma queste son parole!
18:05 Radici e germogli – Adalgisa Zanotto vive a Marostica (VI). Suoi racconti e poesie sono inseriti in diverse opere collettanee nate dalle kermesse fariane. Ha ricevuto vari riconoscimenti con Fara: ha vinto il concorso Rapida.mente 2015 (sez. Racconto) con pubblicazione nella omonima antologia. Nel 2016 dà alle stampe la raccolta di racconti Celestina. Seconda al concorso Versi con-giurati, ha ricevuto la pubblicazione premio di Sussurri e respiri (2017). Nel 2018 ha pubblicato l’opera poetica D’ora in poi (Menzione d’onore al Premio Montano 2018 e Menzione di merito al Premio Di Liegro 2019) con la Prefazione di Gianni Criveller premiata al Città di Forlì 2019. Nel 2020 è uscita la silloge Ho da dirti in segreto.
18:15
Arte e vita –
Lorena Tiezzi vive a Sarteano (Siena) dove è nata 63 anni fa. Nel 2006 pubblica con la casa editrice Il filo la raccolta di poesie
Respiro e vince il secondo premio nel concorso poetico AC Misterbianco. Nel 2008 pubblica alcune poesie nella rivista
Poeti e Poesia. Nel 2009 partecipa con le sue poesie allo spettacolo di danze in cerchio “Pa cha Ma ma” e si classifica II nel premio nazionale “Donna sopra le righe” con un racconto breve. Nel 2010 la sua raccolta “Frusta” viene pubblicata nell’antologia
Poeti del 900 della Valdichiana. Dal 2011 al 2019 le sue poesie sono inserite in sette antologie della casa Editrice Pagine. Fin da bambina mostra un amore profondo verso le arti figurative che esprime con l’utilizzo di svariati materiali e tecniche, spaziando dal ricamo alla scultura in argilla.
18:30 Dibattito e tempo libero
19:00 (per chi vuole) Vespri
19:30 Cena
21:00 IL VERDE performance di danza a cura della Compagnia Il Tempo Favorevole
in scena: Veronika Aguglia, Marinella Freschi, Barbara Martinini – con musiche originali di Roberto Paci Dalò – ricerca sonora di Marinella Freschi – regia di Barbara Martinini – con il sostegno del Comune di Rimini – una coproduzione Mulino di Amleto Teatro e Giardini Pensili – in collaborazione con A passo d’uomo – La botanica è qui scienza poetica e le coreografie mostrano differenti stati di contemplazione attiva: posture, atteggiamenti, propensioni del corpo e del suono in relazione con la natura. Una riflessione sul mondo vegetale e l’urgenza d’intervenire per salvare il pianeta: l’uomo e il suo consumo predatorio e il cambiamento climatico stanno determinando conseguenze irreparabili. Il verde è un colore difficile. L’idea di essere indipendenti dal punto di vista energetico e sonoro è una scelta poetica che si traduce in simbolo di una resistenza possibile, per una pratica di sostenibilità e portabilità dello spettacolo dal vivo. La compagnia Il tempo il favorevole (foto Roberto Baroncini) nasce nel 2015 da un’idea di Barbara Martinini che da allora ne guida i progetti in qualità di direttrice artistica. Nei lavori proposti si riscontra un linguaggio che affonda le sue radici nel Tanztheater, innestandosi con le pratiche della danza contemporanea e del teatro fisico, e anche con le arti visive e performative. Una poetica che si può denominare di Neoteatrodanza, ponendosi come prosecuzione riconoscibile del codice mitteleuropeo, ma proponendo una nuova forma, che si realizza, oltre che negli innesti con la danza contemporanea e altre arti visive, anche attraverso l'approccio site specific e l'uso dei supporti tecnici in un’ottica di sostenibilità e di indipendenza, come per esempio le luci ricaricabili, per una “portabilità possibile” dello spettacolo dal vivo. Veronika Aguglia e Marinella Freschi, danzatrici, coreografe e danzaterapeute, completano la formazione che risiede presso il Mulino di Amleto Teatro di Rimini.
Sabato 9 luglio 2022
8:00 Colazione
8:45 La passeggiata sotto gli alberi di Philippe Jaccottet – Alberto Fraccacreta (San Severo 1989, foto Guido Dall’Olio) è assegnista di ricerca in Letteratura italiana contemporanea presso l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo. Collabora con vari quotidiani nazionali. Nel novembre del 2020 per Transeuropa ha pubblicato il volume di poesie Sine macula che raccoglie Uscire dalle mura e Basso Impero (Raffaelli 2012 e 2016) e altri versi in cui si vela e si svela Delia, una presenza femminile sempre desiderata, salvifica eppure sfuggente. Con le prose di Spin doctor (Fara 2021) ha vinto il concorso Narrapoetando.
9:00 Momento fertile questo buio inverno – Caterina Trombetti è nata e vive a Firenze. Poetessa e insegnante, ha pubblicato diversi libri di poesia, editi da Passigli, e da Polistampa. Con incontri nelle scuole e nelle carceri promuove la lettura e la sensibilizzazione verso poesia. È tradotta in russo, spagnolo, inglese, francese, arabo. La pubblicazione Attimi ed infinito (edizioni thedotcompany 2017) è la raccolta antologica bilingue con traduzione a fronte in inglese. Fin da piccola ha sentito una forte attrazione per la poesia e crescendo ha capito che era il suo modo di rapportarsi all’esistente.
9:15 L’Albero e la Natura | da John Clare a Marcellina Desbordes | letture, comparazioni, divagazioni – Fabio Cecchi (Cesena, 1991) abita da sempre nel Riminese, salvo qualche soggiorno in terra inglese e francese, nazioni di cui ammira lingua e cultura. A Rimini consegue diploma liceale e laurea triennale come Educatore Sociale e Culturale. Ospite storico dei convegni Fara, da amante delle letterature, trovate suoi contributi in rete e nelle antologie dedicate, recenti e meno recenti. Da anni, per problemi di salute, deve rinunciare alle attività di studio, musica e sport. È su Instagram nella veste di Fabius Urbex, un profilo dedicato ai luoghi abbandonati. È apolitico e cattolico.
9:30 Piccoli alberi crescono – Monica Fabbri, in arte Signora B. Dal libro Piccoli alberi crescono, dove il timore, lo stupore e la curiosità diventano compagni necessari per diventare adulti. Lo pseudonimo Signora B nasce sui banchi di scuola. Venne soprannominata così perché piaceva allo sfigato della classe il cui nome cominciava con B. Ma in realtà si è materializzata dentro di lei soltanto il giorno in cui ha preso coscienza del suo percorso artistico.
9:45 Quattro rami di un albero. Il mio – Stefano Martello è nato (1974) e vive a Roma. È giornalista, comunicatore, saggista. Componente del Gruppo di lavoro sulla comunicazione ambientale di Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche Italiana) è mentore del Laboratorio di comunicazione Comm To Action di Bologna, coordinatore di Eco Media Academy e condirettore della collana New Fabric di Pacini Editore. Collabora, in qualità di prefatore e giurato con Fara Editore dal 2004.
10:00 L’abete bianco lungo il viale – Mirca Carrozzo nata a Rimini, laureata all’Università di Bologna in Giurisprudenza ha conseguito l’abilitazione di avvocato. Insegna “Diritto degli Enti locali” in corsi di formazione per la preparazione ai concorsi pubblici. È presente nei seguenti volumi nati dalle kermesse fariane: La via, Io sono te, Respiro, Vivere l’abbandono e Il muro.
10:15 Breve dibattito
10:25 L’albero dell’altra vita e altre forme di congedo – Salvatore Ritrovato, poeta, saggista, critico. Pugliese di origine, vive a Urbino da molti anni, dove insegna letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università e ha un incarico di Scrittura creativa presso l’Accademia di Belle Arti. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie e plaquette (l’ultima L’anima o niente, 2020) e saggi critici (l’ultimo il commento a Letteratura come vita di Carlo Bo, 2022).
10:45 L’albero della poesia – Graziella, Graciela o Grace Sidoli, si colloca in tre mondi linguistici, culturali e letterari come base di partenza. La lingua di nascita è italiana, ma poi cresce in quella spagnola e matura in quella inglese, da Torino a Buenos Aires e infine a New York. La traduzione è un suo spazio esistenziale e professionale. La scrittura, agli inizi rigorosamente coltivata in dimensioni linguisticamente separate, si emancipa al momento della sua più recente pubblicazione, che è anche la prima raccolta poetica, Il male nei tigli (Puntoacapo 2021), dove si rivela una tripartizione di lingue che l’autrice continua a considerare una manifestazione identitaria essenziale.
11:00 Radicati nell’umano, unica via per il cielo – Gianni Giacomelli è monaco camaldolese a Fonte Avellana (PU) dal 2003. Dal 2011 è priore. Ha effettuato studi classici e frequentato Giurisprudenza. Ha operato in una comunità per disabili. Dopo l’ingresso in monastero ha conseguito il master in Teologia cattolica a Strasburgo (Francia) con un memoire sul fenomenologo francese Michel Henry, Per una soteriologia immanente. Appassionato di filosofia, opera lirica, teatro, poesia e psicanalisi tiene corsi e seminari e partecipa da 12 anni alle kermesse fariane; suoi scritti nei volumi: Chi scrive ha fede?, Scrittura felice, Il tempo del padre, Respiro, Il muro. A fine 2021 esce la silloge Ho guardato il sole in faccia.
11:30 Natura picta. La ritrosia delle fronde negli acquerelli di Marilena Pistoia (1933-2017) – Marilena è stata una straordinaria disegnatrice botanica che ha raggiunto apici assoluti di qualità mantenendo una discrezione a dir poco estrema. La sua riservatezza era una sorta di immedesimazione col mondo naturale che ritraeva. Un sensibile mimetismo dello spirito. Massimo Pulini (Cesena 1958) è pittore, docente in Accademia, critico d’arte, ha partecipato a innumerevoli mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Ha organizzato mostre su maestri del Seicento. Nel 2017 ha pubblicato con Carta Canta Mal’occhio, un romanzo dedicato al Guercino. Ha ideato la Biennale Disegno Rimini (prossima edizione nel 2023) la più vasta rassegna internazionale dedicata al Disegno, antico e contemporaneo.
11:50 Dibattito e libertà
12:30 Pranzo
15:00 Come un albero – Gianni Iasimone (1958, foto Claudio Papini) poeta, performer, attore, regista, studioso di tradizioni popolari, fotografo, autore di video e testi teatrali, è nato a Pietravairano, un piccolo centro dell’Alto Casertano. Laureato al DAMS con Giuliano Scabia, ha poi conseguito un Master in Poesia Contemporanea all’Università di Urbino. È presente su riviste, in rete e in alcune antologie tra le quali: Bologna e i suoi poeti, a cura di C. Castelli e G. Centi, Bologna, 1991. Nel 1991 ha pubblicato la raccolta di versi: La memoria facile (con disegni di Carmelo Sciascia, Piacenza). Nel 2005 il poema “metà-fisico” Il mondo che credevo (Mobydick, finalista al Premio Pascoli 2006, 2° al Città di Marineo 2006). Nel 2012 Chiavi storte - Poesie 1976-2012 (Mobydick, opera selezionata e finalista in vari premi). Più recente il canzoniere La Quintessenza (Arcipelago Itaca 2018, 3° al Premio Il Litorale 2019, Medaglia d’onore all’XI Premio Don Luigi Di Liegro 2020 ecc.). Suo anche il il saggio Conta nu cuntu! Il racconto orale come strumento creativo e comunicativo (Caramanica editore 2002). Dagli anni Ottanta ha dato vita a esibizioni poetiche in molte piazze e teatri. Ha partecipato a seminari e laboratori di cinema e di teatro e recitato in vari spettacoli teatrali, realizzandone molti come autore-regista-attore. Operatore culturale, collabora con riviste e portali on-line ed è tra i fondatori di Microcosmus a Rimini, città dove attualmente vive.
15:15 Piccoli alberi piccole albere – Antonella Giacon è nata a Padova, ma da molti anni risiede a Perugia. L’anima veneta fluida e comunicativa si è quindi mescolata a quella umbra, più selvaggia e meditativa. Da entrambe ha tratto la linfa dei suoi scritti. La scrittura è un percorso pieno di sorprese e avventure: insegna scrittura creativa e didattica della poesia e danzamovimentoterapia a bambini, adolescenti e adulti, è formatrice presso le scuole primarie e secondarie di primo grado, ha scritto con le detenute del carcere di Perugia, ha fatto parte a lungo di un circolo poetico. Ha scritto saggi e due libri di poesie: Sottopressione (Fara) e Pegno d’amore e diverse altre cose nel web. Ultimamente si è dedicata alla prosa con due libri: Qualcosa di speciale, che ha superato la prima selezione del Premio Strega Ragazzi nel 2017, e Quattro giorni, 3° al Premio Fulgineamente 2021, entrambi pubblicati da Edizioni Corsare.
15:30 Ipotesi su Persefone e la primavera – Giuseppe Carlo Airaghi è nato a Legnano (MI) nel 1966. Vive a Lainate. Lavora presso un’azienda di servizi. In passato è stato geometra, animatore di villaggi turistici, venditore di prodotti siderurgici, cantante rock- blues. Sognava una carriera da ballerino ma la sua completa mancanza di coordinazione si è rivelata un ostacolo insormontabile. Una moglie paziente e due figli recentemente usciti incolumi dall’adolescenza. Sul comodino si ostina ad accumulare libri che tenta di leggere contemporaneamente senza riuscire mai a terminarne uno. Ha pubblicato in poesia I quaderni dell’aspettativa (Italicpequod), Quello che ancora restava da dire (Fara), La somma imperfetta delle parti (Giuliano Ladolfi), il romanzo I sorrisi fraintesi dei ballerini (2021) e la silloge Monologo dell’angelo caduto (2022).
15:45 E l’albero fa rifiorire la terra – Enrica Musio è nata e vive a Santarcangelo di Romagna. Poeta attenta alle piccole cose, ha pubblicato tre libri con Fara Editore: Dediche sillabiche, Senza saperlo nemmeno e Case di angeli. Scrive piccole recensioni su narrabilando e farapoesia: Le pillole di Enrica. È presente in molte antologie, partecipa a varie kermesse, è stata su Icaro Tv nel programma Anima d’Autore. Ama la cucina, , il cinema, la musica, la politica di sinistra, la medicina, la ginnastica correttiva, i viaggi.
16:00 “Ecco l’albero è sempre lì, l’albero che potrebbe scrivere la mia biografia”. L’albero di Etty e l’albero di Lorenzo – Gianni Criveller (Treviso, 1961), dal 1991 al 2017 è vissuto e ha insegnato a Hong Kong, Taiwan, Macao e Cina popolare. Sinologo, storico e teologo, insegna, ricerca e scrive di Cina, teologia, storia, letteratura e cristianesimo. È specializzato nella missione gesuitica in Cina, in Matteo Ricci e nella controversia dei riti cinesi. Tra i suoi titoli italiani: Vita del Maestro Ricci, Xitai del Grande Occidente (Brescia, 2010); Matteo Ricci, missione e ragione (Milano, 2010); Fede e culture nell’attualità cinese (Varese, 2019). Dal 2017 è preside dello Studio Teologico Internazionale del PIME di Monza (affiliato alla Pontificia Università Urbaniana). Ha recensito opere di poeti e scrittori contemporanei, in particolare donne. Ha commentato e tradotto in cinese opere di Primo Mazzolari e Lorenzo Milani. Per Fara ha pubblicato in varie antologie saggi su Maria Maddalena, Etty Hillesum, Simone Weil, Edith Stein, Sophie Scholl, Grazia Deledda e Francesco Guccini. Nel maggio 2022 ha realizzato a Pasturo (LC) la kermesse Antonia Pozzi: “L’età delle parole è finita per sempre”?
16:30 Dibattito aperto
16:45 Le radici, il tronco e i rami dell’Albero della Vita – Nicola (Nino) Di Paolo, 64 anni, di Pero, animatore di iniziative letterarie prima come bibliotecario, ora componente della locale Proloco, ha pubblicato con Fara, nel 2007 e nel 2008, due libri di narrativa: Anno Santo 1975- da Milano a Roma a piedi e Il primato della pietà. Nel 2012, con Montedit, pubblica il saggio in versi Anteprima della Stoffa dell’Universo. È presente in numerose antologie, frutto delle kermesse fariane. Nel 2018, insieme ad altri otto coetanei, ha pubblicato con Sensibili alle Foglie il libro Zaré, narrazione dell’adolescenza loro e dell’amico Walter Pezzoli, ucciso nel 1980. Nel 2019 Fara ha pubblicato il saggio La Stoffa dell’Universo.
17:00 “La radice è nell’aria” (Pierluigi Cappello) – Angela Angiuli, nata in provincia di Bari nel ‘71, vive da molti anni a Bolzano. Laureata in Lettere moderne, insegna italiano nelle medie occupandosi di tutto quello che gira intorno al mondo adolescenziale. Si interessa da sempre di poesia e di letteratura mistica e religiosa. È risultata finalista al Premio di poesia religiosa Cordici del 2008 e nel 2015 ha ricevuto il secondo premio al concorso di poesia religiosa S. Sabino. Alcune sue poesie sono presenti ne Le parole dell’anima, Appunti di viaggio 2015. Sempre nel 2015 con Storie di un tempo minore vince il premio Mario Luzi nella sezione inediti, viene poi pubblicata nel 2016 da Fara, classificandosi seconda al Premio di poesia religiosa Camposampiero 2018. A fine 2021 è uscita la sua ultima raccolta: Il Dio con cui rido, Transeuropa edizioni.
17:15 Il canto degli alberi. Per una botanica simbolica nella Bibbia ebraica – Nato nel modenese, ove tuttora risiede, Gianpaolo Anderlini si dedica da quarant’anni a studi sull’ebraismo e ha focalizzato il suo interesse sull’interpretazione ebraica dei Salmi. È redattore della rivista QOL che si occupa del dialogo ebraico-cristiano. Tra i libri pubblicati: Parole di vita (Giuntina 2009), Ebraismo (EMI 2012), I quindici gradini. Un commento ai Salmi 120-134 (Giuntina 2012), Per favore non portateli ad Auschwitz (Wingsbert 2015), Qabbalàt Shabbàt. Meditazione sui salmi del Sabato (Aliberti 2017), Giobbe. Opera in versi (Fara 2018), Distopie (Fara 2020), Versi di/versi. Diario poetico ai tempi del coronavirus (Fara 2020), Angelo Fortunato Formíggini. Uno dei meno noiosi uomini del suo tempo (Aliberti 2021), Variazioni (poesie, Fara 2021), Devarìm ’acherìm (Parole altre) (poesie, Fara 2022).
17:30 Verde speranza – Giorgio Iacomucci (1961) è nato e vive a Pesaro. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Urbino, si occupa di logistica nell’Amministrazione Comunale. È attivo nel mondo del volontariato. Ha creato, nella frazione di Novilara, un giardino in memoria della sua compagna di vita Daniela Marcolini e ne parla nel toccante Un giardino per Daniela (2019). Ha curato e pubblicato nel 2019 una antologia di versi dal titolo L’anima poetica nel giardino di Daniela. È presente nel volumi fariani La via, A tu per tu, Respiro, Vivere l’abbandono e Il muro.
17:45 Dai gelsi del nonno (Isi)Doro al Fitz Roy (Patagonia argentina) – Cesare Sartori (Udine, 1949), maturità classica a Udine, laurea in Filosofia a Trieste. Giornalista professionista, ha lavorato per 30 anni alla «Nazione» di Firenze occupandosi di interni, economia e finanza, cronaca, cultura e spettacoli. Friulano della diaspora, vive a Pistoia. Sposato con Cristina Privitera, attuale capocronista fiorentina della «Nazione», ha tre figli. Lettore forte, alpinista, ha curato 5 libri di poesie di Gian Giacomo Menon, sottraendo all’oblio il suo indimenticabile professore di filosofia del liceo. Ha condotto numerosi seminari sulla tecnica di scrittura giornalistica nelle scuole medie superiori e in corsi di formazione post laurea.
18:00 Come albero piantato lungo corsi d’acqua – Giorgio A. Pisano (ritratto di Enrico Ratti) è parroco nel napoletano. Impegnato per la rigenerazione del territorio assieme a laici attraverso varie associazioni. Si cammina con la gente (sinodalità) avendo uno sguardo alla terra e uno al territorio (glocale con passione). Presente in varie antologie fariane, ha pubblicato di recente un articolo sulla “Generatività di s. Giuseppe e Charles de Foucauld” (gennaio 2022 sulla rivista Jesus Caritas) e un articolo sulla “Pace disarmata” pubblicato sul settimanale Nuova Stagione in febbraio.
18:20 Dibattito e libertà
19:00 Vespri (per chi vuole)
19:30 Cena
Serata “spettacolare”
21.00 L’albero per la nostra famiglia – Siamo una famiglia di Rimini composta da Mirco, Silvia e il piccolo Andrea. Mirco, il capofamiglia, lavora in Ausl come Tecnico della prevenzione, è sempre molto impegnato ma cerca di condividere i momenti liberi in famiglia e possibilmente nella natura. Silvia lavora in Ausl come amministrativa nel servizio formazione; è una mamma che cerca di barcamenarsi tra lavoro, marito, figlio e studio… alla sua “tenera” età cerca di impegnarsi per raggiungere la prima laurea rimanendo nell’ambito educativo. Andrea è il nostro gioiello, ha 10 anni, quasi 11, è quest’anno finisce le scuole elementari, inizierà le medie e riceverà il dono della Santa Comunione e della Cresima. Amante dell’ambiente come la mamma, è sempre in cerca dei “tesori della natura”!
21:15 Floema Poema – Il floema è quella parte del tronco d’albero che trasporta la linfa lavorata, così come un poema trasforma il materiale grezzo della vita e lo raffina in poesia. Silvia Favaretto affonda le sue radici tra la laguna di Venezia e l’America Latina. Offre i suoi frutti per vent’anni nel campo della letteratura, per poi propagare i suoi rami verso l’arte (incisione, pastello morbido, pochoir, scrittura espressiva, collage, fumetto, acquerello e guache). Ha pubblicato narrativa e poesia, libri per bambini e ragazzi fino ad approdare a Fara con I monologhi della bambola vudù (2022). Scrive come un fiume in piena, o meglio come il tronco di un caucciù che, tagliato, esonda lattice per curare la propria ferita. Cristina Bovolenta sboccia dal fertile terreno limoso della laguna veneziana. È guida naturalistica e insegnante di scienze. Come il salice si specchia nell’acqua del lago, a lei piace specchiarsi negli occhi profondi del suo gatto Toffee. Appassionata di flora e fauna, oltre agli studi naturalistici, si avvicina al mondo dell’arte con mostre collettive in presenza (Festival delle arti della Giudecca 2018) e on line (360 virtual Gallery, Messico, 2021). L’obbiettivo della macchina fotografica le permette di catturare istanti fermandoli per il futuro, come resina che intrappola esserini che diventeranno preziosa ambra.
21:40 Seme – Massimiliano Bardotti (1976) è nato e vive a Castelfiorentino. Poeta, è presidente dell’associazione culturale Sguardo e Sogno. Tra le pubblicazioni: Il Dio che ho incontrato (Nerbini 2017); I dettagli minori (Fara 2018, ne è nato uno spettacolo teatrale interpretato insieme a Viviana Piccolo); Diario segreto di un uomo qualunque, appunti spirituali (Tau 2019); Il colore dei ciliegi da febbraio a maggio, scritto insieme a Gregorio Iacopini (Fara 2020, prefazione di Filippo Davoli e postfazione di Isabella Leardini). Nel 2021 escono con FirenzeLibri Idillio alla morte, scritto con Serse Cardellini (primo della collana «Fuori Stagione») e, con Puntoacapo, La terra e la radice. Nel 2017 fonda La poesia è di tutti, percorso spirituale per il recupero della poesia intesa come azione, presso OltreDanza. Dal 2018 conduce L’infinito, la poesia come sguardo: incontri al san Leonardo al palco di Prato. La capacità di innamorarsi di Gregorio Iacopini è ciò che più lo contraddistingue. Di quel che è poco ha scelto, piuttosto ha assecondato, spesso grazie alla generosità di braccia pazienti. Giurato in concorsi letterari ha scritto prefazioni: la poesia può indicare le ferite e medicarle raccontando di come la carne che brucia è la stessa che vive. Si fida del sapere che il racconto nasconde e si è perduto nei versi, in quelli degli altri soprattutto. Non ha scelto di nascere 25 anni fa, ma cerca di viverne con gioia le conseguenze.
22:10 L’albero glorioso: dall’albero genealogico all’albero di vita eterna – Roberto Battestini (Pescara 1966) lavora come docente di lingue, fumettista e illustratore. Ha pubblicato diversi libri di vario genere e ha tradotto da diverse lingue. È sposato e ha otto figli. In uscita a Novembre il suo nuovo libro Abba Padre, seguito della trilogia iniziata con A caro sangue. Altre info sul sito: battestini.it
22:30 Dibattito e riposo
Domenica 10 luglio ’22
7:30 Lodi (per chi vuole)
8:00 Colazione
8:45 Le radici della fede – Sergio Fabbri è nato a Cagliari nel 1955. Si è laureato a Bologna in Ingegneria nucleare e ha insegnato fisica nella scuola superiore fino al 2019, prevalentemente a Rimini (dove vive). Attualmente in pensione, continua insieme con la moglie nella sua ventennale attività di autore di testi scolastici di fisica per la SEI di Torino. Ha pubblicato con Raffaelli una raccolta di poesie intitolata Zemlja. Come studente uditore segue i corsi presso l’Istituto di Scienze Religiose Marvelli. I suoi interessi principali sono la scrittura, la lettura, la musica e recentemente… la Bibbia.
9:00 La saggezza dell’albero – Alessandro Burrone (1994) è cresciuto tra Torino e Cigliano (VC), dove attualmente vive e lavora. Si è specializzato nello studio della lingua e della cultura cinese all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e alla Università di Lingua e Cultura cinese di Pechino. In seguito, ha conseguito una doppia laurea magistrale in Storia e affari internazionali presso l’Università di Pechino e la London School of Economics and Political Science. Giurato in concorsi letterari, coltiva sin dai tempi del liceo l’arte e la letteratura.
9:15 Come antenne verso il cielo – Franca Oberti è grata alla vita per tutto quello che le ha donato. Vive con precarietà da alcuni anni, ma non si limita a vegetare, anzi, i suoi progetti sono spesso a lunga scadenza. Città natale: Genova. Per più di trent’anni è vissuta in Brianza e da due anni è in Valtrebbia, vicino a Bobbio, cuore della cultura medioevale in questa parte dell’Appennino che vede l’incrocio di quattro regioni. Attiva nel sociale, sempre pronta a scrivere spunti su foglietti improvvisati, ha pubblicato alcuni libri, anche per Fara. Da due anni e mezzo è nonna; un marito, due figli, tre gatti, un cane. In passato ha partecipato a vari concorsi, con buoni risultati, anche con primi premi. Socia di un circolo letterario in Brianza, ha tenuto conferenze e pubblicato come articolista per “Famiglia in dialogo”, rivista cattolica. Le piace scrivere e questo intende fare ancora, finché potrà.
9:50 Tra terra e cielo – Manuel Cohen critico e saggista, considerato tra i maggiori esperti di poesia dialettale. Ha pubblicato saggi su Baldini, Guerra, Luzi, Jabès, Jaccottet, la narrativa d’Israele, Fortini, Sereni, Volponi. Il suo libro più recente è Salvatore Pagliuca, la pietra e la lingua. Invito alla lettura del poeta di Muro Lucano (Cofine, Roma, 2022). Dirige alcune collane di poesia, e la rivista Periferie. Ha all’attivo 6 libri di poesia.
10:10 Albero dolomitico – Alessandro Ramberti (Santarcangelo di Romagna, 1960) laureato in Lingue orientali a Venezia, dottorato in Linguistica, ha pubblicato in prosa: Racconti su un chicco di riso (Pisa, Tacchi 1991) e La simmetria imperfetta con lo pseudonimo di Johan Haukur Johansson (2022). Con la poesia Il saio di Francesco ha vinto il Pennino d’oro al Concorso Enrico Zorzi 2017. Le più recenti raccolte di versi sono Vecchio e nuovo (2019), Faglia (2020) e Medèla (2021).
10:25 Dibattito e libertà
11:00 Messa (per chi vuole)
12:30 Pranzo
15:00 Il libro nell’albero, l’albero nei libri – Andrea Parato (Rimini 1979) lavora come funzionario al Comune di Rimini. Appassionato di comunicazione in tutte le sue sfaccettature – dai cultural media studies alla poesia alla semiotica – si è occupato di segreteria di direzione, consulenza direzionale, interventi formativi in ambito comportamentale e manageriale. La sua più recente raccolta è Imminenti stati di necessità (votata al Faraexcelsior 2018).
15:40 Scelta del tema per la prossima kermesse
16:30 Saluti e partenze
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