Caro
Cacciari,
una voce
stonata, fuori dal coro, la sua. Ma come, migliaia di ragazzi, di giovani,
quelli “Fridays for future”,
manifestano per le vie, nelle piazze, da Milano a Palermo, e lei non trova
altro da dire che: “Se continuiamo ad
affrontare i problemi alla Greta siamo fritti”? Ma come, noi adulti abbiamo
tanto da criticare l’immobilismo, in tutti i sensi, dei nostri ragazzi e
giovani e una volta che invadono pacificamente le nostre piazze, lei non trova
meglio da dire che: “Assurdità pazzesca”?
Non sono d’accordo!
Che
scendano e, soprattutto, che continuino a manifestare pubblicamente i nostri
ragazzi, giovani, studenti; che facciano sentire le loro voci per i
marciapiedi, le vie; che cantino slogan nelle piazze senza bandiere, colori, di
parte.
C’è
bisogno, eccome, della svedese Greta Thunberg come del dodicenne pugliese
Potito. C’è bisogno, eccome, che i nostri giovani studenti escano dalle aule,
dalle scuole, perché vi sono altri libri, altre lezioni, altri spazi culturali,
educativi. C’è bisogno, eccome, che siano loro e solo loro a parlare, a salire
in cattedra. Ascoltiamoli!
Il
nostro mondo non è fatto solo di professori e di scienziati, troppo spesso e
purtroppo ideologizzati, ma anche, e vorremmo sempre di più, di questi studenti
che in questi giorni abbiamo visto percorrere i marciapiedi, le vie del mondo
gridando: “Un solo grido, un solo
allarme, pianeta in fiamme, pianeta in fiamme!”.
E noi,
tutti noi, lei compreso, dovremmo rispondere al loro appello: “Vieni giù, vieni giù, manifesta pure tu!”.
Greta,
partendo dal suo osservatorio, ha fatto nascere un vero Movimento. Auguriamoci
che cresca, si moltiplichi, continui a parlare e a far udire le loro voci in
tutto il mondo, nelle piazze, nelle Assemblee istituzionali, ai Governati. Siamo
un po’ tutti orfani e nostalgici dei passati Movimenti, quelli studenteschi,
liceali, universitari. Oggi è una triste rarità vedere e ascoltare universitari
che reagiscono e manifestano.
La loro
reazione di fronte al cattivo stato di salute del nostro Pianeta è salutare, è
una rivoluzione contro l’apatia, il disinteresse, l’individualismo. Li
critichiamo quando trascorrono ore ed ore chiusi e soli dentro le loro stanze
con lo smartphone e il PC accesi su relazioni virtuali, sterili. I ragazzi e
giovani “Fridays for future” sono una
Comunità, un Popolo, una globalizzazione positiva. Salutiamoli e uniamoci a
loro, simpatizziamo con loro, mettiamoci e stiamo dalla loro parte. Si tratta
della parte giusta.
Caro
Cacciari, ieri Herbert Marcuse sedeva all’indiana sui prati dei Campus
americani con i suoi studenti. Oggi occorrono, come lei ben propone, anche dei
“seminari autogestiti”, ma insieme
queste manifestazioni, questo modo di reagire, questo straordinario Movimento.
Ragazzi,
giovani, studenti, vi abbiamo sentito rimare: “Se-non-cambierà-lotta-dura-sarà!”, e che sia! È giunto il tempo,
l’ora, ed è questa, di reagire. Non abbiate paura! Al di là di certe isolate
voci stonate, voi continuate a fare, ad essere Coro. In tanti vi ascolteranno e
seguiranno. Non abbiate paura!
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