lunedì 14 gennaio 2019

Il Club di Aurora (prima tappa): Di amori, di felini e di amori felini

Eccoci alla prima tappa del Club di Aurora!
Innanzitutto lasciatemi dire due parole su questa iniziativa: come saprà bene chi ha visto il film Il club di Jane Austen, un club del libro è formato da diversi lettori che si accordano per leggere un libro al mese e, in un giorno prestabilito, si incontrano per discutere le loro opinioni in merito.
La scelta del libro ovviamente non è casuale, di solito infatti si cerca di seguire un senso logico nelle letture: nel caso sopracitato il percorso prevedeva l'esame dei romanzi più famosi di Jane Austen, il che alla fine permetteva alle lettrici di avere una visione approfondita e ampia del lavoro della Austen.

La nostra iniziativa è qualcosa di molto simile, solo che si svolge in modo del tutto virtuale: i lettori che partecipano a questo club del libro sono i volti, o per meglio dire "le penne", di alcuni blog letterari che probabilmente conoscete, e gli incontri si svolgono attraverso recensioni pubblicate sui rispettivi siti: da oggi fino a giugno, una volta al mese ognuno dei blog partecipanti ci dirà attraverso un articolo cosa pensa dei romanzi di Aurora Stella.

E sì, se il nome dell'autrice vi sembra familiare è perché già un po' di tempo fa vi avevo parlato di lei in una simpatica intervista: se in quell'occasione trattammo di fiabe e finali più o meno lieti, ora stiamo per immergerci nel mondo variegato e particolare di questa scrittrice, che mi ha colpita fin dalla prima lettura. Visto che le cose da dire sono parecchie, sarà meglio cominciare!










Parliamo allora di Due cuori a zonzo, il primo romanzo del Club di Aurora.
Come si può intuire dal titolo si tratta di un romance, per la precisione di un grazioso racconto che non ha proprio niente di scontato e che anzi ci fa capire che per descrivere l'amore non servono scene esagerate...

Ma andiamo con ordine: il libro racconta le disavventure amorose di Chris, un attore molto bello che ha conquistato la fama ma non è riuscito a togliersi dalla mente la donna di cui si era innamorato da ragazzo; tornato a Roma per prendersi una pausa di riflessione dalla sua vita, riceve un'altra delusione quando si rende conto che lei non lo riconosce nemmeno.
E se tutto dipendesse da lui probabilmente non riuscirebbe mai a spiegarsi e fare centro nel cuore dell'amata, però per fortuna il destino gli ha riservato una squadra di "fate madrine" davvero speciale: infatti non si tratta di esseri umani! Sono invece i cani e i gatti di un quartiere romano ad aiutarlo a compiere un'impresa apparentemente impossibile.
Tra imprevisti, tenerezza e il commento geniale degli animali (dietro ai quali si nasconde la nostra Aurora), il lettore viene accompagnato in una bella gita d'amore all'ombra del Colosseo, come si indovina anche dalla stupenda copertina del romanzo.

Cosa dire di questo libro? Che fa pensare.
Fa pensare a quanto le persone a volte sono stupide, a quante storie d'amore possono finire o addirittura mai iniziare a causa della nostra mancanza di coraggio, della nostra incapacità di dire semplicemente la cosa giusta al momento giusto; a causa della nostra paura di essere inadeguati o di fare brutta figura; a causa della nostra mancanza di spontaneità che troppo spesso passa per "esperienza", a causa della vergogna che ci hanno insegnato a provare.
Ed è proprio per colpa di queste limitazioni che i protagonisti umani del romanzo falliscono laddove gli animali invece riescono: loro non raccontano mezze verità e non si risparmiano quando hanno un sentimento da dimostrare. Loro si fidano, degli altri ma pure di se stessi, perché sanno che provare affetto per qualcuno è una cosa bella, anche qualora esso non sia ricambiato.
Gli animali non si sentono ridicoli. E infatti non lo sono mai.

Due cuori a zonzo fa pensare anche all'ironia della sorte: già, perché non ci si spiega come mai un attore bello e realizzato come Chris, che probabilmente ha una vita più emozionante della maggior parte delle persone, perda la testa per una ragazza che non vede da diversi anni e che, in fin dei conti, non è mai stata nemmeno la sua fidanzata.
Quanti ex abbiamo ormai dimenticato? Quante cotte non ricambiate abbiamo lasciato nei meandri dell'adolescenza? Quanti visi sbiaditi nella memoria?
Eppure lui desidera lei, proprio lei.
Immedesimandosi nei panni del protagonista, il lettore viene a sua volta riportato indietro e rivive ricordi che forse sono solo fantasie.

È un romanzo che fa pensare, sì. Fa pensare, o meglio immaginare, la pigra vita dei gatti che abitano Roma e ne conoscono ogni angolo. Loro sono gli unici ad averla vista in ogni sua veste, come una bella donna spiata mentre si spoglia.
Un soffitto di stelle nelle notti chiare, una distesa di sole nei pomeriggi d'estate: mentre gli "animali su due gambe" corrono qua e là sempre presi da un'incombenza diversa, c'è un gatto che si appisola nel posticino più comodo per assaporare i raggi caldi e sognare un lauto pasto lasciato da qualche turista in cambio di una foto e una carezza.
Che sia anche per questo che sono loro, gli animali, a comprendere la difficile situazione di un innamorato non ricambiato? Forse gli umani sono troppo impegnati per vedere cose simili. Di vecchi amori e romanticherie d'altri tempi agli esseri umani importa poco, no?

Perché la verità è che questo libro fa pensare, ma insieme non fa pensare. Fa sognare, fa sorridere, fa venire voglia di partire per una vacanza a Roma, di adottare un gatto randagio, di richiamare quella persona che non si sente da tanti anni o di stringere forte qualcuno che amiamo e che ci è già vicino... Un libro che non fa pensare, perché fa vivere.

Da organizzatrice ringrazio di cuore Narrabilando per l'ospitalità, e gli altri quattro blog che partecipano all'iniziativa (trovate i loro nomi nella locandina). Questa prima tappa è stata un successo, spero tanto che anche le altre possano essere tali.
Al mese prossimo! :)



Elisa Costa

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