recensione pubblicata su Faro di Roma del 17-11-21
Mistero, ritmi serrati e un linguaggio dinamico e ipnotico caratterizzano il romanzo di Adele allo Specchio (Fara Edizioni/Rimini) dello scrittore e giornalista piceno Giorgio Massi che, con una produzione letteraria graffiante e originale, ha riscosso il favore di pubblico e critica. Il suo libro Terraaagònia si è infatti classificato secondo al concorso Faraexecelsior e lo ha visto miglior autore locale al concorso Città di Grottammare 2019 mentre l’opera Riviera Invisibile ha ottenuto una menzione speciale al concorso Città di Grottammare 2020.
Stavolta la protagonista è una giovane e affermata professionista, forte e risoluta ma anche fragile e appassionata. Adele si muove nello scenario post lockdown di una imprecisata città del Nord, in quel lento ritorno alla vita nel quale paure e aspettative si mescolano in una girandola impetuosa di sensazioni ed emozioni. Nell’orizzonte esistenziale sembra arrivare perfino l’amore nelle forme romantiche di un misterioso seduttore. Ma ecco che all’improvviso l’intreccio narrativo si complica, a metà tra crime story e scavo psicologico e l’indomita Adele si trova, suo malgrado, implicata al centro di un corale quanto sofisticato disegno criminale. Il flusso narrativo, degno di una grande sceneggiatura hollywoodiana noir, scorre tumultuoso tra “Strani fatti. Strane persone”.
Come in un sapiente montaggio, abilmente costruito fotogramma dopo fotogramma, l’autore conduce i lettori in una trama appassionante, ricca di suspense e colpi di scena fino all’imprevedibile finale. Accanto al filo conduttore sempre incisivo del racconto, ancora una volta, Massi dà prova delle sue capacità letterarie. Risulta, infatti, più che mai convincente la sua prosa originale, intrisa di quella ironia corrosiva e mai banale diventata ormai quasi un marchio di fabbrica per questo scrittore che si è anche aggiudicato la Menzione d’Onore (quinto a pari merito su oltre 380 concorrenti provenienti da tutta Italia) nella sezione “Romanzo” nell’ambito della XII edizione del Premio Letterario Città di Grottammare.
In Adele allo specchio parole, metafore raffinate e suggestioni stilistiche guizzano incessanti sfidando l’immaginario collettivo tra archetipi e dimensione onirica. Un romanzo fresco, contemporaneo, tuttavia lontano dalla leggerezza ammiccante di facili cliché ma capace di coinvolgere i lettori mediante un percorso narrativo solido e insieme sorprendente, quasi un diario metafisico in cui si dispiega potente l’eterna “commedia” della vita. Dunque, ancora una convincente prova letteraria per lo scrittore ascolano che ha già dato alle stampe il suo nuovo lavoro vincitore del concorso letterario (Faraexelsior 2021) con la sua ultimissima opera Da Galeraaa. Si tratta di un breve racconto, ricco di sorprese e di humour, ambientato nuovamente nel mondo del tennis amatoriale, da sempre oggetto di interesse e inteso quasi come “luogo metafisico” dall’autore.
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